Interferenza? Ettore Messina ha ragione, ma con un distinguo
Ha fatto molto discutere la chiamata, o meglio non chiamata, su un layup di Armoni Brooks durante Milano-Monaco
Serata molto nervosa al Forum a causa di un arbitraggio assai discusso.
Senza entrare nelle opinioni dei protagonisti a riguardo, tema che non ci ha mai interessato, ci preme però sottolineare quando si verifichino situazione non chiare dal punto di vista regolamentare.
Ed allora ci siamo confrontati con esponenti della categoria dei fischietti per capire l'accaduto appunto dal mero punto di vista regolamentare e chiarire la situazione indipendentemente da ogni valutazione dell'operato globale della terna.

Il fattaccio, la possibile interferenza sul layup di Armoni Brooks
Il fatto menzionato da Ettore Messina riguarda un layup di Armoni Brooks che viene stoppato. I tre arbitri considerano la stoppata valida, quindi per loro eseguita col pallone in fase ascendente.
Ettore Messina in sala stampa ha lamentato il fatto che gli arbitri non abbiano interrotto l'azione per andare a rivedere attraverso l'IRS (Instant Replay) ma che soprattutto non siano stati fedeli alle direttive loro impartite che prevedono la concessione del canestro, nel dubbio, e poi la revisione.
Ora, il coach milanese ha perfettamente ragione riguardo le direttive date agli arbitri, il canestro nel dubbio andrebbe concesso, tuttavia da quanto abbiamo appreso nel mondo arbitrale non vi era la possibilità di rivedere la (non) decisione del campo.
Il regolamento di Eurolega su interferenza ed Instant Replay
Eurolega, nell'appendice XII “Instant Replay”, articolo 3.2 relativo, a pagina 447 delle proprie Bylaws , parla di "goal tending” rivedibile dagli arbitri solo negli ultimi 2 minuti del tempo regolamentare e nell'eventuale tempo supplementare nonché soltanto in caso di chiamata su tale azione.
Quindi, nel dubbio, gli arbitri avrebbero dovuto concedere il canestro in base alle direttive dei loro istruttori sostanzialmente lasciando al coach avversario, Vassilis Spanoulis, la possibilità di spendere un challenge. A quel punto avrebbero potuto rivedere ed eventualmente cambiare la decisione ma non hanno potuto farlo poiché non vi è stata la chiamata. Il che ha anche ovviamente reso impossibile l'eventuale challenge milanese.
Quindi ragione per Messina ma con questo piccolo dettaglio aggiuntivo a livello di regolamento che corregge leggermente la conclusione del coach meneghino.
Qui l'intera conferenza stampa durante la quale, al minuto 10'55" Messina cita l'azione incriminata.
