L'Aris scappa poi resiste alla rimonta della Reyer e vince con merito
Partita a due facce per gli oro-granata, che cadono in volata a Salonicco e vedono complicarsi il cammino in coppa

L'Aris batte la Reyer a Salonicco in una partita dai due volti: controllato il primo tempo dai greci, in crescita gli oro-granata nella ripresa ma traditi dai rimbalzi offensivi concessi nei momenti topici e dalla percentuale modesta in lunetta. Ko pesante per i lagunari, che vedono complicarsi in maniera evidente il cammino in un'Eurocup amara e con poche gioie. Settimana prossima una sfida cruciale con il Bahcesehir al Taliercio: serve un'impresa.
La Reyer non riesce nell'impresa: l'Aris gioca un primo tempo ai limiti della perfezione e sconfigge i lagunari in quello che si poteva davvero considerare uno scontro diretto. Difficile pensare di vincere in Grecia se subisci 56 punti in un tempo (33 nel solo primo quarto): la difesa troppo passiva è uno degli elementi cruciali del ko veneziano. Da par suo la formazione di coach Spahija nel terzo quarto è riuscita a tornare ad un singolo punticino dai giallo-neri prima di subire un break di 6-0 che l'ha ricacciata a -7 al 30'. Nell'ultimo quarto la squadra di Milicic ha cercato di scappare, ma Venezia con un paio di triple è ritornata a soli due punti con la palla della potenziale parità prima di subire quei punti che hanno chiuso la partita. Finisce 90-86 per i padroni di casa, che salgono a quota 5 vittorie e 5 ko, superando proprio i lagunari, scesi ad uno score di 4 vittorie e 6 sconfitte.
20 con 12 assist e 33 di valutazione per un clamoroso Bryce Jones, 12 di Noua ed Andjusic ed 11 di Kulboka per l'Aris. La Reyer ne ha 21 con 8 rimbalzi di Bowman, 20 di Cole e 14 di Wiltjer.

I dettagli decidono tutto: la Reyer va ko con l'Aris
Ancora un ko per i piccoli dettagli. O meglio, alcuni lo sono, altri proprio no. Il dettaglio può essere la poca attenzione sui possessi “di nessuno” o quei 4 rimbalzi offensivi concessi all'Aris in un unico possesso in un momento cruciale. Un dettaglio pesante e molto grande è oggettivamente quel 56 alla voce punti subiti nei primi 20': inaccettabile concedere quasi 60 punti ai greci in una partita cruciale per provare a passare il turno, inaccettabile subirne 33 nei primi 10'. Meriti ai gialllo-neri ne vanno ovviamente dati, ma la difesa lagunare si è fatta infilare come una lama bollente penetra nel burro, una situazione che non è la prima volta che succede e da sistemare al più presto. La percentuale ai tiri liberi è un problema non di poco conto: già i greci hanno tirato 15 tiri liberi in più (27 a 12), se poi di quei pochi la Reyer ne converte appena il 66% allora diventa complicato portare a casa i match in volata.
Sicuramente Venezia ha giocato un secondo tempo diverso per energia, attenzione, presenza nelle due metà campo e produttività, ma quel -13 dell'intervallo pesa tanto. Un altro ko dopo aver quasi regalato il primo tempo dopo quello con Cluj, un altro arrivato nei secondi finali: c'è da riflettere su questa mancanza di solidità lontano dal Taliercio e più in generale in campo europeo. Certamente la fisicità tra i lunghi non è così marcata e questo rappresenta un problema, ma non si può ridurre a questo il ko di Salonicco. La verità è che è mancata un po' di lucidità in tanti momenti ed è mancata attenzione nei 120 secondi finali come i 4 rimbalzi offensivi concessi in un'azione e qualche palla vagante di troppo non controllata. La notizia positiva è l'ottimo impatto di Cole, ben coadiuvato da un Bowman solidissimo, ma c'è poco altro da poter salvare: in queste partite l'apporto di Valentine deve salire. Su Horton torniamo a cui sopra: bene in campionato, in difficoltà in coppa. Questa squadra ha bisogno di fisicità spiccata, cosa che oggi manca sotto canestro. Serve intervenire o quantomeno “proteggere ed aiutare” l'ex trapanese prima che sia tardi: l'Eurocup non aspetta, il tempo corre ed oggi Venezia sarebbe fuori… saranno fatte riflessioni?

