PARTNERS
Oturu schiaccia contro Milano
Oturu, Hapoel - Eurohoops Turkiye X

Cade l'Olimpia al cospetto di un Hapoel che conferma di non esser in alto per caso. Non basta un ottimo primo tempo agli uomini di Messina, che dopo l'intervallo vengono travolti dalla solidità e dal talento della squadra di Tel Aviv. Nel Game of the week, a Milano, gli ospiti travolgono l'Olimpia 83-105.

La cronaca 

La sapienza di Dunston viene travolta dall'inizio del solito efficiente Oturu. L'ex Efes con la sua solità mobilità, condita da un grande atletismo, viene sempre trovato nelle perfette situazioni per andare al ferro, soprattutto col pick and roll. 8 punti dei primi 10 dell'Hapoel sono a firma del nigeriano. 

Dunston prende un po' le misure, Milano difende e trova occasione per andare in transizione, pur risultando un po' imprecisa. Materiale da rimpianto, visto anche il Micic, che da “questionable” si presenta al Forum con un primo quarto da 7 punti senza errori e una tripla che da il massimo vantaggio ospite (9-17).

L'Olimpia però sa quanto sia importante l'intensità difensiva. Ellis e l'ingresso di Bolmaro guidano ancora una volta i meneghini. 6 punti consecutivi dell'argentino e Milano rimane a contatto. Bolmaro, nonostante la contingentazione dei minuti, parte con 10 punti nel suo primo stint, cambiando ritmo al match. Manca qualcuno all'appello? Certo Armoni Brooks che in penetrazione da il primo vantaggio di casa, battendo Motley sul cambio (21-20). Il Forum applaude un'Olimpia completamente focalizzata sulla missione. Fisicità e difesa per cogliere in transizione la difesa dell'Hapoel. Positivo anche il debutto e l'impatto di Totè. 

Milano manda in campo 10 effettivi già nel primo quarto, forse per necessità, sicuramente ne ricava virtù, nonostante la tripla sulla sirena di Motley impatti sul 25. Brooks e Totè fanno 5-0, l'Hapoel risponde con un 7-0. Milano continua l'ottimo lavoro difensivo e soprattutto non perde una chance per sfruttare la transizione, unico dei rari talloni d'achille della squadra di Itoudis. Una squadra che non difetta di talento e un paio di canestri di Jones e Bryant in emergenza, son li a dimostrarlo. 

La squadra israeliana prova ad allungare sul +7 con la tripla di Blakeney, ma ancora un mini parziale di 5-0, a firma Totè ed Ellis, tiene li gli uomini di Messina. La doppia cifra del solito Blakeney fissa il punteggio sul 45-49 alla sirena. Milano merita di esser nella contesa, soprattutto dopo un primo tempo interpretato benissimo ma che ha visto delle pessime percentuali dall'arco (2/10) nonostante buone costruzioni. 

Il rientro è scioccante per Milano, per la prima volta in serata, molle e disattenta. Due triple sbagliate, non perdonate dagli ospiti. 6-0 di parziale e nuovo massimo vantaggio Hapoel (45-55). Il primo di una lunga serie. Il timeout di Messina non spezza la rinnovata intensità ospite. 12-0 per iniziare (14-0 a cavallo dell'intervallo) ispirato da una difesa asfissiante e molto più accorta anche in transizione. L'Hapoel gioca un terzo periodo enciclopedico, pressochè perfetto in attacco, tra sistema e talento, stritolante in difesa. E se qualcosa non funziona al 100%, rimbalzi e canestri difficile non tardano ad arrivare. E arriva così anche il +18 (54-72) e se l'Hapoel è questo sarebbe complesso per una Milano al completo. L'excipit del periodo tiene viva una piccola fiammella con Brooks ad appoggiare il -12.

Blakeney scoraggia subito il Forum, iniziando con due triple consecutive. E' il segnale della resa per Milano. L'ultimo minuto dal +27, massimo vantaggio, (78-105) porta al risultato finale di 83-105. Il quarto finale serve dunque solo a celebrare la qualità degli ospiti e, forse troppo severamente, punire una Milano positiva per tutto il primo tempo, prima di esser travolta da una squadra che sta urlando il suo status a tutta l'Eurolega.

Le chiavi del match

L'Hapoel vince da grande squadra. Un primo tempo in controllo seppure con tanti macroscopici difetti, contro una squadra con poco da perdere e tanto coraggio. Intervallo e dal primo possesso è un altro Hapoel. Concede zero transizioni a Milano, certifica il dato schiacciante a rimbalzo, dominando il proprio tabellone (27-37) e riducendo le palle perse (8 nel primo tempo e 2 nel secondo).

Un sistema che sembra rodato, costruito dall'arrivo di Itoudis e che è stato enfatizzato dall'inserimento dei talenti della campagna estiva. 20 a testa per Oturu (e 7 rimbalzi) e Blakeney (4/6 da 3). Micic 13 e 5 assist, Motley 17 nonostante i proverbiali falli ingenui e un Chris Jones da 8 punti e 10 assist. Menzione speciale però ad Elijah Bryant, 18 punti dal palleggio, in spot-up, tagliando, in ogni modo, a cui aggiunge 6 rimbalzi e 4 assist. Una prestazione da Mvp silenzioso come spesso mostrato dall'ex Efes.

L'Hapoel ha subito il secondo fallo subitaneo di Wainright, equilibratore sui due lati, la cui mancanza si è sentita nel primo tempo specialmente nella metacampo difensiva. 

Milano esce con le ossa rotte dopo un secondo tempo che oggettivamente certifica l'abisso che c'è oggi tra le due squadre. L'analisi però deve tener conto anche del primo tempo. Certo non preciso della squadra di Itoudis, ma interpretato da piano partita per quanto riguarda Milano. Intesità, difesa e corsa in transizione. Erano le chiavi, funzionali nei primi 20'. 

Mancava il tiro da 3. Per una squadra come l'Olimpia tra le migliori nel fondamentale, una serata altamente negativa (5/24 e 20.8%) che se lasciava speranza con il -4 dell'intervallo è stato ancora più penalizzante quando l'Hapoel ha elevato il suo livello difensivo. 

Dopo 4 vittorie, si chiude rumorosamente la striscia positiva, ma è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno. Una squadra con tantissime assenze (Nebo, Brown, Booker) e diversi giocatori lontani dalla forma ideale (Guduric, Leday, Bolmaro) è fisiologico potesse crollare, specialemente dopo esser rimasta appesa alla partita con carattere e lucidità.

Ellis ancora 15+6 assist, Bolmaro 16 e un discreto impatto di Totè che si è fatto trovare pronto al debutto in Eurolega. 8 punti per l'ex Napoli e un buon impatto fisico che può esser un primo segnale per coach Messina per coinvolgerlo più spesso nelle rotazioni, soprattutto in questo momento di penuria a roster.

Recap di Olimpia Hapoel
La vittoria dell'Hapoel a Milano - Hapoel Tel Aviv BC X
Eurolega: le tre partite da guardare del Round 12
Recap Round 12: l'Efes vince all'ultimo, ok il Panathinaikos

💬 Commenti