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Carsen Edwards esulta dopo un canestro segnato
Carsen Edwards esulta dopo un canestro segnato

Nel segno di ‘Sugar’ Ray Richardson.

Virtus Bologna e Anadolu Efes onorano al meglio la memoria di un realizzatore incredibile come Richardson, offrendo una prestazione incredibile dal punto di vista offensivo.

Il punto a punto che infuoca tutti i quaranta minuti privilegia gli attacchi rispetto alle difese, con le due compagini in grado di rispondere colpo su colpo con soluzioni individuali e di squadra degne della versione migliore dell'Eurolega moderna.

Soddisfatto, nel post gara, Dusko Ivanovic, soprattuto della fase offensiva dei suoi: “Partita tosta contro una ottima squadra, dal grande talento offensivo. La presenza in campo di un avversario come Larkin – pericoloso nel crearsi le occasioni per sé e nel crearle per gli altri – questa sera è stato un fattore. Oggi è stata un’eccezione perché di solito dico che le partite le dobbiamo vincere in difesa, ma oggi abbiamo vinto grazie all’attacco. Va comunque detto che è stato grazie alla dedizione difensiva nell’ultimo quarto che siamo riusciti a consolidare il risultato." Non tradisce la propria filosofia l'allenatore bianconero, che sottolinea lo sforzo difensivo della propria squadra nel quarto periodo, nonostante siano state le triple di Edwards, Morgan e Smailagic, oltre ai lampi di genio di Vildoza e alla presenza sotto canestro di Diouf a portare i due punti dalla parte dei padroni di casa.

“80% oggi da due e 53% da tre rispetto alla prova non brillante contro Reggio Emilia? Ogni giorno è diverso dall’altro.”  - racconta il tecnico delle Vu nere - “Ogni tanto c’è il sole, ogni tanto la pioggia, ogni tanto è nuvolosa e ogni tanto un giocatore può tirare 10 su 10 o tirare male. Ogni partita è a sé e l’importante è il risultato.” La Virtus riesce ad esaltarsi contro formazioni, sulla carta, più attrezzate e trae grande linfa dalla presenza del proprio pubblico sugli spalti: al Paladozza, i bianconeri non hanno ancora perso in Eurolega e questo, anche dal punto di vista psicologico, rende la trasferta di Bologna indigesta alle avversarie. Contro l'Efes, le Vu nere tengono alta la concentrazione nello sviluppo della manovra offensiva, perdono pochi palloni e prendono con coraggio conclusioni che rientrano nell'economia di una pallacanestro intensa, rapida ed improntata sulle transizioni, così come richiesto da Ivanovic.

"Miglior partita dell’anno grazie alla concentrazione di ogni singolo in campo al momento dell’ingresso sul parquet? Sicuramente è stato così, - conclude l'allenatore bianconero - anche se penso che ci siano state partite altrettanto buone. Questa sera ognuno ha messo qualcosa per per rendere migliore la squadra.” Tutti gli interpreti sono coinvolti e questo permette allo staff tecnico di ruotare i giocatori per tenere alto il livello di aggressività ed intensità in ogni momento del match.

Venerdì, la Virtus volerà a Barcellona con l'obiettivo di tornare a vincere lontano da casa e replicare, quantomeno in parte, la prestazione offensiva fornita contro l'Efes in un Paladozza incandescente.

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