LBA FOCUS: tre spunti dopo la giornata 1
Analizziamo il primo turno di Serie A: chi ha convinto, chi no e chi va rivisto

Comincia la Serie A, comincia LBA Focus: uno spazio settimanale in cui analizzeremo quanto è accaduto nel weekend, ponendo l'accento su una certezza, una delusione e un punto interrogativo offerto dal turno in questione.
LA CERTEZZA: TRAPANI C'È
Per nulla banale, debuttare in una stagione con così grandi aspettative sul campo di una delle squadre più pompate dal mercato. Farlo senza un giocatore importante come JD Notae. Approcciare benissimo alla partita (9-21 all'8', 29-43 al 18'), portarsi anche sul +15 a inizio ultimo quarto, ma subire sempre i rientri di una coriacea Trieste che torna più volte a -1 negli ultimi tre minuti in un clima incandescente. E vincerla comunque, in una serata da appena 3/18 sul perimetro (ma anche 32/45 da 2). Primo test superato per gli Shark, chiamati a rinverdire le proprie ambizioni in un'annata ulteriormente impegnativa (e affascinante) con l'impegno europeo. E gran presentazione per Timmy Allen: 21 punti in 22' per l'MVP dell'ultima BNXT League, il torneo che raggruppa le migliori squadre di Belgio e Paesi Bassi.
LA DELUSIONE: NAPOLI MAI IN PARTITA
Per carità, non è contro la Virtus Bologna in trasferta che andranno eventualmente cercati dei rimpianti nei punti persi da Napoli in questa stagione. La speranza però era di fare qualcosina in più, contro una squadra reduce da un impegnativo doppio turno di Eurolega: nella stessa condizione, Tortona ha non solo fatto soffrire ma anche battuto a domicilio Milano. Qui di sofferenza per le Vu Nere non c'è invece di fatto stata: doppia cifra di vantaggio da inizio secondo quarto, segnando almeno 25 punti in tre dei quattro parziali. Coach Magro ha avuto comunque discrete risposte a livello offensivo dai suoi stranieri (escluso un El Amin da 0/4 al tiro e -8 di valutazione in 20'), ma certamente auspica una tenuta più arcigna nella propria metà campo e un fatturato maggiore dai giocatori nostrani, fermi a 8 punti totali al PalaDozza.
LA DOMANDA: TRENTO, LO RIFARAI?
Una Coppa Italia vinta, gli addii di coach Paolo Galbiati e soprattutto di un giocatore-franchigia dal luminoso avvenire come Saliou Niang. L'eredità da raccogliere a Trento è pesante, a maggior ragione dopo i primi due impegni ufficiali non andati benissimo: -13 nella semifinale di Supercoppa contro Brescia, -31 a domicilio dal Bourg-en-Bresse nella prima di Eurocup. A pochi giorni di distanza l'Aquila bianconera ha offerto però tutt'altra versione, maltrattando Cantù con i propri giovani ben esposti in vetrina: Niang junior, 17 anni e 15 punti alla prima in A con una schiacciata da saltare sul divano. Ma anche Hassan, Airhienbuwa, Cattapan. Tutti molto promettenti, tutti italiani, tutti a segno. Riuscire a coniugare la loro crescita con dei risultati di squadra, in Italia e in Europa, è la difficile ma assai stimolante sfida che attende Massimo Cancellieri.