NBA Europe (pt.1) | Obradovic: C'è chi lavora contro Eurolega ed è una vergogna
Zeljko Obradovic, la figura più importante della storia del basket europeo, ha espresso concetti al solito molto chiari in relazione al tema NBA Europe.
E' inutile nasconderlo, il tema dell'approdo di NBA in Europa tiene banco quotidianamente nel mondo del basket di valore del Vecchio Continente. Si sta addirittura correndo il rischio di confinare in un angolino una stagione già iniziata da ben 11 gare in Eurolega.
Dopo un lungo periodo in cui si è letto di tutto, tra notizie ben circostanziate ed invenzioni belle e buone, ritengo corretto iniziare oggi un viaggio nei dettagli dell'intera situazione, cercando di portare all'attenzione di tutti diverse criticità che possono rendere il quadro più comprensibile.
E' doverosa una premessa: che NBA sia organizzazione di primissimo livello è sotto gli occhi di tutti e chiunque provasse a negarlo farebbe semplicemente ridere. Cercare di portare al di qua dell'oceano concetti che hanno reso grande la lega di Silver è operazione non solo auspicabile ma doverosa: da qui a divenirne partes semplice appendice eliminando molto di ciò che rappresenta la pallacanestro europea ce ne passa.
Personalmente ho parecchi dubbi per le più svariate ragioni su questo progetto esattamente come ritengo appunto che un accordo tra la stessa NBA ed Eurolega sia cosa inevitabile, ormai da tempo. A tal proposito nel 2019, in occasione delle Final 4 di Vitoria, ebbi il piacere di conversare con Edu Scott, allora uno dei massimi dirigenti di EL, chiedendo senza peli sulla lingua se non fosse il caso di sedersi ad un tavolo con gli esponenti della lega americana per valutare una collaborazione. La risposta fu chiarissima e ad oggi emblematica: «Lo abbiamo accennato ma a loro non interessa».
Giova infine ricordare come nelle parole di quasi tutti i protagonisti, nonché tesserati per club che di EL sono soci, venga costantemente ricordato come il prodotto basket relativamente al campo, in Eurolega, sia ritenuto di primissimo livello, mentre ciò che si lamenta è la mancanza di redditività causata da una lacunosa organizzazione fuori dal parquet.
Detto ciò partiamo dalle recenti dichiarazioni di chi, come Zeljko Obradovic, ha reso il nostro sport grande e, di conseguenza, ha più di tutti diritto di essere ascoltato dopo oltre 30 anni leggendari.

Le parole di Zeljko Obradovic: proteggere Eurolega da chi sta lavorando di nascosto contro il basket europeo
Zeljko Obradovic, la figura più importante della storia del basket europeo, ha espresso di recente concetti al solito molto chiari in relazione al tema NBA Europe.
«La NBA è una grandissima organizzazione ma sembra che ciò che hanno non le basti e vogliono venire qui. Se amiamo veramente il basket europeo dobbiamo lavorare insieme per proteggerlo. Il problema è proprio questo: tutti dovrebbero essere onesti e dire ciò che vogliono e non lavorare alle spalle degli altri. Voi giornalisti sapete come stanno le cose, avete più informazioni di me ed è vergognoso quanto sta accadendo».
«A Belgrado ci sono due squadre che ad ogni gara portano 20000 spettatori. Speriamo restino almeno in Eurolega».
Un mese orsono lo stesso leggendario Coach disse chiaramente che «NBA Europe come progetto non mi piace per nulla. Abbiamo una grandissima manifestazione qui e dobbiamo continuare a credere in questo progetto».
Il commento? Obradovic ha ragione, qualcuno sta tradendo Eurolega
La situazione è oltremodo complicata.
E' evidente come la questione NBA Europe stia scatenando diverse reazioni, alcune perfino sconsiderate, tuttavia le parole di Zeljko Obradovic raccolgono il mio personalissimo, per quanto di relativo peso, consenso al 100%.
Questo poichè da settimane si rincorrono voci di protagonisti dell'attuale Eurolega impegnati sotto traccia verso un futuro che abbracci la nuova competizione che la lega americana vorrebbe lanciare in Europa dall'autunno 2027.
Club, GM ed allenatori che di facciata parlano di collaborazione, di bene comunque e di necessità di fare quadrato attorno all'attuale maggior lega europea mentre alle spalle della stessa cercano accordi e soluzioni per quella futura targata NBA.
Non è un segreto, o almeno lo è nella classica formula pulcinelliana, tanto che di fronte a tali comportamenti sono perfino più apprezzabili parole e decisioni di chi apertamente si dice a favore di un futuro diverso, vedi ad esempio un Asvel che, seppur abbastanza incredibilmente pretenda di non esser sanzionato per non aver rispettato un regolamento di EL di cui era perfettamente a conoscenza, non esita a schierarsi verso il progetto NBA Europe. Almeno qui vi è il coraggio di dire che si vuol chiudere con l'oggi, sebbene in maniera un po' folk, senza giri di parole ed opinioni ricche di stucchevole buonismo che si basa su un malcelato, se non inesistente senso dell'onore.
Raccontare ancora oggi che l'Eurolega è bellissima in campo ma è fuori da esso che non funziona è una frase bellissima, quasi ormai strappalacrime, tuttavia incuriosisce, o meglio nausea, quando è espressa da chi non ha mai voluto fare nulla di concreto per migliorarne la situazione pur facendone parte in qualità di socio.
E delle parole di Obradovic piace assolutamente anche l'accenno a Belgrado ed ai 20 mila che regolarmente affollano la Belgrade Arena, luogo simbolo della pallacanestro europea che francamente non vedo come non possa essere rispettato e coinvolto in qualsiasi ottica futura. Ma questo è tema su cui ritorneremo al capitolo “città di basket in Europa”.
In buona sostanza è doveroso sottolineare come siano ovvi alcuni problemi di Eurolega oggi, non vi è il minimo dubbio, ma chi è stato ed è ancora parte, nonchè una delle cause, di quei problemi non ha il men che minimo diritto di lamentarsi più di tanto, ancor più mentre trama in un sommerso che proprio sommerso non lo è più. Quindi sì, è vergognoso tutto ciò, come dice correttamente Obradovic.
L'NBA è una grande organizzazione. Sembra che quello che hanno non sia abbastanza, vogliono venire anche loro qui. Se amiamo davvero il basket europeo, lavoriamo insieme per proteggerci. Il problema è questo: tutti dovrebbero essere onesti e dire ciò che vogliono. Tradire gli altri è vergognoso. "Attualmente ci sono due squadre di Eurolega a Belgrado. Ogni partita attira oltre 20.000 spettatori. Speriamo che almeno restino in Eurolega."
