Olimpia Milano tra risultati negativi, Messina e futuro
La caduta dell'Olimpia Milano in semifinale contro la Virtus apre all'ennesima estate di cambiamento, se non rifondazione. Cosa c'è nel futuro del club?

Fallimento? Soltanto una sconfitta? Si può chiamare come si preferisce, ma…
L'ormai datato dibattito sul concetto di fallimento o di sola sconfitta nello sport ha francamente poco senso in questa situazione. Come in tante altre peraltro.
La realtà, indiscutibile, è che Milano ha rincorso la pallacanestro tutto l'anno e che questi dieci mesi sono stati ancor più deludenti delle due annate precedenti, in cui almeno lo Scudetto era stata medicina palliativa.
Perchè solo medicina palliativa? Quei successi tricolori sono stati, secondo l'opinione di chi scrive, soltanto un nascondere la polvere sotto il tappeto. Opinioni, appunto, ma in un certo senso ben appoggiate da numeri e fatti.
Se per tre anni di fila dichiari in partenza che l'obiettivo primario, o almeno paritario rispetto alla riconferma tricolore, è arrivare ai Playoff di Eurolega e durante tutti quei tre anni non sei competitivo e non vai oltre l'undicesimo posto di quest'anno, come si fa a ritenere positive annate contraddistinte appunto dalla sola supremazia nazionale per due di quelle stagioni, peraltro in un campionato come la LBA, ovvero lega che offre squadre il cui rendimento europeo ne dà perfettamente la misura del valore assoluto?

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