L'approccio negativo condanna il Baskonia. E Lleida vola
La squadra di Galbiati parte malissimo al Barris Nord . Non basta la rimonta dell'ultimo quarto.
Trasferta complicatissima per il Baskonia, reduce dalle tre vittorie europee intervallate dall'ottimo successo in Liga contro Tenerife.
Il Barris Nord dello Hiopos Lleida è luogo durissimo da frequentare dato l'inizio eccezionale della squadra catalana di Lerida, fondata solo nel 2012 ed alla seconda presenza consecutiva in Liga dopo la salvezza dello scorso anno.
Ne esce una gara che per 30' è un monologo locale, con gli ospiti quasi spettatori prima di una feroce rimonta finale che si spegne su un paio di possessi: 86-80 il finale.
Le attenuanti per i baschi ci sono, tra sforzo europeo ed assenze importantissime ancora confermate, tuttavia un approccio differente era auspicabilissimo anche perchè è ampiamente dimostrato dagli ultimi10' come in ogni caso il Baskonia sia squadra più forte.
La gara: 30' di solo Lleida poi appare il Baskonia, ma è tardi
Inizio tutto a tinte locali, con la zona di Gerard Encuentra che imbriglia un Baskonia che non muove la palla e quando lo fa… la perde. 14-5 e TO obbligato per il Coach italiano.
Un buon ATO, unica luce nel buio basco e poi la musica non cambia, anzi. 28-11 a fine primo quarto: 6/7 da due e 4/7 da tre per i padroni di casa, 3/9 e 0/8 per gli ospiti. Non poteva risultare score differente.
Se non segni mai, difendi poco e male, perdi palloni in quantità industriale e sei troppo esitante, diventa impossibile. Dei primi 25 punti baschi 12 sono di Simmons e 8 di Daillo: il resto guarda, con TLC che appare improvvisamente con due triple che però non lasciano il segno ed è 45-25 a 90" da metà gara.
Poco dopo, alla sirena, Lleida ha 10 assist ed 1 persa, il Baskonia è ad 8 e 7: 49-28 con massimo vantaggio locale aggiornato.
Il dominio locale si conferma nel terzo quarto, si arriva perfino al 62-33 con 4'11" sul cronometro e tutto pare ampiamente da archiviare ma Nowell e Sedekerskis ricuciono leggermente, una tripla di Villar dice -17 prima che Ejim confezioni il 66-47 dopo 30'.
Lleida si inceppa, compaiono Spagnolo e Kurucs, Nowell mette i 3 punti del -10 con 6'59" da giocare, è un0altra partita.Batmon ed ancora Ejim ricacciano i baschi a -15 ma Simmons con la sua sesta tripla porta i suoi al -7, 78.71 con 3'17" ancora sul cronometro.
TLC ha i liberi del -5 ma ne sbaglia uno ed è ancora Batemon a ridare la doppia cifra di vantaggio ai padroni di casa. Due canestri dall'arco di Luwawu-Cabarrot, redivivo, dicono 84-80 ma è tardi ed è ancora Batemon a chiudere definitivamente il discorso.

Le chiavi del successo di Lleida sul Baskonia
I baschi si passano la palla malissimo per almeno 30'. Pigri, lenti, esitanti, lavorano in modo che la zona rivale appaia anche più efficace e tentacolare di quanto non sia in realtà.
Una valanga di perse, parecchie ad inizio del secondo quarto quando vi era possibilità di rientrare, suonano come condanna.
Quando poi si inizia a difendere un poco la partita cambia. L'energia difensiva alimenta il ritmo in attacco, la retina inizia a frusciare e Lleida ha paura.
Reazione però tardiva, la frittata basca si chiama approccio, tremendo.
Gli uomini di Gerard Encuentra vivono di passione e di un basket emozionale che però sa dove andare a parare, vedi proprio una zona che potrà pure apparire poco contemporanea ma in realtà blocca una squadra come il Baskonia che a livello di passatori non eccelle per nulla.
Unico dettaglio positivo, reazione a parte, per Paolo Galbiati è l'aver ridotto un passivo che aveva assunto dimensioni da disfatta. Non va infatti dimenticato che in ottica qualificazione alla Copa del Rey, chiarissimo obiettivo baskonista dopo anni di delusioni, in caso di parità vale la differenza canestri. Portarsi dietro un -30 o giù di lì sarebbe stato pesantissimo.
Melvin Ejim è MVP
30'52" sul parquet, 7/7 da due, 1/2 da tre, 7 rimbalzi, 4 falli subiti, 28 di valutazione e +12 di plus/minus.
I numeri di Melvin Ejim dicono tutto e vanno di pari passo ad un contributo di intensità ed energia che l'ex Reyer non fa mai mancare.
Piace comunque Lleida, squadra che sarà pure in partenza destinata a lottare per salvarsi ma che schiera gente come appunto Ejim , come Shurna, come Goloman, come Oriol Paulì e come Corey Waden, ieri non utilizzato: non esattamente un roster di basso valore.
