Pablo Laso ad Area 52 (pt.1): De Larrea grande talento, lasciamolo crescere
Il Coach che ha scritto pagine leggendarie nella storia del Real Madrid è stato ospite di Area 52 lo scorso lunedì.

Pablo Laso, leggenda del basket spagnolo e segnatamente madrileno, è stato ospite di Area 52, il contenitore Live del lunedì dedicato al grande basket di Eurolega condotto da Andrea Solaini ed Alberto Marzagalia.
Durante la puntata abbiamo chiesto al Coach, oggi impegnato ai microfoni di DAZN dopo il termine dell'avventura in panchina con il Baskonia, un parere su Sergio De Larrea, attualmente talento più importante di tutto il basket spagnolo dopo un Eurobasket molto positivo, una Supercopa eccezionale da MVP ed un esordio in Eurolega, nonchè nella prima di Liga, altrettanto significativi.

«E' un giovane che non si è fermato d’estate, Sergio (Scariolo) ha fatto un grande lavoro con lui in Nazionale, due anni fa gente da Valencia mi disse che se avessi avuto subito De Larrea l’avrei fatto giocare poiché era già pronto. Due anni dopo sta performando, per la Nazionale come per la sua squadra».
«E’ un grandissimo talento, ma non vorrei mai che fermasse il suo sviluppo ora. E’ stato l’MVP di Supercopa, non solo per quel talento ma per il carattere mostrato nei momenti più difficili alla fine della partita quando ha voluto il pallone, quando è andato in lunetta a segnare i tiri liberi decisivi e ciò dimostra grande maturità.»
Pazienza ed equilibrio prima di giudicare giovani come Sergio De Larrea
«Se oggi gioca male una partita dobbiamo capirlo, non va criticato eccessivamente come non va esaltato per una grande gara: ci vuole pazienza da parte vostra come stampa e nostra come allenatori. Non dobbiamo giudicare la singola giornata».
«Di sicuro ha talento, sono certo diventerà un grande giocatore, è alto, è una pointguard che crea vantaggi per la squadra ma non vorrei mai dire che oggi è un giocatore maturo fatto e finito. Sta mostrando ottime cose, siamo orgogliosi che sia spagnolo ma non possiamo dimenticare che ha 19-20 anni».
«Si parla molto di Rubio, il quale ha detto in una recente intrevista che c’è stata troppa pressione su di lui sin dall’inzio, dopo il suo rapido approdo in NBA. Non facciamo lo stesso errore, andiamo passo dopo passo».
Quali aspetti del gioco deve migliorare Sergio De Larrea?
Gli abbiamo chiesto se si possa parlare di un rilascio di palla un poco lento nel tiro così come di piedi che non sono sufficientemnte rapidi, almeno a livello delle guardie NBA, visto che si parla già di scelta, di “lottery pick” etc.
«E’ vero, è un po’ lento nel tiro perché non è un tiratore puro, lui oggi vuole giocare per la sua squadra. Sa tirare ma non è la cosa principale che lo caratterizza. Le spaziature ed il tipo di gioco di Valencia lo aiutano perché è bravissimo in campo aperto, ma certamente deve migliorare il suo tiro per essere a livello NBA».
«Il paragone con Luka Doncic? Luka era un realizzatore pazzesco, una macchina da canestri sin dai suoi 13-14 anni, Sergio non lo è, è diverso Deve crescere e migliorare per trovare il momento e gli spazi in cui tirare».
«I suoi piedi lenti? E’ la stessa cosa che si diceva di Luka. Ok, può essere un limite ma quando va in area non lo fermi. Victor Claver che ha commentato con me la Supercopa, ha detto chiaramente che Sergio può soffrire un po’ le guardie molto rapide ma allo stesso tempo queste soffriranno moltissimo lui quando entra in area, posizione dalla quale, come Luka, può creare moltissimo».
Qui di seguito l'intera puntata di Area 52.