Il Fenerbahce vince la seconda Eurolega della sua storia. Il Monaco si arrende in finale
I gialloblu di Istanbul conquistano la seconda Eurolega della loro storia. Jasi trionfa per la prima volta da allenatore.

Il Fenerbahce è campione d'Europa
Per la seconda volta nella storia il Fenerbahce è campione d'Eurolega. I turchi trionfano ad Abu Dhabi contro il Monaco al termine di una partita durissima, giocata ad un livello di fisicità fuori dal comune da parte di entrambe le squadre. 81-70 il risultato finale.
Sarunas Jasikevicius, alla sua quinta Final Four consecutiva, può finalmente festeggiare la conquista del trofeo più ambito d'Europa anche nelle vesti di allenatore, dopo averlo sollevato 4 volte da giocatore.
Il suo Fenerbahce ha pienamente dimostrato di essere la squadra più in forma tra le quattro arrivate negli Emirati Arabi. I gialloblu sono cresciuti costantemente nel corso della stagione e sono arrivati all'appuntamento più importante della stagione nel miglior modo possibile. La difesa e un roster lungo e affidabile in tutti i suoi elementi sono stati i segreti del successo.
Anche in finale la retroguardia gialloblu è stata decisiva sigillando l'area e non concedendo mai al Monaco punti facili vicino al ferro. All'intervallo, la squadra di Spanoulis aveva segnato appena 6 canestri da due tirando con poco più del 30%. I monegaschi hanno comunque chiuso il primo tempo sotto di due lunghezze grazie alle buone percentuali dall'arco e a una fisicità non inferiore a quella degli avversari.
Tuttavia, la sensazione è sempre stata quella che il Fener avesse qualcosa in più; infatti, nel secondo tempo, e in particolare nell'ultimo quarto, la superiorità dei turchi è venuta fuori. L'equilibrio, che aveva caratterizzato la partita per 30', si è rotto in apertura di quarto periodo, quando i turchi hanno piazzato un parziale di 8-0 che, alla fine, si è rivelato decisivo.

Hayes-Davis MVP, ma che impatto di Melli e Hall
Il premio di MVP delle Final Four va a Nigel Hayes-Davis, autore di 23 punti con 9 rimbalzi e 7 falli subiti in finale. L'ex Barcellona non aveva inciso come suo solito nella semifinale, ma non ha tradito nella partita più importante della stagione. Stesso discorso per Marko Guduric che, dopo una semifinale chiusa con appena 3 punti segnati, ne ha messi 19 contro il Monaco, inclusa la tripla che ha messo la parola fine sulla partita.
I più costanti, però, sono stati i due ex Olimpia: Nik Melli e Devon Hall. Nessuno ha avuto un impatto simile al loro su entrambi i lati del campo tanto contro il Panathinaikos quanto in finale. Qualcuno a Milano si starà mangiando le mani…
Parlare esclusivamente dei singoli, però, non è corretto perché, come già sottolineato in precedenza, e come affermato anche da Jasikevicius nei giorni scorsi, questo Fenerbahce non è una squadra che dipende da uno o pochi elementi. Al contrario, ha lavorato tutto l'anno per costruire un sistema in cui tutti si sentono importanti e possono dare il proprio contributo. Vedendo com'è andata a finire, è evidente che questa filosofia abbia dato i suoi frutti.
