Una rivoluzione per essere protagonista: la nuova Reyer si prepara all'Eurocup
Tanti cambiamenti attuati dagli oro-granata in estate per cambiare marcia in Europa e non solo

Una nuova stagione alle porte per cambiare marcia in Eurocup (ma anche in LBA): così la Reyer si appresta a vivere il 2025-2026, pieno di cambiamenti sul mercato e con la prospettiva di poter entrare nella nuova arena l'estate prossima. Un anno per essere protagonisti, allontanando gli infortuni e trovando soluzioni diverse: ecco cosa ci si può aspettare dagli oro-granata
Tante novità in roster: la Reyer si appresta ad iniziare ufficialmente la stagione 2025-2026 con l'esordio in Eurocup martedì 30 settembre con palla a due alle ore 20.00 dopo aver attraversato un'estate di tanti cambiamenti nel parco giocatori e con l'aggiunta di due figure dirigenziali importanti come Alessandro Frosini e Francesco Cuzzolin. Specialmente sono usciti due totem come Ennis e Kabengele, che hanno accettato le sirene milionarie di Hapoel Tel Aviv e Dubai, oltre a Simms, Casarin, Munford, McGruder, Moretti e Fernandez. Una vera rivoluzione quella attuata dal club oro-granata, che ha salutato 5 stranieri e 3 italiani in un'estate che è stata impegnativa.
Sul mercato sono arrivati giocatori importanti, per la maggior parte conosciuti in Italia ed al campionato italiano come Valentine, Bowman, Candi, Giovanni De Nicolao, Nikolic e Chris Horton oltre a RJ Cole, che arriva dal Lietuvos Rytas e garantisce qualità, personalità e solidità. Con queste premesse la “nuova Reyer” si propone all'Eurocup con l'obiettivo chiaro di fare meglio dell'anno scorso, dove la formazione del confermato coach Spahija è uscita al primo turno di eliminazione diretta perdendo nel finale con Gran Canaria.
Il girone di Eurocup della Reyer: equilibrio con due corazzate
Il sorteggio europeo per la Reyer è stato per certi versi ben poco innovativo: la presenza di Hapoel Gerusalemme (una vera corazzata, nonché una delle grandi favorite del torneo), Aris Salonicco, Olimpia Lubiana, Cluj Napoca ed Hamburg Towers è una riedizione per il 60% del raggruppamento dell'Eurocup dell'anno scorso e la sensazione è che solo la squadra israeliana sia di livello superiore rispetto a Parks e soci, almeno tra le 5 citate. Tra le “nuove” attenzione più che logica va ai turchi del Bahcesehir, un'altra delle grandi favorite di un torneo che ha perso squadre come Valencia ed Hapoel Tel Aviv, salite al piano superiore, oltre ai lituani del Neptunas Klaipeda, ai polacchi dello Slask Wroclaw ed agli spagnoli del Baxi Manresa. Guardando le forze in campo, certamente la favoritissima del gruppo A è proprio la compagine turca, che è anche la favorita per la vittoria del torneo. Dietro Bahcesehir c'è la formazione israeliana che Venezia ha battuto all'ultimo respiro l'anno scorso con una stoppata di Kabengele a decidere e poi proprio gli oro-granata, che rispetto alla stagione 2024-2025 hanno più talento tra gli esterni e sembrano più quadrati nel complesso. Attenzione naturalmente poi proprio a Manresa, formazione con un buon talento e con giocatori interessanti: non a caso la Liga ACB è il miglior campionato d'Europa. Logico che il giochino della “griglia di partenza” è fatto basandosi sulla carta, non su quanto visto sul campo. Ci saranno molteplici fattori a fare la differenza.

La nuova Reyer: talento, solidità e compattezza
La nuova Reyer ha tutte le intenzioni di riscattare la stagione 2024-2025, per larghi tratti decisamente insufficiente e condizionata dai molteplici infortuni, che hanno colpito in particolare i piccoli (Munford, McGruder, Ennis, Moretti e Fernandez a turno in infermeria). Dell'ultima formazione tutti ricordiamo in particolare le fondamenta, con l'asse play-pivot che ha fatto le fortune del team anche ai play-off nella serie contro la Virtus Bologna: il duo Ennis-Kabengele è stato determinante sì, ma a lungo andare si è rivelato “limitante” per arrivare ai successi, perché la varietà di armi da poter utilizzare e la profondità di roster fanno la differenza. La sensazione rispetto alla squadra dell'anno scorso è che non ci sia un asse ben definito ed un “gioco offensivo” che prenderà il sopravvento: Cole è sicuramente giocatore importante, che sa attaccare il ferro e sa creare per i compagni, ma sarà l'impatto di altri giocatori a non disegnare semplicemente il gioco “play-pivot” per Spahija. Il tecnico croato ora può contare su un giocatore come Valentine che è complicato da “interpretare” ma anche decisamente talentuoso: l'ex Trieste ha tanti punti nelle mani ed è in grado di giocare da finalizzatore e da “assistente”, come ha già mostrato. Il solito Parks è collante difensivo-offensivo ed è un'arma da sfruttare in post basso ma anche da lontano, Wiltjer avrà certamente maggiori responsabilità e tante fortune passeranno proprio dal lungo canadese e dalla sua capacità di colpire da fuori ed in post, sfruttando le braccia infinite. Sotto canestro l'atletismo di Horton, meno dirompente di Kabengele, ma sicuramente solido e non semplice da gestire.
L'impatto della panchina ha sempre rappresentato un problema per la versione precedente della Reyer, situazione che - se tutto andrà per il verso giusto - non si ripeterà più: Ky Bowman (da Treviso) è il classico sesto uomo di lusso che avrà tanti minuti e responsabilità importanti dopo aver disputato una stagione decisamente importante sotto la guida del veneziano Vitucci. Leadership, talento e solidità certamente non gli mancano. Nikolic a Cremona si è dimostrato giocatore solido, preciso da oltre l'arco e con una fisicità importante che darà una bella mano a Wiltjer. Giovanni De Nicolao e Leonardo Candi forse non avranno molti punti nelle mani, ma saranno chiamati a portare aggressività ed energia in difesa e fosforo nella metà campo offensiva. Capitan Tessitori viene da una stagione complessa e con vari problemi: la sua esperienza e capacità di impattare saranno decisive, magari con un aiuto a livello fisico. Insomma, sembra una squadra ben assortita, più profonda, compatta e qualitativa dell'anno scorso: tiratori ce ne sono, la variabile sarà proprio l'impatto di Denzel Valentine, che è arrivato tra lo scetticismo dei tifosi. Se l'ex Trieste avrà il rendimento mostrato in maglia bianco-rossa allora a Venezia si può sperare. Che sia giocatore a tratti “anarchico” lo sappiamo bene tutti, ma è sempre la squadra a venire prima.
