Virtus, termina l’imbattibilità casalinga, l'Hapoel scappa nel finale
Bologna sembra in controllo per tre quarti, poi nell’ultimo periodo si vede sfuggire dalle mani l’inerzia
Termina l’imbattibilità casalinga della Virtus. Termina contro l’ostacolo più tosto per quanto visto in queste prime 15 giornate di Eurolega: l’Hapoel Tel Aviv. La squadra di Ivanovic mette perfettamente in campo il piano partita per 30’, poi si arrende alla prima vera sfuriata di talento della capolista, parecchio imprecisa dall’arco per metà gara. Bologna sente tremendamente la mancanza di un Edwards in serata no e nel momento clou non riesce a tenere il passo con l’immensa disponibilità di talento di una corazzata. La sentenza alla Virtus Arena è 74-79.
Il match della Virtus Arena
Bologna per mantenere l’imbattibilità casalinga sa che deve ancora una volta gettare il cuore oltre l’ostacolo. Vildoza conferma l’ottimo feeling con la Virtus Arena e si presenta al match con un bersaglio pesante. Diouf va forte a rimbalzo in attacco ma Oturu giganteggia nell’area bianconera appoggiando facili conclusioni al tabellone e arriva immediatamente in doppia cifra di fatturato. Poi arriva il primo momento di Matt Morgan, che dopo la solida prestazione contro Tortona, è più veloce della luce ed immediatamente “on fire” con 3 triple. Una bomba di Hackett costruita su ottima circolazione spedisce in archivio i primi 10’ sul 24-21.
In difesa è una battaglia per limitare le ricezioni dei lunghi dell’Hapoel. Saliou Niang conferma un QI cestistico pazzesco, vola più in alto di tutti a rimbalzo, colleziona letture giuste in serie, Diarra si fa trovare pronto al capolinea e scarta i cioccolatini che gli arrivano. Bryant con un gioco da tre punti prova a rimettere in moto l’attacco degli israeliani, però alla lista “segnali incoraggianti” si aggiunge anche Alston Jr. che con due triple scalda il non numerosissimo pubblico della Fiera e pesca il +14 (40-28). Micic capisce che deve prendere per mano la squadra di Itoudis e dimezza praticamente da solo lo svantaggio, la capolista si riavvicina prima dell’intervallo: 42-36.
Il serbo predica pallacanestro anche alla ripresa delle ostilità. Diouf, nonostante la costante produzione offensiva non riesce a risolvere il rebus Oturu. Matt Morgan continua ad essere particolarmente ispirato dai 6 metri e 75 e rialza la temperatura che si fa incandescente su una decisione molto dubbia successiva ad un appoggio di Diarra. Bologna non perde la calma e risponde con una difesa ai limiti della perfezione. Bryant ancora una volta rimette ordine all’attacco degli ospiti e li riporta a -5 (55-50) prima che Morgan metta nuovamente tutti d’accordo con i due punti che ridanno ossigeno alla Virtus per l’ultimo quarto, 57-50.
L’Hapoel torna a -1 grazie all’infermabile Oturu e ottime difese, Vildoza prova a riprendersi l’inerzia con una tripla, ma Blakeney sugella un parziale di 11-3 che rimette davanti la prima della classe (60-61). Edwards continua a litigare con una partita che diventa definitivamente punto a punto con il botta e risposta da 3 punti di Smailagic e Jones. Dopo 36’ abbondanti riesce a trovare i primi 2 della sua serata il piccolo grande uomo della Virtus, ma Bryant con 3 grandi giocate in attacco chiude il match. Gli israeliani producono 29 punti nel periodo conclusivo e mettono la parola fine all’imbattibilità casalinga dei bianconeri: termina 74-79.

Le chiavi dell'incontro
Bologna per tre quarti è completamente padrona della partita grazie ad ottime soluzioni in attacco ma soprattutto grazie a una difesa ai limiti della perfezione che spesso produce grandi sforzi per negare la ricezione dei lunghi avversari e ruota ad incredibile velocità per negare soluzioni facili dal perimetro.
Coach Itoudis mette la museruola al go to guy della Virtus, Carsen Edwards e costringe il nativo del Texas alla sua peggior serata da quando è approdato sotto le due torri. Tuttavia la sua squadra viene messa in grande difficoltà dall’intensità dei bianconeri almeno fino a quando grazie all’incredibile talento dei suoi cecchini non cambia l’inerzia nel finale.
È stato un Hapoel a due facce, specialmente dal punto di vista difensivo, nei primi 20’ piuttosto molle nel provare a fermare Morgan decisamente in serata, poi nella ripresa con un’energia diversa e una costante presenza su tutte le linee di passaggio e di creazione di gioco dei padroni di casa.
La lotta a rimbalzo è piuttosto equilibrata e termina a favore della Virtus 35-31, mentre le 12 palle perse nella seconda metà di partita pesano decisamente sull’esito finale.
Bryant MVP
Bryant, ex Efes, è l’MVP del match, chiude come il miglior realizzatore della partita grazie ai 22 punti messi a referto, nei momenti di massima difficoltà dei suoi è il giocatore che assieme a Micic sorregge gli ospiti, nel finale la chiude con 3 grandi giocate.
Oturu giganteggia e banchetta a piacimento a centro area, risultando un rebus irrisolvibile con 21 punti finali.
La partita di Micic non è devastante in termini numerici, ma prende per mano l’Hapoel nel momento più critico a fine secondo periodo sia in attacco che in difesa.
Per la Virtus buona prova di Morgan con 21 punti e tante triple che come sempre alzano la temperatura della Virtus Arena. Positivi anche Momo Diouf e Alston Jr. Luca Vildoza dopo aver deciso l’incontro con Dubai chiude con 8 punti e 10 assist. Pessima la serata che vive invece Edwards, 2 punti con un solo canestro dal campo e 10 conclusioni sbagliate.
