Parole, parole, parole... dopo il Round 5 di Eurolega

Il Round 5  di Eurolega ha chiuso il secondo doppio turno della stagione. 

Come sempre sono parecchie le dichiarazioni assai interessanti, a partire dalla severa ma vincente autocritica di Vezenkov e Bartzokas.

Sasha Vezenkov su una vittoria gradita ma da analizzare a fondo

«Abbiamo vinto e siamo contenti, ma la nostra difesa è stata terribile. Dobbiamo pensarci sopra e migliorare molto anche se ovviamente è meglio imparare da una vittoria che da una sconfitta».ne inventano quando non hanno voglia di lavorare. Non è il motivo per cui 

Georgios Bartzokas è d'accordo con il suo MVP

«Sono completamente d'accordo con Sasha. Il nostro approccio difensivo è stato pessimo, subendo canestri molto semplici. Siamo senza alcuni dei nostri migliori difensori come Walkup e McKissic, oltre ovviamente ad Evan Fournier».

«Nel finale abbiamo avuto l'opportunità di rimontare attraverso alcune azioni difensive che avremmo dovuto mostrare durante tutta la gara, poi abbiamo il talento e la personalità per vincere partite così».

«Gara non adatta a chi ha problemi di cuore ma questa è la pallacanestro».

Ettore Messina su come sviene giudicato un allenatore oggi

«Vinci una gara e sei bravo, ne perdi una e sei un idiota. martedì ero un idiota, ora magari per 36 ore godrò del beneficio del dubbio».

Sasa Obradovic elogia Giannis Sfairopoulos

«Nulla cambia in una notte quindi deve  essere chiaro che la selezione dei giocatori arrivati qui fatta da Sfairopoulos sia un suo grande merito».

«Motiejunas mi ha reso le cose più facili, Moneke ha messo in campo ciò che ho chiesto».

Oded Kattash molto duro sugli arbitri

«Credo meritassimo di vincere, è una cattiva sensazione perchè le ultime 6, 7, 8 chiamate sono andate tutte in una direzione, lo può vedere chiunque. Meritiamo più rispetto».

E poi una serie di opinioni su NBA Europe che, piaccia o non piaccia, tiene assolutamente banco come tema più caldo del momento, perfino più delle gare stesse.

Ergin Ataman su NBA Europe ed il futuro di Eurolega

«Ci sono 13 squadre oggi socie di Eurolega, NBA ne vorrebbe 16 includendo città come Manchester ed altre: cosa succede alle altre di Eurolega? Credo che la soluzione migliore sarebbe quella di unire il grande valore sul campo di Eurolega, durante la stagione regolare migliore della NBA, alle altissime competenze di marketing di NBA».

«Non sono però ottimista e credo ci sia il rischio di tornare indietro di 25 anni con la SuproLeague e la nascente Eurolega se un paio di squadre decidessero semplicemente di andarsene in NBA Europe. Magari pure con la FIBA a giocare un altro torneo, così la gente non capirebbe più nulla».

Igor Kokoskov la pensa così

«Dopo un gara così (ndr sconfitta netta con il Pana), ho poca voglia di parlare di NBA Europe…».

«Lo scenario del basket mondiale sta cambiando rapidamente ed NBA ne è l'epicentro, controllando il mercato attraverso un grande potere finanziario che porta ad esplorare l'opzione di espansione in Europa».

«Noi come Efes siamo felici di giocare oggi nella seconda miglior competizione del mondo».

Sergio Scariolo ed il complesso di superiorità europeo

«Di certo l'Europa non può crogiolarsi in un complesso di superiorità. Credo che vi sia un prodotto di alto livello in campo, ma fuori c'è molto da imparare».

«Se si conciliassero le due situazioni, quella tecnica europea e quella manageriale NBA, si farebbe un grande passo avanti».

Le perplessità del Monaco nella parole del GM Yefimov

«L'interesse di NBA è positivo perchè vuol dire che abbiamo creato un prodotto di valore ma oggi non vedo come il loro arrivo possa trasformarsi in qualcosa di positivo» (ndr Dichiarazioni a Nice Matin)

«Il progetto manca a oggi di chiarezza. Cosa si farebbe concretamente per crescere?» 

«Non credo che l'Europa sia pronta per una nuova lega. Ci sarebbe frammentazione e dispersione dei talenti».

«Eurolega deve  pensare a come crescere attraverso l'espansione a 24 squadre e l'inclusione nei soci delle nuove “potenze”, non pensando solo agli interessi degli attuali 13 azionisti».

 

 

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