Parole, parole, parole...Speciale Sarunas Jasikevicius

Il Round 8 di Eurolega chiude il terzo doppio turno stagionale.

Le due partite del Pireo (Oly-Hapoel)  e della Gaston Medecin (Monaco-Pana) ci hanno confermato come queste quattro squadre appartengano alla categoria più sta del lotto, indipendentemente dalle sorprese (Zalgiris) o meno (Zvezda) di oggi.

Il grande tema del giorno è la profonda crisi del Fenerbahçe che, oltre al negativo record di 3 vinte e 5 perse, si deve interrogare sulla qualità della pallacanestro proposta, soprattutto in fase offensiva.

Sarunas Jasikevicius non ci è andato giù leggero dopo il crollo inaccettabile di Madrid, mettendo in discussione perfino la professionalità dei suoi giocatori.

Fioccano poi dalla Turchia le critiche assai aspre contro il GM Derya Yannier, ritenuto responsabile di un mercato in cui si sono persi grossi calibri come Hayes-Davis, McCollum e Guduric, senza sostituirli degnamente.

Così Jasi a metà gara alla Movistar Arena, sotto di 27 punti

«Devo vedere della brava gente prima di tutto, non mi interessa la pallacanestro. Non ci stiamo comportando bene, per niente».

In sala stampa Saras rincara la dose

«Io credo che se vuoi essere un campione ti devi comportare come tale ogni giorno. Ciò che mi ha sorpreso è che credendo molto in questa squadra pensavo di poter vincere, di reagire mentre alla prima difficoltà siamo crollati. Credo che i campioni, i buoni professionisti sappiano come fare».

«E' vero che abbiamo di fronte tantissime gare e ci sono cose che miglioreranno, però l'immagine che diamo è come se fossimo alla prima settimana di lavoro insieme e non è così. Stiamo provando a lavorare su tante cose però chiaramente in questo momento non ci riesce nulla».

Molti dubbi sull'eventuale mercato per il Coach lituano

«Quanti giocatori oggi potrebbero impattare positivamente in un contesto del genere? Ho molti dubbi».

Il problema può essere la motivazione dopo una stagione perfetta? Jasi non accetta questo concetto

«Non siamo riusciti a fare niente in campo, non comportandoci come atleti professionisti.Questo mi preoccupa perchè è da inizio stagione che parliamo di motivazione e sembra che non siamo in grado di gestire il successo dello scorso anno».

«Il nostro livello fisico probabilmente migliorerà ma la situazione attuale non è per nulla rosea».

«Dobbiamo aumentare lo sforzo, sto parlando di umiltà, è la cosa più importante».

«Parlando con gli allenatori mi dicono che dopo aver vinto tutto è difficile mantenere l'intensità ma io non capisco. Perchè è molto difficile? Bisogna proseguire nello sforzo e continuare a provare a vincere. Non capisco perchè non si possa vincere due volte di fila, è come una droga e per me è fantastico da anni sapere che ho squadre che possono vincere e continuare a provarci. Allo stesso tempo dovremmo sapere quanto è stato difficile vincere l'anno passato, quindi se oggi non lo ricordiamo io faccio fatica  a comprendere».

 

 

o non hanno voglia di lavorare. Non è il motivo per c

 

 

 

 

 

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