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Shields tira difeso da Osmani
Shields con il tiro del pareggio - Olimpia Milano X

Milano espugna Istanbul, in una partita epica che può esser un vero è proprio bust per la stagione europea degli uomini di Messina. Nonostante l'assenza di Nebo (auguri al neo-papà), l'Olimpia batte l'Efes 93-97 dopo due supplementari, nonostante i 34 di Dozier.

La cronaca

Torna Leday e si sente, non lesinando tiri tra cui la prima tripla della partita. Guduric non sembra ancora brillante nella gestione, ma gli attacchi “che vendono i biglietti”, come recita un vecchio adagio d'oltreoceano, in generale non danno spettacolo. Meglio la difesa milanese e questa solidità fa iniziare gli ospiti con un parziale di 0-7.

Nell'Efes segnano canestri in coppia. 5 punti Weiler-Babb, testimone passato ai 5 di Dozier. L'Olimpia però continua a rendere difficile la vita in attacco ai turchi. Offensivamente Milano sfrutta il bonus raggiunto molto presto e riesce a metter punti da formichina sul tabellone. Si estende l'importante l'impatto di Dozier, 7 punti nel primo quarto e 2 assist, creando molto dal pick and roll e dimenticando le ultime tre partite, che avevano detto 6 punti totali.

Dunston lotta contro Kai Jones, due lunghi agli antipodi per atletismo, chilometraggio e QI, ma un duello che mostra due interpretazioni diverse di un ruolo, quello di centro, investito da una profonda metamorfosi.

Il secondo quarto prosegue offrendo due attacchi che non hanno nella fluidità la maggior caratteristica. Milano è ora sinistramente più vicina alla versione bavarese rispetto all'ultima contro Paris. 7 punti consecutivi di Osmani e la squadra di casa tocca il +6 (26-20). Dozier torna ancora caldissimo in campo ma l'Efes non prende il largo. No perchè Milano, possesso per possesso, si applica e non lascia mai che la partita sfugga. Un paio di triple ben costruite, totale controllo dei rimbalzi (12-20, 2-8 gli offensivi) e 9 assist su 9 canestri nel primo tempo, consentono ai biancorossi di chiudere sul -3 (36-33). Il tutto nonostante 8 palle perse, un ritmo molto carente e un PJ Dozier da 17 senza errori dal campo (7/7 da 2, 1/1 da 3). Un buon compromesso.

Dozier contro Leday
Dozier, Efes - mackolik X

Leday dice subito la sua al rientro. 2 triple consecutive (4/6 in serata), regge il duello con il tentacolare Osmani e riesce ad attaccarlo, sfruttando la pericolosità dimostrata dall'arco. 10 punti consecutivi per iniziare la ripresa e che rientro in Eurolega per l'ex Partizan. Se le difese han fatto migliore figura nel primo tempo, la tendenza si inverte, con gli attacchi che trovano il fondo della retina con più frequenza e anche Milano concede qualche appoggio semplice. Tuttavia regna ancora l'equilibrio (45-45).

Ellis segna due volte da fuori in faccia a Larkin, Shields lo emula e in generale Milano esplode dall'arco (5/7 di squadra) anche grazie ad un aumentato ritmo offensivo, sempre più imprescindibile per i milanesi. L'Olimpia trova energia dalla difesa e viene premiata in attacco. Shields piazza un terzo quarto emblematico della sua classe e ispira un parziale di 14-0. Per il danese, 8 punti e sequenze difensive degne dell'elitè della competizione nel singolo terzo periodo. Milano vola in transizione e nel punteggio, scavallando la doppia cifra di distanza (48-59).

L'ultimo quarto vede prolungare il parziale (16-0) che viene interrotto dal solito Larkin (12+9 assist). L'Efes non è morto e dal -13 prova a tornare sotto, 7-0 di controparziale con la tripla di Dozier (57-63). Milano ora soffre ma tra hustle play e applicazione difensiva prova a resistere alla burrasca. Shields con una tripla da leader da respiro ai suoi. 

Leday da in attacco quel che in difesa non a volte toglie. Segna 4 punti di fila, ma il canestro a rimbalzo offensivo di Loyd non toglie speranze all'Efes. Il finale ritrova Dozier. Guduric segna il 70-73 ma la tripla impossibile dell'ex Timberwolves sentenzia l'overtime. 25 per lui, 17 nel primo tempo, 7 nell'ultimo periodo nei regolamentari. Milano ancora una volta gestisce malamente l'ultimo possesso ma Osmani non la punisce.

Milano è colpita ma non affondata. Riparte con due triple e un 6-0 che fa sperare, ma l'Efes risponde e supera. 8-0, 5 di Weiler-Babb e il cauto ottimismo viene sostituito da un accenno di sconforto. Ellis riporta avanti i suoi con un canestro complicato ma ancora una volta è Dozier ad emergere. 4 punti consecutivi, +3 (84-81). Shields è l'eroe sul Bosforo per gli uomini di Messina. Attacco complicato, tripla pesantissima e parità con 11'' da giocare. Di nuovo supplementare (84-84).

Shields, ancora lui, è caldissimo riparte da dove aveva finito. 6/8 per lui dall'arco. Dozier risponde al duello, torna implacabile, come nei primi 20', trascina coi suoi canestri, ritocca il career-high (34). Ellis dimostra la continua crescita con una freddezza nel finale, di alto livello e permette a Milano di dare un piccolo strappo (86-91). Sarà quello decisivo. L'Olimpia non sbaglia mai dalla lunetta e nonostante un paio di perse gravi di Guduric, proprio lo stesso serbo sigilla con due liberi il 93-97 finale, dopo due overtime.

Le chiavi

Milano ottiene una vittoria oltre il concetto di dare morale. A livello statistico è stata accompagnata da una percentuale dall'arco (46.9%, 15/32) anche oltre le non sempre perfette costruzioni di tiro. Non sempre continue, migliorate nel secondo tempo, ovviamente di maggior qualità quando Milano ha dato un ritmo più sostenuto alle sue offensive. Merito anche della grande prestazione balistica di Shields (6/8) e Leday (4/6). In controtendenza l'Efes, che ha tirato con il 31%, con Loyd e Larkin, a combinare un 2/15 di coppia (0/6 per l'ex Monaco) parzialmente tamponato da Dozier. 

Non poche prestazioni di cui prender nota. Dozier ha firmato 34 punti di losing effort, concentrati tra primo tempo e finale. Shields (24 e 30 di valutazione) con una prestazione completa sui due lati del campo, continua e limitando i peccati tipici del suo gioco. Leday al rientro (ma uscito nel finale di regolamentari per un problema da verificare) è stato il top scorer con 25.

Rimbalzi e Liberi, due altri temi. Primo tempo controllato totalmente dai milanesi, i blu di Istanbul a pareggiare praticamente il datodegli offensivi nella ripresa (10-11), ma con Booker a segnare il suo unico canestro proprio nel finale in una delle solite lotte a cui tutti gli uomini di Messina non si son mai sottratti. 

Intelligenza e capacità di procurarsi tiri liberi. 24-5 il dato in favore delle scarpette rosse. Kokoskov stesso, senza stucchevoli polemiche ha indicato in questo un dato da migliorare. Come trovare liberi. Capire i momenti del match e giocare anche con il bonus.

Entrambe le squadre hanno mostrato quanto sia diverso il basket offerto a seconda dei ritmi adottati. Non facile visto calendario, assenze etc ma Milano ha giocato un terzo quarto di chiarissimo alto livello, prendendo forza dalla difesa. Olimpia che ha giocato una partita solida, di grande carattere, dimostrando qualità che le vanno riconosciute, al di la dei risultati altalenanti di questo incipit di stagione. Intelligenza, solidità e cuore, non sempre su tutti i 40' (e oltre stasera) ma spesso emersi nei momenti importanti. Ad esclusione degli ultimi possessi, ancora tarlo per Messina e staff, visto soprattutto l'esperienza dei giocatori in campo.

Ha saputo resistere ad un primo tempo difficile, ha capitalizzato nel suo momento migliore e ha risposto alla rimonta, rifiutandosi di perdere, quando ha subito sorpasso e infortunio Leday. L'Olimpia deve saper leggere questa vittoria. Un premio alle buone cose mostrate e alla crescita che questa squadra sta dimostrando. Non la partita perfetta, ma un indizio che si sta lavorando nella direzione giusta per diventare una squadra costante.  

Una classifica che se non si può dire, sorridere a Milano (4-5),  ma che apre sicuramente ad occasioni per rilanciarsi. Prossima settimana già un doppio turno casalingo, con Asvel e Olympiacos, che Milano affronterà con lo slancio delle due vittorie consecutive.

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