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Devon Hall, Final 4 da star ad Abu Dhabi

“A star is born" recita il titolo di un film del 2018 con Lady Gaga e Bradley Cooper che è remake di una pellicola originale del 1937 a firma William Wellman, allora con Janet Gaynor e Fredric March. E sono proprio le note della splendida “Shallow” cantata da Stefanie Joanne Angelina Germanotta, artisticamente Gaga, che ci sono sembrate accompagnare la sinfonia sul campo di due atleti che hanno fatto sognare.

Sono nate due stelle, non solo una quindi, in Eurolega? Si è sollevata una coppa, quella più importante in Europa, non un Grammy od un Golden Globe, ma la sensazione è proprio quella.

Il fine settimana negli Emirati, dove si sono disputate le Final 4 2025 di Eurolega, ci ha raccontato tra tante cose la storia di due giocatori che hanno sempre attratto per applicazione e spirito di squadra, oltre a doti naturali notevoli affinate nel tempo che oggi parrebbero affacciarsi allo status di stelle della competizione.

Le Final 4 di Devon Hall ed Alpha Diallo: uno spettacolo di altissimo livello

Devon Hall è stato una delle colonne del Fener campione. Insieme all'altro ex Olimpia Nik Melli ha trascinato la #yellowlegacy ad un titolo strameritato. Incredibile l'intensità e la completezza mostrata sui due lati del campo.

Alpha Diallo ha avuto una continuità notevolissima accompagnata  momenti di dominio fisico e tecnico che avevamo spesso visto negli anni ma che ora paiono essere arrivati a maturità completa. Seppur sconfitto in finale, l'impressione lasciata è stata quella di un giocatore ormai dominante.

Hall è un 2 che sa giocare da uno e può essere anche un 3: difensore splendido, se fa canestro, come ha fatto e come sa fare, diventa profilo con pochi eguali.

Diallo è un 3 che può essere 2 o 4 tattico in configurazioni differenti. Se oggi si parla di posizioni e non di ruoli ecco che lui incarna questo modo di interpretare la pallacanestro al meglio.

Stelle per i prossimi anni di Eurolega? Francamente c'è più di un sospetto.

Devon Hall

Gli inizi, il percorso in carriera e l'approdo di Devon Hall e d Alpha Diallo

Devon Howard Hall è un nativo di Virginia Beach (7 luglio 1995)  che ha frequentato il liceo a Cape Henry Collegiate, nella stessa località, prima di approdare a Virginia a livello di college.

Dopo un anno da “redshort” e tre anni a 5,2 di media è esploso nella stagione da senior con 11,9 punti e 4,3 rimbalzi, con il 44,3% dall'arco. Tutto ciò gli valse la #53 nel Draft 2018 coi Thunder. Summer League prima e poi Australia (Cairns Taipans), per poi tornare in G-League con gli OKC Blue.

"Two-way" coi Thunder a settembre 2019 ma poi ecco il taglio a dicembre che lo riporta ai Blue. L'ottovolante non si ferma ed allora riecco i Thunder.11 gare in tutto in NBA prima dell'approdo europeo a quella grande scuola che è stata Bamberg, con cui l'accordo arrivò a fine ottobre 2020.

Ottima Champions e notevole Bundesliga tanto da attrarre significativamente il Bayern, che lo aveva in mano prima che intervenisse Milano con un'offerta decisamente più allettante. D'altra parte se sei mancino e giochi da guardia non puoi che ripercorre le tappe in Alta Franconia di.. Fabien Causeur.

Niente Trinchieri quindi, ecco Messina. Final 4 a Colonia, rinnovo sino al 2024 e poi l'addio ai meneghini, con quella famosa battuta dello stesso coach: «Volevamo tenerlo, ma è stato mal consigliato…».

Fenerbahçe ha voluto dire subito ambizioni da titolo. Un infortunio alla mano lo ha tenuto fuori dal Round 10 al 15 compreso, dopodiché Jasikevicius non ci ha rinunciato più. E dai 6,9 punti con il 50% da due ed il 33,3% da tre in 23'18" si è passati ad un memorabile fine settimana ad Abu Dhabi: 26'29" di utilizzo medio, 15,5 punti, 6/9 (66,6%) sia da due che da tre per un 18 di valutazione, dati che dicono perfino poco. Prestazioni straordinarie sui due lati del campo e titolo di MVP che ancora oggi, dopo 48 ore, ci chiediamo come possa essere stato non suo (ndr in tribuna stampa abbiamo sentito solo voti per lui…).

«Devon, è stata la tua partita migliore in carriera?» gli abbiamo chiesto venerdì sera dopo la semifinale: «Non lo so, ditelo voi…».

No, non lo è stata perchè poi è arrivato il sigillo del titolo domenica, da protagonista assoluto, domenica. Anche se lui ci ha ribadito «Tocca sempre a voi dirlo».

Alpha Diallo in finale contro il Monaco: che partita!

Alpha Saliou Diallo è un guineano newyorchese del 1997, 201cm per 95 kg cresciuto nella Grande Mela ma trasferitosi presto a Denver con una storia di High School un po' complicata che lo ha portato anche al cosiddetto “postgraduate year”, in sostanza un anno supplementare dopo il liceo.

Approdato infine a Providence nel 2016, ha completato il quadriennio universitario prima di andare “undrafted” nel 2020. Dallo stesso ateneo provengono Ben Bentil, Bryce Cotton e Marshon Brooks, ma soprattuto Lenny Wilkens, tre volte Hall of Fame, primo Friars ad essere scelto dalla NBA col numero 6 del 1960, nonchè John Thompson, leggenda sul pino di Georgetown, scelto dai Celtics con il 27 nel 1964 al terzo giro, l'anno di  Willis Reed all #8 e di Jerry Sloan alla #19.

L'esordio professionistico di Diallo è avvenuto con un contratto in Grecia al Lavrio, nel settembre di quello stesso anno. 12,9 punti, 5,4 rimbalzi e 2 assist nella fruttuosa campagna greca, con la grande soddisfazione di aver portato la squadra dell'Attica alle finali coppe nazionale per la prima volta nella storia.

Tale annata gli valse la chiamata del Pana, con cui firmò un triennale terminato però solo dopo un mese quando il trasferimento al Monaco divenne realtà. Da lì è stata una crescita costante sino ad oggi, contrattualmente estesasi con il rinnovo sino al 2028.

4 stagioni di EL con 148 gare di cui 84 in quintetto ad oltre 25' di impiego, 10,6 punti e 4,3 rimbalzi per 11,6 di valutazione.

L'ultima la migliore ad 11,5 punti con il 60,6% da due ed il 44% da tre, il tutto culminato nell'eccellente serie Playoff contro il Barça e nello straordinario weekend di Abu Dhabi. Negli Emirati 20,5 punti, 15/21 da due, 3/7 da tre, 4,5 rimbalzi, 2,5 assist e 19 di valutazione in 28'44" sul parquet giocati da insostituibile per Coach Spanoulis.

Il firmamento di Eurolega si può arricchire di due nuove stelle.

 

 

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