Fenerbahce Beko, cosa cambia dopo le Final Four 2025?
Riflessione dopo la vittoria dell'Eurolega e prima del finale di stagione

Ebbene si, il Fenerbahce si è laureato campione di Europa per la seconda volta nella sua storia dal 2017! Jasikevicius, dopo i fallimenti e i dubbi sul suo conto, è entrato ufficialmente nel gotha della pallacanestro europea, diventando l'unico finora ad aver vinto l'ambito trofeo sia da giocatore che da allenatore! Queste sono già delle differenze fondamentali con il Fenerbahce Beko che arrivava ad Abu Dhabi come una delle squadre più in forma sicuramente, ma non considerata ancora come la favorita. Eppure, inevitabilmente il 25 maggio 2025 sarà certamente uno spartiacque anche per altri motivi per la squadra di Istanbul.
La bella Italia: Nick Melli prende esempio da Datome
Queste Final Four sono da ricordare anche per via della compagine italiana con Niccolò Melli e con il direttore generale Maurizio Gherardini. In particolare per il capitano della nazionale italiana questo trionfo significa veramente tantissimo, perché è il riscatto della sconfitta in finale nel 2018, quando l'ala grande vestiva per la prima volta la canotta gialloblù. Quel giorno una partita perfetta era stata rovinata soltanto da un risultato finale che consegnò il titolo al Real Madrid. Insomma, ieri è stato un vero e proprio giorno memorabile per Melli, felice di aver conquistato la prima Eurolega della carriera. Melli come Datome: per la seconda volta i gialloblù sono campioni d'Europa grazie anche ad un giocatore italiano, presenza fondamentale nelle rotazioni del team turco. Con Gigi, Nick Melli condivide un legame indissolubile, un amicizia sviluppatasi sia tra i ranghi dell'Italia basket, sia tra quelli del Fener, dato che la prima esperienza ad Istanbul di Melli coincise proprio con le ultime partite di Datome, per poi ricontrarsi nuovamente a Milano. Affettuosamente, interpellato a fine partita da un giornalista, se effettivamente avesse sentito il suo mentore prima delle Final Four, Melli risponde: “No, [Datome] non mi ha scritto tutto il weekend, probabilmente questo è il motivo per cui abbiamo vinto. Quindi Gigi, smettila di scrivermi e di chiamarmi, ok? Da quando hai smesso di parlarmi, la mia vita va alla grande".

Hayes-Davis sempre più leader
Molti giornalisti avrebbero dato il premio di MVP delle Final Four ad Hall, premiando le sue due ottime performance, mentre fra i tifosi molti avrebbero voluto premiare l'esperienza di Goduric. Invece, l'MVP è stato vinto da Nigel Hayes-Davis. Il giocatore statunitense rappresenta cestisticamente parlando il talento che incontra il duro lavoro. E' un giocatore dalla mano veramente delicata con ottime percentuali al tiro, ma è anche un giocatore molto freddo e calcolatore. Una mentalità ereditata dal suo idolo Kobe Bryant, che lui stesso ha voluto omaggiare al termine della partita. Fuori dal campo è descritto dai compagni come una persona scherzosa, e l'abbiamo visto in conferenza stampa divertirsi con Jasikevicius e prenderlo in giro con umorismo. Conosce il suo allenatore sin dai tempi dello Zalgiris e poi del Barcellona, e sembra proprio che Jasikevicius, seppur non faccia preferenze tra i suoi giocatori, consideri Hayes-Davis come figura di riferimento della propria squadra, anche per via delle sue doti di leadership naturali e per la freddezza che mostra nei momenti decisivi. E' evidente che, dopo questa stagione, il suo ruolo sarà sempre più importante, a patto che la sua personalità non intralci l'indole di squadra, che è, come appunto detto, di fondamentale importanza per il Fenerbahce.

Fenerbahce Beko, dominatore della Turchia
La vittoria delle Final Four del 2025 ha permesso al Fenerbahce di pareggiare l'Efes per titoli in Eurolega, portandosi a due trionfi a testa. In questo momento il Fenerbahce Beko è il team migliore in Asia Minore. Dall'arrivo di Jasikevicius nel 2023, l'Efes, che si trovava senza ombra di dubbio nel miglior momento della sua storia, ha iniziato a soffrire il nuovo progetto del Fener, tantoché questa stagione ha chiuso la stagione regolare combattendo fino all'ultima giornata la seconda posizione per non finire alle spalle dei bianconeri del Besiktas. Adesso, si vedrà se il Fenerbahce sarà in grado di affrontare i play-off con la dedizione necessaria per arrivare fino in fondo, visto che la stanchezza fisica e l'appagamento dei giocatori dopo il titolo ad Abu Dhabi potrebbero essere dei fattori da tenere in considerazione per l'assegnazione del titolo di campione di Turchia. Le maggiori consapevolezze del rooster e il timore reverenziale degli avversari potrebbero essere invece dei fattori positivi per i gialloblù; si inizierà a capirlo già il 29 maggio, quando andrà in scena gara 1 dei quarti di finale contro l'Ankara.