NBA Europe (pt.3) | La FIBA e la barzelletta del merito sportivo
La FIBA, dopo anni di prediche sul merito sportivo, sceglie Nba Europe ed una lega con 12 squadre dove di tal concetto vi è ben poco.
La terza parte della nostra analisi sulle criticità del progetto NBA Europe, dopo le parole di Obradovic ed Ataman, rivolge la sua attenzione alla FIBA ed alle tantissime contraddizioni che ne hanno contraddistinto l'operato nei confronti di Eurolega.
La FIBA è attualmente protagonista di una delle barzellette più (o meno…) divertenti della storia della pallacanestro a questo punto non più solo europea ma mondiale.
La FIBA e gli anni delle ridicole critiche ad Eurolega sul mancato rispetto merito sportivo
Per anni, nell'ormai lunghissima e stucchevole guerra con Eurolega, i vertici dell'organizzazione si sono sprecati in critiche verso il torneo di ECA poichè non rispettava il merito sportivo. Strali continui all'attuale massima competizione europea, la seconda migliore al mondo dopo la NBA, poichè lega privata che gestiva su basi differenti dalle vittorie nei campionati nazionali la possibilità di entrarvi.

Vi era già un'evidente contraddizione in tutto ciò, poichè da un lato si descriveva Eurolega come il regno del male, dall'altro però si accettava che tutti quei club “cattivoni” facessero le fortune delle leghe nazionali tanto amate.
Vi immaginate una LBA senza Milano e/o Bologna? Una Liga senza Real e/o Barça? Quindi da un lato questi club, che sono solo alcuni esempi, venivano attaccati poiché partecipanti ad Eurolega, di cui alcuni erano proprio soci, dall'altro però li si coccolava nei vari campionati nazionali perché senza di loro si sarebbe rischiato un definitivo crollo di interesse.
Non basta però tutto ciò a definire il comportamento equivoco di FIBA, poichè mentre la terribile Eurolega aveva contratti chiarissimi in essere con almeno gli 11, poi divenuti 13, club azionisti, oltre ad ammettere con licenze pluriennali o tramite la vittoria in Eurocup le altre partecipanti, la stessa FIBA avvicinava altri club per trovare accordi per competere ad esempio in BCL. E l'operazione pare proprio riuscita: non vi dice niente il 2020 ed una licenza triennale al Galatasaray con opzione per altre due stagioni? Ma guarda un po' oggi il club del quartiere Galata, nel Corno d'oro che lo separa dal centro città sulla sponda europea di Istanbul, parrebbe essere il nome turco per la prossima NBA Europe. Tremendo come alle volte il caso allinei alcuni pianeti…
Arriva NBA Europe e la FIBA sconfessa anni di princìpi. O presunti tali
Alla fine di uso percorso che non ha avuto un bel niente di maggiormente virtuoso rispetto ad Eurolega, ecco che la FIBA, dopo tante discussioni, si trova d'accordo con la lega di Adam Silver per la creazione di NBA Europe con almeno 12 squadre su 16 dotate di licenza fissa. E visto che talune di queste nascerebbero in città al momento abbastanza sprovviste di storia cestistica, la faccenda assume toni ancor più risibili.
Non vi è alcuna traccia di merito sportivo e non saranno certo le altre 4 che arriverebbero attraverso il successo in BCL oppure in tre leghe nazionali (quali?) a cambiare la faccenda: si sta facendo quello che ha voluto fare Eurolega, lo si sta facendo esattamente come ha fatto Eurolega in termini di principio addirittura partendo dal presupposto che proprio la terribile lega fondata da Jordi Bertomeu ha fallito nel creare entrate accettabili.
Ti critico quindi per anni, racconto la barzelletta della mia virtuosa diversità e poi creo un nuovo soggetto che si basa esattamente sui tuoi presupposti cercando di correggerne le criticità.
Se trovate un esempio che possa spiegarci più chiaramente il concetto del detto “il maiale che dà del porco alla colomba” fatemelo sapere perchè io sono a corto di idee.
