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Nikola Mirotic, ruolo ridotto ma grande occasione di vincere l'eurolega con il Monaco?

Nikola Mirotic, dopo 9 Round di Eurolega, ha collezionato 5 serate in singola cifra, ovvero sotto i 10 punti segnati.

Nelle sue 285 gare di Eurolega, distribuite in 12 stagioni e 4 club (Real, Barça, Milano ed or a Monaco) vi è rarissima traccia di gare in singola cifra e bisogna tornare indietro di parecchi anni, all'alba della carriera europea, prima del salto in NBA per trovarne.

Per  il montenegrino educato cestisticamente in Spagna è un dato abbastanza clamoroso se si pensa che nelle 6 stagioni tra il 2019 ed il 2025, è accaduto soltanto 21 volte in 179 gare e complessivamente, in tutta la carriera, siamo a 62 volte s in 285 serate, di cui 32 occasioni arrivate nelle prime 66 partite tra il 2009 ed il 2013, i primissimi passi del giocatore in Europa con la maglia del Real.

Ed allora ci si chiede se si possa essere alle soglie della peggior stagione di sempre oppure di fronte ad un nuovo ruolo che garantisca la possibilità di competere per il titolo anche con maggiori possibilità rispetto al quadriennio al Barça ed agi anni madrileni.

Mirotic
Mirotic

Mirotic e l'Eurolega, una storia in doppia cifra. Sino ad oggi

Nel 2024/25, a Milano, è accaduto 5 volte in 30 gare di Eurolega che non arrivasse almeno a 10 punti, tuttavia mai consecutivamente.

Nel 2023/24, sempre in maglia Olimpia, accadde 3 sole volte, anche in questo caso mai una dopo l'altra, in 21 gare disputate.

Nel 2022/23, ultima “temporada" catalana, la doppia cifra non arrivò 4 volte: una nella famosa, dolorosissima semifinale di Kaunas contro il Real, messo sotto clamorosamente da un giovanissimo Eli John Ndiaye, una nei Playoff (gara 3 contro lo Zalgiris) e 2 in stagione regolare. Le due occasioni i tra Playoff e Final 4 furono consecutive. Il tutto in 29 gare.

Nel 2021/22 Mirotic giocò 38 partite e la singola cifra arrivò in 4 occasioni: 3 in stagione regolare, due di fila tra il R25 ed il R26, poi un'altra nei Playoff in gara 4 contro il Bayern di Trinchieri superato in seguito alla bella.

Nel 2020/21 su un totale di 33 gare disputate soltanto in 4 serate rimase sotto i 10 punti: 1 in stagione regolare e poi 3 volte nella serie PO terribilmente complicata contro lo Zenit. In gara 1 e poi consecutivamente in gara 4 e gara 5. L'ex milanese segnò 8,6 punti di media in quel Playoff che il Barça risolse soltanto in cinque partite.

Nel 2019/20 solamente nel Round 9 contro il Fenerabahçe non toccò la doppia cifra, su un totale di 28 partite giocate.

Si deve quindi tornare indietro di 6 anni, alla stagione 2013/14 in maglia Madrid prima di andare in NBA. In questo caso, allora ventiduenne, rimase sotto la soglia della doppia cifra 10 volte in 31 gare. 2 in stagione regolare, 6 in Top 16 e 2 nei PO. Consecutivamente accadde nei Round 1 e 2 di Top 16 e nelle gare 3 e 4 di PO contro l'Oly. 

Pressochè inutile analizzare le annate precedenti,  sostanzialmente dell'esordio in EL, nel 2008/09, prima di giocare una stagione in LEB Gold a Palencia e poi tornare a Madrid per 4 anni. In quelle iniziali 66 gare rimase sotto i 10 punti 32 volte, come detto sopra.

Nikola Mirotic: «Ho firmato col Monaco perchè voglio vincere»

L'addio all'Olimpia, già chiarissimo in corso di stagione, è stato spiegato da Mirotic con la precisa volontà di provare a vincere quella benedetta, o maledetta Eurolega.

«Ho firmato col Monaco perchè voglio vincere» ha dichiarato senza esitazione il giocatore una volta giunto nel Principato.

Il club monegasco è il più continuo ad alto livello sin dalla prima esperienza nella massima competizione europea. Playoff al primo colpo nel 2022, con sconfitta in gara 5 al Pireo, Final 4 a Kaunas nel 2023, ancora battuto dai #reds in semifinale, delusione sempre alla bella di Playoff nel 2024 contro il Fenerbahçe poi splendida cavalcata sino alla finale di Abu Dhabi, dove è stato sempre il Fener  a togliere la soddisfazione del titolo.

Mirotic ha tutte le caratteristiche del pezzo mancante per il club del Principato in ottica vittoria del trofeo. Giocatore che non c'era e che, se si calasse alla perfezione nel nuovo ruolo, potrebbe  essere determinante nonchè dare ulteriore respiro ad una lunga carriera per chi l'11 febraio prossimo spegnerà 35 candeline.

Spanoulis oggi pare aver trovato la quadra, se mai un gruppo così vincente la dovesse cercare, con Diallo e Blossomgame nei ruoli di 3 e 4, intercambiabili ed atleticamente, ma non solo, con pochissimi rivali. Il montenegrino diventa una sorta di “spaccapartite”: con la sua classe può fare malissimo ad avversari che hanno gà dovuto correre e saltare dietro a quei due: non un “microonde” ma una pedina di grandissima efficacia magari con utilizzo anche inferiore ai 20' a gara.

Ed allora ciò che non è riuscito da primo violino a Barcellona potrebbe diventare realtà in Costa Azzurra trasformando quei numeri che oggi rappresentano la peggior stagione di sempre nell'occasione unica di vincere il più importante trofeo europeo.

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