Euroleague Weekly | Hapoel e Barça in vetta, Pana e Fener ok

Ultimo doppio turno dell'anno chiuso con il completamente del Round 17 : in testa la strana coppia Hapoel-Barça in testa.

Il nostro abituale Euroleague Weekly .

L'arsenale di Saras

Horton-Tucker è una bestia incredibile. E non solo un ingombro clamoroso ma anche un'apertura alare straordinaria. Dovesse, e lo farà, selezionare le penetrazioni saremmo di fronte al semplice concetto di immarcabilità a questo livello. Anche senza tiro da tre
Due paroline le merita Brandon Boston Jr. E quelle due paroline si traducono in “può fare quello che vuole”.

Dal Valencia e dall'Olimpia al Fener ed al Pana: cos'è cambiato nei #greens? Il sospetto che si tratti di Cedi Osman è sempre più fondato. Sui due lati del campo.
Hapoel che perde la terza gara su quattro con le finaliste di Abu Dhabi ma resta in alto, Real che continua a non convincere, Olympiacos ben lontano dalla sua qualità abituale, Monaco da settimane perfette ad altre inaccettabili (lo dice Spanoulis, non solo noi…). Fener e Barça uniche con recente continuità ma dopo inizi assai complicati. Vita dura per le grandi, la continuità pare oggi molto lontana.

Il dubbio lo avevamo da inizio stagione, le conferma arrivano da queste ultime settimane. Indipendentemente dal contesto di squadra, spesso discutibile, McKinley Wright sta giocando esattamente come deve fare una guardia nel basket del 2025. 24, 11, 22, 26 prima dei 17 ad Istanbul. Fossero poi solo i punti… 30, 14, 28, 42 e 35 la valutazione in queste 5 ultime gare: vuol dire 29,8 di media, roba da matti! Da due non sbaglia mai, da tre la mette, ai liberi è una sentenza, la palla la passa bene ed i vantaggi che crea sono di una continuità assoluta.

Bene il record firmato Poeta (3/2 da Head Coach cui si deve aggiungere il 2/0 durante l'assenza di Messina). Gestite bene le grandi, dal martedì di Dubai fino alla sosta per le coppe ci saranno Virtus, Efes, Stella Rossa, Zalgiris, Partizan, Baskonia, Asvel ed ancora Dubai, con soltanto Pana e Real come trasferte sulla carta complicatissime. Mettere un gran bel cuscinetto sopra il 50% è necessità assoluta prima della volata finale di 10 gare.
L'Olimpia deve correre. E quel deve è scritto nella pietra. Oggi c'è una squadra a guida Ellis che lo fa, una a guida Lorenzo Brown che non lo fa. Se Peppe mette equilibrio tra le due situazione fa strada. Tanta, ma non è per nulla facile.

Verrebbe da essere semplicemente felici per Oded Kattash, ma andando più a fondo si torna al discorso di inizio stagione: il talento per battere chiunque il Maccabi ce l'ha. 4 W di fila e vincere contro un Valencia che tira 20 volte di più (32-46 i rimbalzi a favore dei #taronja) non è roba di tutti i giorni. Ora 4 gare esterne contro Partizan e Bayern prima, Barça e Real poi. Se ci si vuole provare il momento è questo.
Persa la prima con l'Efes, il Barça di Pascual sa solo vincere. Asvel, Stella Rossa, Olympiacos, Paris e Baskonia battute tutte con almeno 10 punti di scarto Ed in queste 5 W impressionano di più le statistiche offensive (129,3 di Offensive Rating) rispetto a quelle di una difesa comunque assai solida. La tegola Clyburn (6 settimane, bicipite femorale) è però pesante con in arrivo Fener fuori e Monaco in casa, oltre a due #clàsico in 15 giorni tra Liga ed Eurolega.

Si separano le strade di Gordon Herbert e del Bayern dopo l'ottava sconfitta consecutiva. Gordon Herbert è un grande allenatore mentre il club al momento lascia molto a desiderare. Persi Napier, Edwards, Weiler-Babb e Booker è stato fatto ben poco, quasi nulla, per ridare all'allenatore una squadra in grado di competere. Chi paga? Siamo alle solite, scelta di comodo.

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