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Carsen Edwards in azione con la Virtus

Al Paladozza non si passa, lasciate ogni speranza o voi che entrate. La Virtus si mette alle spalle le 3 sconfitte consecutive raccolte in Eurolega e rilancia le sue ambizioni europee in un’altra notte magica a Basket City, non adatta ai deboli di cuore. La squadra di Ivanovic vince la battaglia di triple contro l’Efes con un grande ultimo quarto e ritrovando la giusta cattiveria in difesa nel momento più importante. Termina 99-89.

La parita da batticuore del Paladozza

La Virtus è a caccia del riscatto, l’Efes non è sicuramente arrivata a Bologna solo per veder Cordinier ricevere il meritato tributo per le stagioni in bianconero coronate con lo Scudetto. Pronti via e Ivanovic propone la mossa tattica più probabile alla vigilia per attaccare il pitturato turco, gravato di varie assenze: Smailagic come 4 e Diouf come 5. Il centro italiano lascia subito la sua impronta sulla partita. L’Efes dopo un inizio sottotono si lascia guidare da Larkin, complice anche l’assenza dell’ultimo minuto di Dozier. I turchi si confermano squadra di ottimi tiratori ma come ormai di consueto gli ingressi di Morgan e Niang cambiano l’energia che si respira al Paladozza e conducono la Virtus al miglior primo quarto della stagione per punti prodotti 28-24. 

Diarra, scongelato un po’ a sorpresa dalla panchina, non sfigura affatto mentre Alston Jr. è un cecchino dall’arco e risponde all’ex Monaco Jordan Loyd, decisamente ispirato questa sera. Dessert trova due appoggi piuttosto fortunosi che ridanno vantaggio agli ospiti dopo parecchi minuti, prima che Smailagic estragga un autentico coniglio dal cilindro. A rimettere l’inerzia in mano a Bologna ci pensa una batteria di 5 punti consecutivi di un Edwards, tuttavia piuttosto lontano dalla sua versione migliore. Larkin non ci sta e riprende per mano i suoi. All’intervallo regge l’equilibrio 48-45. 

Il match rimane all’insegna del tiro pesante, entrambe le compagini confermano le ottime percentuali della prima parte di gara e il ritmo degli attacchi si alza. Go to guy al potere, Larkin sembra progettato per non sbagliare una tripla quest’oggi ma Carsen Edwards coadiuvato da Smailagic aiuta la Virtus a reggere l’urto. Punteggio altissimo alla vigilia degli ultimi 10’: 76-73.

Per inaugurare l’ultimo quarto Momo Diouf mette in mostra una sensibilità nei polpastrelli da Cineteca di Bologna, poi è “Morgan Time”, carica e mette definitivamente sulla scena il popolo del Paladozza che sente il momento sul +9 (86-77). Weiler-Babb con mano educatissima riporta i suoi a -4. Dei del basket apertamente schierati su una bomba in transizione di Edwards, è il momento decisivo, la Virtus sale in cattedra con il marchio di fabbrica di Ivanovic: la difesa recupera due palloni e Bologna scappa sul massimo vantaggio +11 (93-82). A sugellare una serata irrepitibile da 3 punti, ci pensano Smailagic ed Edwards con il canestro su una gamba da 7 metri allo scadere dei 24 secondi che fa rima con game, set and match. Finisce 99-89. Quarta vittoria casalinga, è sempre “Amarsi ancora” al Paladozza.

Karim Jallow in azione con la Virtus

Le chiavi di un match pirotecnico

La Virtus è protagonista, percentuali alla mano, della miglior prova balistica della stagione. 80% da due punti (20/25) e un impronosticabile 52% da tre punti con ben 18 triple a bersaglio. E se solitamente sono gli attacchi a vendere i biglietti, è sempre la difesa che fa vincere le partite: legge che si conferma ancora una volta puntuale nella notte del Paladozza. 

Bologna ed Efes danno luogo ad un testa a testa avvincente che dura fino agli albori dell’ultimo quarto prima della salita al proscenio dei tiratori bianconeri e soprattutto della difesa della V nere, non così feroce nei primi tre quarti ma cinica nell’evidenziare ogni sbavatura degli avversari nel periodo conclusivo. 

Nonostante gli eccellenti infortuni nel reparto lunghi per l’Efes la lotta a rimbalzo è stata molto equilibrata, con addirittura i turchi a prevalere per 29-27 con ben 13 rimbalzi in attacco.

L’assenza dell’ultimo minuto di Dozier ha sicuramente avuto un peso. 

Edwards MVP nella tempesta di triple

Chiude con 21 punti 5 triple e una ripresa di livello monumentale, anche se piuttosto confusionario nel primo tempo con qualche decisione affrettata e qualche palla persa di troppo, è decisamente Carsen Edwards l’MVP del match, con annessa tripla che ha chiuso ogni discorso. Impattante anche Smailagic, anche lui autore di 5 triple e 17 punti non banali. Morgan, il protagonista del break che accende definitivamente la partita porta 13 punti. In doppia cifra anche Jallow, Vildoza e Diouf. 

Sponda Efes Larkin è in gran serata e chiude con 25 punti seguito dai 16 di Osmani.   

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