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Nicolò Melli e Devon Hall in trionfo ad Abu Dhabi

Olimpia Milano e Fenerbahçe si sfidano domani sera al Palalido di Milano (ci perdonerete se lo chiamiamo così e non Allianz Cloud, avendoci vissuto giornate indimenticabili)  in una partita che è nostro game of the week e che non può essere considerata in alcun modo una gara qualunque visti i mille intrecci recenti sull'asse Milano-Istanbul.

Olimpia reduce dal successo contro il Real, mentre il Fenerbahçe ha perso in casa contro il Pana nel martedì del Round 16 di Eurolega. primissima parte dell'ultimo doppio turno del 2025.

Olimpia e Fenerbahçe, sfida tra ciò che vorrei essere e ciò che sono 

Difficile parlare di rivalità in quanto il livello dei due club è da anni decisamente differente. La sponda asiatica di Istanbul è sempre ai vertici, lottando per il titolo con grande continuità dall'arrivo della coppia Obradovic-Gherardini fino ai giorni nostri di Jasikevicius con Derya Yannier a raccogliere l'eredità dell'attuale Presidente di LBA dietro la scrivania. Titolo nel 2017 e nel 2025, finale nel 2016 e nel 2018, semifinali nel 2015, 2019 e 2024, Playoffs nel 2021 come nel 2023 ed unica stagione senza postseason quella del 2022. Score da brividi che hanno in pochissimi in Eurolega nell'ultimo decennio.

Milano ha partecipato a due Playoff e ad una Final 4 nei 25 anni di Eurolega ed oggi vuole ripartire, dopo l'assai discussa era Messina, alla caccia di continuità ad alto livello continentale.

E' però altrettanto difficile considerare la gara come una normale sfida di Eurolega poichè tra Milano ed Istanbul di cose interessanti, anche clamorose, ne sono successe parecchie, altrettante sono sfumate nelle notti d'estate e, perchè no, diverse potrebbero arrivare dalla primavera in poi.

Ovvio mettere davanti a tutto i nomi di Nik Melli e Devon Hall, punti di forza milanesi sino a due anni fa che il club meneghino ha scelto di lasciar andare generando una moltitudine di polemiche che ancora oggi è assai viva.

«Mandare via Melli? Una follia…» Così ci ha recentemente dichiarato un allenatore di Eurolega confermando peraltro l'opinione più che comune, e quasi ovvia, tra gli addetti ai lavori. Non che poi sul mancato rinnovo di Devon Hall la si pensi troppo diversamente, anzi.

La realtà dice che i due grandi ex sono approdati sul Bosforo ed hanno ottenuto la più grande soddisfazione della carriera, sollevando il trofeo di Eurolega e completando la stagione perfetta del Fener, con tutti i trofei nazionali in bacheca. E ciò che inizialmente poteva sembrare una un certo disappunto per i due giocatori si è trasformato in un'avventura esaltante, trionfale e meritatissima per entrambi.

L'estate 2025 avrebbe potuto essere quella di altri grandi movimenti in entrambe le direzioni tuttavia è divenuto realtà solo quello di Marko Guduric verso Milano. Non è certo un segreto l'alto gradimento turco nei confronti di Shavon Shields, per il quale però non si è sostanzialmente offerta una contropartita adeguata. Che poi Bolmaro sia nelle grazie di Jasi dai tempi del Barça è cosa arcinota. Bonzie Colson, epoca altro, non potevano bastare ai biancorossi, i cui occhi guardavano, e guardano, più nella direzione di Wade Baldwin e dello stesso Devon Hall.

Non se ne è fatto nulla in attesa dei prossimi desideri reciproci, situazioni per le quali non ci sentiamo di escludere nulla in una primavera i cui destini potrebbero anche esser scritti nelle prossime settimane.

Olimpia Milano - Shields

Come arrivano Olimpia e Fenerbahçe alla sfida di domani

Risultati del martedì a parte, che comunque premiano Milano, le due squadre arrivano da un momento decisamente positivo. La striscia di successi turca si è interrotta proprio ieri mentre gli italiani hanno cambiato marcia con Peppe Poeta in panchina e sono oggi una seria minaccia per tutti, non escluse le favorite, come attestano le vittorie contro Oly, Pana e Real.

Ci sono assenze da entrambe le parti sebbene la struttura delle due squadre appare quella che vedremo in campo, al netto di possibili forfait dell'ultima ora sempre possibili quando si gioca a sole 48 ore dall'impegno precedente.

Che partita sarà tra Olimpia e Fenerbahçe?

Le filosofie paiono all'apparenza opposte. Un attacco brillante che vuole entrare nei giochi con la massima velocità come quello milanese ed una difesa organizzato alla perfezione da Coach Saras in panchina e da quel Nik Melli che è più di un ministro della difesa sul parquet, coadiuvato dalla completezza sui due lati del campo di Devon Hall.  

Devon Hall sulle tracce dei Armoni Brooks, recentemente il miglior tiratore di Eurolega, tanto da fare invidia anche a gente come Andy Obst? Oppure corpi pesanti come quello di Horton-Tucker a cercare di imporre fisicità?

E' ovvio che l'assenza di Bolmaro in una sfida come questa abbia un peso più che fondamentale. La sua stazza e la sua tecnica sui due lati del campo avrebbero potuto essere arma di grande contrasto agli esterni della #yellowlegacy.

Cercando di capire cosa possa dare veramente a Milano e come lo possa fare Lorenzo Brown, positivo con il Real, gli straordinari saranno richiesti senza dubbio a Quinn Ellis, al quale sarà necessario l'appoggio di Marko Guduric, campione ancora alle prese con la sistemazione di alcuni guai fisici ma che, come ben dimostrato contro i #blancos, rappresenterà l'ago della bilancia biancorossa non solo in questa occasione ma nel resto della stagione.

Un Josh Nebo in crescita può fare male sia a Birch che a Bacot, con il primo comunque in un discreto momento, sebbene sempre un po' discontinuo, ed il secondo che cerca il percorso migliore di adattamento al gioco europeo. Tema che vale anche, se non soprattutto, per Boston Jr, uno che potrebbe tantissimo, laddove quel tantissimo è almeno pari a ciò che per ora non si vede.

In sostanza un duello globale tra due squadre che oggi ci paiono comunque sufficientemente diverse da quello che vorranno e potranno essere almeno da metà gennaio in avanti.

Il controllo del ritmo sarà una chiave e molto deriverà direttamente da quello dei rimbalzi, dove di recente il Fener ha fornito una prova devastante come quella di Montecarlo, dove ha distrutto Mike James e soci catturando 52 carambole. E Milano in questa voce è andata sotto notevolmente anche con il Real (43 a 29).

Guardando ai numeri si devono paragonare quelli della sola Milano di Poeta con la globalità invece della stagione turca, poichè è evidentissimo come le cose siano cambiate nel capoluogo lombardo dopo il cambio di guida tecnica.

L'Olimpia del Coach di Battipaglia segna di più (91,3 contro gli 80,3 punti medi turchi), tira molto meglio da tre (44,5% v 35,1%) ed ha un rapporto assist/perse assai migliore di quello degli uomini di Jasi (18,7/11,7 v 16,5/14). Milano segna 129,9 punti per cento possessi contro i 113,3 rivali, mentre è migliore la difesa del Fener, che in quei 100 possessi ne concede solo 111,1 contro i 118,8 milanesi.

Fener che è migliore, come detto, anche a rimbalzo raccogliendo mediamente 2,5 rimbalzi in più, conquistando il 51,6% dei palloni disponibili contro il solo 47,9% rivale. Maggior utilizzo al tiro anche per i “corner 3”, al 4,7%, mentre l'Olimpia si ferma all'1,6%.

Le due squadre vanno al ferro partecipate lo stesso numero di volte a gara, mentre c'è una leggera supremazia turca nella frequentazione dell'area avversaria senza necessariamente chiudere al ferro stesso, ricavandone però soltanto 0,91 punti per tiro.

Le chiavi del duello tra Olimpia e Fenerbahçe

Al fine di dare l'idea sui due ex milanesi e sull'importanza che ricoprono nl sistema di Jasikevicius, i numeri sono chiarissimi.

Quando Melli è in campo l'attacco del Fener migliora di 6,4 punti ogni cento possessi, mentre la difesa passa dal concedere solo 102,8 punti con lui sul parquet alla cifra di 121,7 quando il campione reggiano è in panchina. Globalmente il Net Rating con l'ex capitano meneghino in gioco migliora di 25,2 punti su 100 possessi, un dato semplicemente clamoroso.

Per quanto riguarda Hall l'impatto è molto positivo sul lato difensivo, dove si subiscono 16,9 punti in meno, mentre offensivamente il mancino ex Bamberg fatica rendendo peggiore il dato di squadra di 11,8 punti. Globalmente il Net dice +5,2.

Josh Nebo, numeri alla mano, è il milanese con il miglior impatto. Quando è in campo l'attacco biancorosso vola a 137,6 punti segnati ogni 100 possessi, mentre quando il centro è seduto si scende a 117,4. Marko Guduric, come si può tranquillamente vedere anche senza cercare l'ausilio dei dati statistici, è decisivo in una difesa che peggiora di quasi 10 punti quando il serbo è in panca.

C'è poi una statistica particolare che ci ha rubato l'occhio dopo che già la semplice visione delle gare dei turchi ci aveva insinuato il dubbio e riguarda i rimbalzi dopo triple sbagliate.

Senza entrare nel dettaglio di quei numeri emerge infatti come la squadra di Jasi sia ottima nel raccogliere rimbalzi dopo tiri dall'arco sbagliati, sia in difesa, quindi su errori avversari, sia in attacco, su errori propri. Ne deriva che la percentuale milanese da tre, già comunque fattore fondamentale, lo sarà ancor di più contro questi  rivali al pari del controllo delle proprie plance.

Quasi superfluo valutare poi le palle perse: il Fener ne perde 2,3  (14 contro 11,7) in più della Milano di Poeta e viene da una gara contro il Pana preoccupante in tal senso con 22 palloni perduti. Anche, se non soprattutto, quello che si ricaverà da tali situazioni sarà in grado di fare una grossa differenza.

 

 

 

 

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