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Guduric top scorer per i suoi
Guduric, Olimpia - Olimpia Milano X

L'Allianz Cloud, Palalido per tutti gli appassionati milanesi, riabbraccia l'Olimpia con un parterre de roi, ma ben lontano da un sold out. Bodiroga, presidente di Euroleague, e grande ex, Banchi, ct della nazionale ed ex meno datato oltre al recentissimo ex, al debutto sulla poltrona presidenziale, Ettore Messina.

E' un'Olimpia che conferma le buone impressioni del periodo e aggancia il Real Madrid stesso a quota 9-7. All'Allianz Cloud di Milano, l'Olimpia batte il Real Madrid, 89-82.

 

Il Match

Il Real cerca di sfruttare la fisicità sottocanestro, ma il target è Lyles prima ancora che Tavares. 9 dei primi 11 degli ospiti son a firma del prodotto di Kentucky. Ellis parte anch'egli ispirato (5 punti) prima che qualche palla persa di troppo permetta al Real di andare anche sul +8 (9-17). E' ancora una tripla di Ellis a riavvicinare l'Olimpia, brava ad esser paziente e a portar fuori Tavares dall'area con la minaccia di Booker.

Lyles è un ottimo inizio al Lido
Lyles, Real - Real Madrid Basket X

E' una tripla ancora di Ellis che ribalta l'inerzia. Parziale di 11-0 Milano, sublimato da una schiacciata di Leday e da una stoppatona di Nebo. Un intimidatore tanto mancato nelle ultime versioni meneghine. E' un buon inizio (23-21) anche vedendo alcuni dati, come per esempio i rimbalzi offensivi. 9-0 per i madridisti, ma vantaggio per Milano. Insomma quasi un affare.

Si rivede Brown. E porta subito un mattoncino spingendo in transizione anche lui. Il Real sta sornione in scia ancora grazie ai rimbalzi offensivi, nello specifico di Okeke che segna col fallo. E' ancora Brown a ridare vantaggio con la tripla dal palleggio (33-26).  Milano lavora bene difensivamente e anche di squadra a rimbalzo tamponando l'emoraggia. 

Forse insperatamente, sicuro provvedenzialmente, Lorenzo Brown da dispiacere al suo ex allenatore con la casacca della Spagna. L'ex Pana segna una difficile tripla allo scadere dei 24'', fa +10 (37-27) e al rientro di Ellis, si prende la prima standing ovation griffata Armani.

 Il Real vive dell'ispirazione di Campazzo, che fa pentole, coperchi ma non può esser la cura di tutti i mali. Nonostante ciò è ancora lui con una tripla in emergenza ad accorciare sul -11 (50-39) dopo che l'Olimpia ha toccato anche il +14 in un paio di occasioni. 50-39 per una Milano, che meritatamente rientra negli spogliatoi in doppia cifra di vantaggio.

Il Real rientra lanciando un messaggio. Fisicità finchè arbitri concedono e tensione nervosa. Una prova che Milano sembra ben reggere. Ma non c'è mai da fidarsi. 6-0 con due triple, merce rarissima (3 totali fino a questo momento). Abalde e Deck e il Real torna a -10 (57-47). Campazzo si mette alla testa dei suoi e il Real si riavvicina, speculando su una difesa molto fisica e sulla vena del play argentino. 

Hezonja, totalmente fuori dal match fino ad all'ora, mette una tripla per lui usuale, per altri un brutto tiro e l'Olimpia vede il tabellone dire +4 (59-55). Supermario da Supermario toglie. Ingenuo fallo su tiro da 3 di Guduric in emergenza e aria fresca per i padroni di casa. Ma il Real è totalmente in partita. Anche perchè nel bene e nel male è arrivato a palazzo anche Hezonja autore di 8 punti tutti nel terzo parziale.

Brooks inaugura il quarto con una tripla senza ritmo e un rimbalzo offensivo (il terzo totale di squadra) che danno respiro e serenità all'Olimpia. Un solido Guduric sfrutta l'ennesima indecisione difensiva sul perimetro del Real per punire con la tripla del +10 (74-64). Il serbo prende in mano i suoi. Due triple e un assist illuminante per Nebo e Milano si approccia al rientro di Campazzo avanti di 11.

Leday ruba un passaggio pigro e lancia Brooks verso il +13 (84-71). Milano sembra pronta ad esultare, ma non ha fatto ancora i conti con Facundo Campazzo. Lo scouting forse dice passare dietro ma l'argentino piazza due triple fondamentali per riportare le merengues a -4. E' ancora Guduric ad imitare il 7 in maglia blanca e a punire la difesa ospite per riportare avanti Milano di 7 (87-80). Ansia, paura ma anche coraggio e lucidità. E' un'altra vittoria Milano.

Le chiavi

Milano si esalta. I semi di un carattare di squadra diverso erano giovani anche ad inizio anno e ora sembrano germogliare in una fertilissima Olimpia. Sicuramente l'impatto di giocatori tanto attesi. Josh Nebo. Difensivamente, come intimidazione al ferro, diventando una minaccia nella seconda linea. E anche in attacco con il suo atletismo ma anche facendosi trovare nello short roll per riaprire.

Bene anche Brown, inatteso, importante. Non tanti minuti ma di qualità che sono benzina per la partita e per la fiducia dell'ex Maccabi in vista della stagione. Ovviamente Guduric, 22 punti, 4/7 da 3 le giocate decisive con la ciliegina della tripla che ha sancito la vittoria.

Bene mettere i riflettori su questi nomi, spesso nell'occhio della critica, ma Milano ha un contesto di squadra che ha funzionato bene, per intensità, energia e voglia di aiutarsi anche nelle voci statistiche più complesse come i rimbalzi. Un atteggiamento che ha aiutato nei momenti di grande difficoltà a rimbalzo (19-4 gli offensivi e 43-28 totale) e in un secondo tempo dove il Real ha alzato la pressione fisica e nervosa.

Una chiosa sull'atavico problema del tiro dall'arco del Real. 28% stasera 9/32, in una serata super di Facundo Campazzo, capopopolo e autore di 25 punti con 5/7 da 3 (uguagliando il suo record in Eurolega) e un finale a spaventare un palazzetto intero. Non abbastanza per il Real che non è riuscito a sfruttare il netto vantaggio fisico che soprattutto nell'incipit della partita sembrava poter capitalizzare.

Brown e un ottimo rientro per Milano
Lorenzo Brown, Olimpia - Olimpia Milano X
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