Virtus-Olympiakos: le parole di Ivanovic e Bartzokas
Le parole dei due head coach al termine dalla gara della Virtus Arena vinta dai greci in un finale al cardiopalma
Una notte di Santo Stefano ad alta intensità alla Virtus Arena si chiude con una vittoria sofferta per l'Olympiakos contro la Virtus Bologna. La partita è stata un vero e proprio "racconto di due metà". L'Olympiakos ha preso il controllo del match nel secondo e terzo quarto, toccando anche il +20 grazie alle folate di Evan Fournier e alla precisione di Tyler Dorsey. La difesa delle "Vu Nere" è apparsa in difficoltà contro il giro palla ritmato della squadra di Bartzokas.
Nell'ultimo quarto, spinta dal pubblico di casa, la Virtus ha messo in atto una reazione furiosa. Sotto la guida di Matt Morgan e Luca Vildoza, i bolognesi hanno ricucito lo strappo punto su punto, arrivando fino al -1 a meno di un minuto dalla sirena.
L'esperienza di Sasha Vezenkov e la freddezza ai tiri liberi di Walkup hanno permesso all'Olympiakos di respingere l'assalto finale. La Virtus ha avuto il tiro del pareggio con Edwards, che però si è spento sul ferro, fissando il risultato sul 94-97.
Di seguito le parole dei due coach, con Bartzokas che appare soddisfatto della capacità dei suoi di non subire fino in fondo la rimonta delle V nere ed elogia la prestazione di alcuni giocatori.
E' stata una partita fantastica, sapevamo che la Virtus ci poteva mettere in difficoltà. Alla fine della partita ne siamo ancora più consapevoli, visto che hanno fatto una super rimonta. Noi però ringraziamo i nostri tifosi del supporto e ci portiamo a casa una vittoria sofferta ma bellissima. Giocatori come Dorsey e Morris sono giocatori fondamentali per noi, hanno tanti punti nelle mani. Entrambi leggono il gioco bene, siamo fortunati ad avere questo genere di giocatori. Tutti stanno migliorando.
Meno soddisfatto Dusko Ivanovic, che elogia la reazione dei suoi ma condanna i blackout del terzo quarto.
Il basket è così, a volte vinci a volte perdi. L'importante è non abbattersi mai, a volta troppi nostri giocatori si sono abbattuti. Per questo abbiamo perso, non ci abbiamo creduto nei momenti chiave. Nel secondo tempo la nostra difesa è stata troppo arrendevole. Non abbiamo messo pressione, appena ci provavamo ci fischiavano fallo, ma è una nostra colpa. Abbiamo concesso troppi liberi e troppi canestri facili.