La Virtus travolge il Maccabi, Paladozza inespugnabile
Si chiude con un’altra vittoria la positivissima avventura al Paladozza per la Virtus
La Virtus conferma l’imbattibilità del proprio fortino: quinta vittoria in altrettante partite davanti al pubblico bianconero di Basket City.
Bologna scende in campo al Paladozza con la giusta energia, mette nelle migliori condizioni i suoi uomini chiave e torna a sorridere nel più grande palcoscenico europeo dopo lo stop di Barcellona. La delicatissima sfida con il Maccabi termina 99-89. Si chiude oltre le più rosee aspettative la pagina al piccolo Madison, condita da illustri vittorie e un entusiasmo diffuso, ora le V nere si spostano alla Virtus Arena in Fiera.
The last dance al Paladozza
Per aprire le danze dell’ultima uscita stagionale al Paladozza ci pensano Carsen Edwards, la stella che più ha brillato nelle magiche notti casalinghe di Eurolega, e Momo Diouf: guidano la Virtus sul 17-9 e alla prima scarica di entusiasmo del pubblico bolognese. Il Maccabi trova, come da previsione di Ivanovic, spazio per colpire in area, in particolare con Sorkin, poi dimostra tutta la versatilità del suo roster con 3 triple di 3 giocatori diversi. Matt Morgan come ormai consuetudine ha bisogno di pochissimi centimetri quadri di parquet per punire la difesa avversaria e lancia Bologna sul 26-24.
L’ex London Lions continua a vedere una vasca da bagno al posto del canestro anche in avvio di secondo periodo, tuttavia questo non basta per prendere il largo perché gli israeliani grazie al contributo di tutti i suoi effettivi rispondono colpo su colpo. La Virtus non sempre è concreta durante la transizione offensiva ma quando invece riesce capitalizzare i suoi sforzi difensivi riprende a viaggiare a grandi percentuali guidata dalle triple del solito Edwards e dell’equilibratore Vildoza. Maccabi fatica a trovare il fondo della retina con la continuità dei primi minuti e accusa il break che vale il 56-45 con cui si va all’intervallo.
Carsen Edwards fa immediatamente intendere che la pausa lunga non ha minimamente raffreddato la sua micidiale mira e lascia partire dal suo arco altri 3 dardi. Il Maccabi si aggrappa al suo big man Santos per rimanere attaccata con le unghie e con i denti all’incontro. Dopo 5 punti in fila di Jallow Bologna cambia ancora marcia sulle ali di Diouf e Morgan e allarga la forbice al +15 (76-61). Pressoché simile è il divario con cui va in archivio il terzo quarto: 80-66.
Si prospetta garbage time nel periodo conclusivo, la Virtus vede infatti iscriversi al referto anche Akele poi alza un po’ troppo presto le mani dal manubrio. Il Maccabi con un parziale di 11-4 prova a riaprire i giochi e regalare una volata col brivido. Ci pensa Alston Jr. a siglare la tripla che mette definitivamente in ghiaccio la partita. Finisce 99-89. Ancora una volta, la quinta in questa stagione d’Eurolega, è “Amarsi ancora”.

Le chiavi del match
Come nella partita contro l’Efes la Virtus tira dal campo con grandissime percentuali, 73% da due (17/23) e 44% da tre (17/38). Alza il muro difensivo a metà secondo quarto e si procura il vantaggio che riesce a mantenere fino alla sirena conclusiva.
Maccabi nel momento di maggior difficoltà sbatte contro la tenacia della difesa bianconera e senza la sua stella, Walker, è impossibilitata a combattere ad armi pari. Il grande merito degli israeliani è quello di rimanere connessi con il match anche nel momento in cui Bologna pensa di aver portato a casa il successo e così gli ospiti riescono nel loro intento di rendere un po’ più nervoso il finale.
Ivanovic aveva indicato nel prepartita la zona chiave del match nel pitturato e nella lotta contro i lunghi avversari, la battaglia a rimbalzo va al Maccabi per 39-35, spiccano i 21 presi in attacco da Santos e compagni.
Edwards perennemente in versione MVP
Carsen Edwards è l’MVP dell’ultimo ballo al Paladozza, ancora una volta si conferma la certezza della Virtus, risponde a modo suo, nel migliore possibile, alla panchina dell’ultimo quarto di Barcellona. Parte a razzo facendo subito sentire al Maccabi quale musica prevede lo spartito di serata, trova la retina a ripetizione dall’arco dei 6 metri e 75 e conclude con il maggior numero di tiri da 3 punti della sua avventura in bianconero (8/15). Mette a referto 26 punti in 24 minuti.
Se Edwards si traveste da Batman, Matt Morgan è senza ombra di dubbio il suo Robin. Dimostra per l’ennesima volta che il ruolo per cui è chiamato all’opera gli calza a pennello. Ci mette sempre una frazione di secondo per accendersi e per accendere il pubblico bianconero. Chiude con 17.
Alston ricopre il ruolo di terzo violino, con 15 punti e arrotondando le sue statistiche con 3 triple nell'ultimo quarto.
Momo Diouf invece sostituisce caparbiamente Smailagic, con una grande prova nel pitturato, magari non sempre riesce a prendere le misure ai lunghi avversari ma il suo contributo in attacco è notevole.
Per il Maccabi invece, con Lonnie Walker in panchina ma mai schierato in campo, risultano inutili i 17 punti di Santos, i 13 di Dowtin e gli 11 di Sorkin.
