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Brooks al tiro contro l'Asvel
Brooks, mvp del match - Eurohoops Turkiye X

Nella partita delle assenze, Milano batte l'Asvel 80-72, portando in porto una partita particolare, che ha fatto fatica a prendere ritmo e risolta anche grazie alla grande prova di Brooks (23). Senza Guduric (affaticamento), Shields e coach Messina (influenza), l'Olimpia vince la terza consecutiva e raggiunge il 50% di record, alla prima da Head coach milanese per Beppe Poeta.

La cronaca

Milano non parte forte, ma bastano 3 minuti di concentrazione e vaga energia per metter a nudo il cortocircuito che risponde al nome dell'Asvel. 7-0 Olimpia guidata da Brooks. I francesi hanno più palle perse (4) che tiri (2) prima di trovare un canestro con N'Diaye.

Milano, per forza di cose, si adegua ad una partita che stenta a decollare e pare giustificare la carenza di pubblico negli spalti. 13 perse combinate nel primo quarto. Poupet ricorre alla zona 3-2 e tantissimi cambi, e i suoi trovano qualche stop difensivo e la tripla di Seljaas firma un 0-7 che tiene vicino gli ospiti. Il finale di quarto di Mannion, con 5 punti consecutivi, fissa il 18-9.

L'Asvel ricomincia con un altro parzialino (6-0) ma è ancora Mannion, che allunga il personalissimo parziale a 10 punti, a rimettere l'Olimpia avanti in sicurezza. I lionesi alternano difese e ritmi, e Milano, nonostante sia in pieno controllo, non riesce a scappare come sarebbe ideale. L'Asvel trova punti praticamente solo da Seljaas e Traore (15) ma son sufficienti per stare sotto la doppia cifra all'intervallo (40-32).

Mannion contro Watson
Mannion, Olimpia - Olimpia Milano X

L'intervallo non da la scossa. Traore parte sulla cyclette ma nonostante ciò è l'Asvel a metter maggior energia e con 11 punti di Watson si mette in scia a -3. Booker mette la tripla del +6, ma l'Olimpia è distratta e tentenna spesso sia quando c'è possibilità di alzare il ritmo sia nella gestione a metacampo, perdendo altri 4 palloni nel terzo quarto.

La schiacciata stoppata dal ferro di Massa e una recuperata con fallo subito di Tonut sembrano poter dare una scarica, ma ancora una volta la svagatezza difensiva meneghina offre all'Asvel di poter banchettare a rimbalzo offensivo. 8 nel solo terzo quarto, dopo aver controllato i tabelloni nel primo tempo (19-13, 10-4 gli offensivi).

56-51 per iniziare il quarto finale e non è il risultato che lascia sereni i tifosi milanesi. Booker e la tripla di Ricci danno respiro e il +8 (63-55). La replica dall'arco di Brooks premia una buona transizione ma N'Diaye ribatte con la stessa moneta, prima di altri due di Watson per il -4 (66-62).

Ma nel momento del bisogno questa Milano ha un Brooks decisamente più coinvolto in questa stagione. Due triple consecutive, incurante della difesa avversaria, per l'ex Houston che sconfina oltre il suo career-high sia per punti che assist. Watson sente la sfida e risponde a Brooks, in un secondo tempo da 20 punti e 25 totali. Milano 4-0 con una grande schiacciata di Bolmaro, perfettamente trovato da Ellis e l'Olimpia dice +9 con meno di 2' da giocare (76-67).

Sembra lo scatto buono e invece non è finita. Antisportivo contestato a Tonut e tripla di tabella del solito Watson allo scadere dei 24'', 76-72. A 40'' dalla sirena finale l'Asvel ha due tiri per tornare ad un possesso ma senza successo. Bolmaro chiude la contesa con 4 punti finali per sentenziare l'80-72. 

Le chiavi

Una partita strana, che sembra interlocutoria. L'Olimpia sembra dall'inizio volerla gestire e l'Asvel complice con un inizio onestamente poco degno del livello richiesto dall'Eurolega. Milano ha la colpa di non capitalizzare su un buon inizio e sulla subitanea doppia cifra, +11, che sarà anche il massimo vantaggio di serata. 

Certo priva di tanti punti di riferimento, specialmente nel back court, Milano non riesce mai a scrollarsi di dosso i francesi che trovano anche due notevoli serata dei singoli. Armel Traore, fratello maggiore del Nolan dei Nets, scrive 19, career-high, con un solo errore dal campo ma spegnendosi nel secondo tempo. Secondo tempo che vede emergere Glynn Watson, 25, dopo aver chiuso a quota 2 all'intervallo. Anche per lui massimo in carriera.

Per il resto un Asvel cresciuto nel corso della partita, anche perchè peggio dell'incipit era impossibile. Merito ai ragazzi di Poupet di metter maggior energia in campo nonostante i soli 10 uomini a referto e a dare fastidio a Milano fino alla sirena. Il coach francese ha provato anche con un ampio uso della zona a sopperire ad una difesa che spesso stata insufficiente e in ritardo.

Milano ha fatto fatica a sopperire alle tante assenze, ma ha saputo resistere all'ansia del possibile sgambetto, trovando giocate importanti nei momenti chiave della partita. Mannion ha dato risposte nel primo tempo ma si è andato spegnendo, Ellis ha fatto fatica a trovare punti ma ha trovato bene compagni (10 assist). Ma a dare certezze in una partita che poteva complicarsi oltre misura ci hanno pensato ancora una volta Bolmaro (15+8 rimbalzi) e Brooks. 

L'argentino non sempre lucido ma sempre con grande intensità sui due lati. Armoni Brooks è semplicemente l'Mvp di serata. Anche per lui career-high per punti, 23 (5/8 da 3) e assist, 6. Punti da contare ma anche da pesare con tre triple difficili segnate nel finale ad allontare ogni volta i fantasmi transalpini guidati da Watson.

Un'Olimpia che ha fatto fatica a trovare il giusto ritmo spesso cercando di punire una difesa, che tra zona e cambi ha tolto il ritmo a Milano anche oltre i meriti dei francesi. Insomma causando alcuni vuoti d'attenzione che hanno fatto andare anche i numeri in altalena, come dimostra il dato, dominata da Milano, dei rimbalzi nel primo tempo e ribaltatosi nella ripresa.

Milano centra così la terza vittoria consecutiva sul palcoscenico europeo e si pensa subito a venerdì, quando al Forum arriverà l'Olympiacos, con cui certamente servirà uno step d'attenzione superiore.  

 

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