Saliou Niang: NBA il sogno nel cassetto, Eurolega un sogno che si realizza
Prime dichiarazioni bianconere per la scelta n. 58 di Cleveland all’ultimo Draft NBA

Da Dakar alla Virtus Bologna. In mezzo un passaggio per il lago di Como, un approdo sulla sponda biancoblu di Basket City, un salto a Trento e un biglietto (momentaneamente) andata e ritorno per gli States, Draft NBA e Summer League inclusi: questo il viaggio di Saliou Niang.
L’estate in Nazionale, vissuta da autentica rivelazione, l’ha reso il giocatore più elettrizzante che arriva nell’organico delle V nere. L’esperienza che sta per cominciare nella squadra Campione d’Italia ha tutti gli ingredienti per essere sia il bivio che il trampolino di lancio di una carriera oltreoceano.
Chiamato, insieme a coach Ivanovic, all’Hotel Savoia di Bologna per presentare l’imminente Supercoppa italiana, si presenta alla stampa un ragazzo visibilmente emozionato, un po’ in punta di piedi, consapevole però che i razzi che ha sotto le scarpe dovrà usarli già da sabato nel primo derby d’Italia dell’anno che inaugura la stagione. Queste le sue prime parole.
L’effetto Eurolega, i punti di forza e quelli migliorabili di Saliou
“Giocare l’Eurolega – racconta – era uno dei miei sogni fin da quando ero piccolo, è emozionante, non vedo l’ora di iniziare e sono molto contento di farlo con la maglia della Virtus. Ho lavorato molto per essere qua. Il mio percorso di crescita sta continuando, penso che questo passo sia decisamente importante per me. L’aspetto del mio gioco dove mi sento più migliorato è la consapevolezza, mi sento più tranquillo e sciolto mentre sono in campo. L’aspetto su cui devo lavorare di più è sicuramente il tiro e lo farò”.

Gli incredibili Europei e il sogno per ora nel cassetto chiamato NBA
Gli Europei da grande protagonista hanno portato l’attenzione mediatica sul “giocatore più migliorato” dell’ultima Serie A. “Sento che la percezione su di me da parte di tifosi e appassionati è sicuramente cambiata. Gli italiani mi hanno sostenuto molto, mi hanno fatto i complimenti, è stata una bella esperienza che mi ha migliorato. Con i tre virtussini presenti in Nazionale ho trascorso molto tempo, sono fantastici compagni di squadra, mi hanno raccontato come si lavora qua a Bologna e com’è l’ambiente. Pozzecco e Ivanovic due allenatori un po’ diversi. Contento di aver giocato per il Poz, a cui auguro il meglio, non vedo l’ora di scendere in campo per Duško”.
L’NBA per ora è un sogno che rimane nel cassetto. “Non voglio mettermi pressione da solo e nemmeno una scadenza precisa, voglio solo fare il meglio. Se le cose andranno bene l’NBA sarà una conseguenza”.
“La Virtus ha una grandissima tifoseria, a qualsiasi giocatore piacerebbe avere un tifo del genere. Non vedo l’ora di giocare al Paladozza”. Così il presente e futuro più roseo della Nazionale Italiana manda l’ultimo messaggio ai tifosi.
La parola ora passa al campo.