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Eurolega ha annunciato l'introduzione di un "salary cap". Buona idea, ma con tutte le eccezioni previste avrà senso?

E' di ieri il comunicato con il quale Eurolega ha ufficializzato l'introduzione di un "salary cap". Grande entusiasmo tra i sostenitori dell'equità competitiva e si parla già di rivoluzione, di nuova era etc etc.

Tutto molto interessante, ma come abbiamo già cercato di valutare ieri, ci sono molte zone d'ombra sulle quali va fatta chiarezza sin da subito, altrimenti si lascerà campo libero ad un'informazione parziale se non errata.

Sarà interessante capire, col tempo, quanti dei 13 club provvisti di Licenza A (c'è sempre anche il Cska, non dimentichiamolo) hanno appoggiato l'iniziativa, poichè non possiamo certo dimenticare l'affannoso tentativo di portare dalla propria parte l'ELPA (associazione giocatori di EL) di un dirigente che solo pochi anni fa non aveva alcuna intenzione di limitare le prove spese. Toccherà indagare...

Una comunicazione quale quella arrivata ieri offre spunto per diverse riflessioni tra le quali prevalgono quelle riguardanti i tanti dubbi, o zone d'ombra come le abbiamo chiamate. Tra queste la prima che ci è saltata in mente, nonchè quella più evidente, riguarda le cosiddette "eccezioni" ovvero quei salari che sostanzialmente non verranno contati all'interno del "salary cap".

Come abbiamo cercato di capire e di spiegare proprio ieri, si tratta dei 2 "anchor players", cioè le due stelle più pagate, dei giocatori Under 23, degli infortunati per oltre 2 mesi e degli "extended tenure players", ovvero quelli da più di tre anni nel club, anche non consecutivamente. Per questi ultimi si esclude solo il 25% del totale remunerato. In aggiunta vi è la "medium range exception", la madre di tutte le zone d'ombra per come è stata comunicata.

Proviamo a fare qualche esempio, sulla base dei poster attuali, per comprendere se questo "salary cap" potrà avere un peso reale dal 2027/28, stagione in cui entrerà in vigore, poichè sulle valutazioni e sulla progressione d'inserimento degli anni precedenti non si è fatta troppa chiarezza.

Rimane inteso che se ci fosse, e ci sarà certamente, qualche imprecisione nella nostra trattazione dell'argomento, saremmo ben felici di ospitare chi potessero fare chiarezza totale.

Premettiamo che sarebbe assolutamente indispensabile, proprio per quella trasparenza che viene indicata da EL come uno degli obiettivi principali da raggiungere, conoscere finalmente i valori dei contratti. Questo perchè sarebbe appunto trasparente sapere chi ed in virtù dell'appartenenza a quale categoria viene escluso come eccezione.

Ne segue, va detto, che i nostri esempi sono in parte teorici poichè conosciamo l'importo dei contratti non ufficialmente ma attraverso il lavoro con le nostre fonti.

Il REAL MADRID potrebbe escludere Walter Tavares e Mario Hezonja come "anchor players", nonchè Facundo Campazzo, Gaby Deck, Alberto Abalde e Sergio Llull come "extended tenure players". Poi Hugo Gonzalez e Eli John Ndiaye come U23, prima di capire chi sarebbe poi il titolare del salario che rappresenterebbe la "medium range exception". Se ne deduce che il "salary cap" assoggetterebbe una parte molto meno significativa di quanto in realtà una squadra spende.

Sasha Vezenkov, MVP | Eurodevotion

L'OLYMPIACOS avrebbe come candidati "anchor players" Sasha Vezenkov ed Evan Fournier, con Milutinov, Walkup, McKissic, Papanikolaou e Larentsakis tra quelli oltre i tre anni di permanenza. Niente U23 ma infine si dedurrebbe il contratta da "medium range". Anche in questo caso rimarrebbe una parte molto meno significativa del totale come soggetta al "salary cap".

Olimpia | Eurodevotion

L'OLIMPIA MILANO potrebbe escludere dal "salary cap" Nikola Mirotic e Josh Nebo, come "anchor players", e Shavon Shields come "extended tenure player", essendo a Milano da più di tre anni (dall'estate 2020), oltre a Pippo Ricci e magari Giordano Bortolani se dovessero contare anche gli anni delle giovanili o dell'esordio in prima squadra. Non vi sono Under 23 a roster, ma si potrebbero inserire i compensi per i giovani che vengono inseriti in lista EL durante la stagione, comunque importi meno significativi. Aggiungiamo la "medium range exception", a grandi lineee un ulteriore stipendio di valore medio. Quanto resterebbe soggetto quindi la "salary cap"? Certamente non la parte più significativa del roster. Se poi pensiamo, sempre ipoteticamente, che nel 2027/28 alcuni dei tanti nuovi arrivati potrebbero soddisfare il requisito dei tre anni nel club, ecco che resterebbe una parte ancor minore di roster soggetta alla nuova regolamentazione.

Si tratta di esempi, semplici e venuti a galla nelle ore che hanno seguito la comunicazione di EL. Una prima considerazione porterebbe a pensare che si moltiplicheranno i contratti più lunghi nei club con maggior ambizioni di F4 e titolo, soprattutto nei rinnovi, poichè avere a roster diversi giocatori la cui permanenza supera i tre anni permette maggior libertà di spesa. Immaginiamo che questa parte della regolamentazione sia assai gradita all'ELPA.

Se ne parlerà tanto, fioccheranno interpretazioni e smentite, nel frattempo l'unica cosa che possiamo e dobbiamo fare, come già detto, è approfondire con dirigenti che siano perfettamente a conoscenza di queste nuove regole per poter fornire al lettore il quadro più chiaro possibile. Lo faremo.

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