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Momo Diouf in azione contro l'Hapoel Tel Aviv
Momo Diouf in azione contro l'Hapoel Tel Aviv

Se ad inizio stagione un indovino avesse pronosticato che la prima sconfitta interna della Virtus in Eurolega sarebbe arrivata alla quindicesima giornata contro la prima della classe, in tanti avrebbero firmato.

Senza bisogno di immaginazioni, pronostici e firme, questo è esattamente ciò che è accaduto: dopo aver battuto tra le proprie mura di casa Real Madrid, Monaco, Panathinaikos, Anadolu Efes, Maccabi Tel Aviv e Dubai, le Vu nere cadono alla Virtus Arena contro l'Hapoel Tel Aviv capolista.

I bianconeri conducono per trenta minuti, subiscono un parziale all'inizio dell'ultimo quarto e non riescono ad imporsi nel punto a punto finale, quando gli ospiti alzano il livello della propria difesa e strappano i due punti grazie a tanta fisicità ed esperienza in più rispetto ai felsinei.

Nel post gara, Dusko Ivanovic sottolinea gli errori commessi dai suoi nel secondo tempo, senza i quali, forse, il risultato finale avrebbe potuto sorridere alla Virtus: “Questa sera abbiamo giocato contro una squadra molto forte. Una squadra che ha tanti giocatori d’esperienza e talento sotto canestro. Però lasciatemi dire che secondo me – visto che siamo sotto Natale – posso dire che forse abbiamo regalato questa partita, visto che a fine partita contiamo 12 palle perse. Purtroppo non abbiamo giocato col giusto focus e la giusta intelligenza il secondo tempo." Dal 67-67, effettivamente, le Vu nere hanno commesso qualche errore di troppo su entrambe le metà campo, perdendo la lucidità necessaria per rimanere aggressive in difesa e concrete in attacco.

“Non importa chi abbiamo davanti e non possiamo dirci felici se perdiamo una partita.  - prosegue l'allenatore bianconero - La cosa certa è che prima di ogni partita scendiamo in campo pensando e avendo la convinzione che possiamo vincere contro chiunque. Direi che solo al termine del match, negli ultimi 3-4 minuti è venuta meno stasera questa convinzione di poter vincere. Non so cosa ci aspetta per il resto della stagione, ma posso dire che abbiamo dimostrato che possiamo ottenere qualsiasi risultato. Questo dipende da noi, dal focus che riusciremo a mantenere e dalla capacità di saper lottare fino alla fine. E noi lotteremo fino alla fine.” In questo primo terzo di stagione, la Virtus ha dimostrato a più riprese di potersela giocare contro ogni squadra e molto spesso sono i dettagli a fare la differenza, a volte in positivo, altre in negativo. I bianconeri devono migliorare nella gestione dei possessi quando la stanchezza inizia a farsi sentire, evitando di perdere palloni che possano aprire il campo agli avversari per transizioni e attacchi a difesa non schierata.

Dusko Ivanovic chiude, poi, la conferenza post partita concentrandosi sui falli che la sua squadra avrebbe potuto commettere nel momento catartico del match per spezzare il ritmo degli avversari: “Abbiamo difeso bene gli uno contro uno per larghi tratti della gara. Il problema è stato che nei momenti importanti non abbiamo utilizzato i falli a disposizione nei momenti in cui potevamo e in cui era necessario utilizzarli.” 

Il tecnico delle Vu nere chiede uno scatto di maturità ai suoi in termini di gestione dei momenti chiave delle partite, nei quali, spesso, Pajola e compagni dimostrano di non avere sufficiente calma, lucidità e malizia per portare l'inerzia dalla propria parte.

Non c'è tempo per allenarsi, dunque bisogna crescere giocando, in una stagione che più ‘frenetica’ di così non potrebbe essere. La Virtus non vuole fermarsi e potrà dimostrare di aver imparato la lezione nei prossimi sette giorni, quando affronterà Milano al Forum, per poi giocare contro Partizan e Stella Rossa a Belgrado.

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