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la grinta di Jasikevicius
l'esultanza di Jasikevicius al termine di gara 3

Gara 3 sancisce la conclusione della serie fra Fenerbahce e Paris, premiando la blasonata squadra turca con il ritorno tra le prime quattro in Europa. Sensazioni contrastanti emergono dalle due panchine. Per i gialloblù seguiranno qualche ora di riposo, ma la mentalità di Sarunas Jasikevicius spinge i suoi giocatori a tenere subito alta la fame agonistica in vista della semifinale. Discorso diverso per quanto concerne i parigini, che, nonostante abbiano tutta la ragione del mondo per uscire a testa alta dal loro stadio, dopo una lotta conclusasi all'overtime, rimangono delusi dall'esito finale, come ben si può notare dall'umore dell'allenatore Tiago Splitter

La grinta di Jasikevicius, accompagnato da Goduric in conferenza stampa

Coach Jasi ringrazia gli instancabili tifosi: “Congratulazioni ai nostri giocatori, congratulazioni ai nostri tifosi, congratulazioni soprattutto a tutti i nostri tifosi che sono venuti qui a Parigi per sostenerci. Li abbiamo sentiti. È stato un enorme supporto per i nostri giocatori.” 

Il tributo a Parigi e a Splitter: “Voglio anche menzionare Thiago e Parigi. Hanno fatto una stagione fantastica. Sono sicuro che hanno conquistato il cuore di tanti appassionati di basket in tutta Europa. Alcune squadre hanno iniziato a giocare un po’ come Parigi. Anche noi abbiamo preso alcune cose da loro. Un enorme rispetto per i loro giocatori.”

Sulla partita e sul futuro: “Nell’ultimo mese siamo saliti di livello. Questo è l’aspetto più importante: ogni volta che saliamo di livello, dobbiamo migliorare sempre di più, così come per le Final Four. Dobbiamo trovare un modo per migliorare, per giocare contro i più forti e fermarli nel loro gioco in transizione. Avere probabilmente meno di 10 palle perse di media nelle tre partite è stato probabilmente uno dei fattori chiave. Siamo stati pazienti. Siamo stati bravi. Abbiamo giocato un basket davvero buono. Credo che meritassimo di vincere la serie e ora è un momento in cui possiamo festeggiare un po’ e, si spera, andare ad Abu Dhabi e darci una possibilità per il titolo europeo.”

Goduric e le riflessioni sulle chance di vincere il titolo: “Certamente abbiamo una possibilità. Sappiamo di poter giocare contro chiunque. Sappiamo di poter battere chiunque. Ma, sai, è una partita sola. È quel momento decisivo e bisogna essere più precisi e pronti. E, sai, speriamo di riuscire a segnare i tiri, perché allora tutto diventa più facile. Ma lo sappiamo, siamo fiduciosi. Sappiamo di poter giocare contro chiunque. E sì, ora dobbiamo festeggiare un po’. Dobbiamo cercare di fare il nostro lavoro in campionato turco, prepararci, far recuperare gli altri ragazzi, sai, rimetterli in salute. E speriamo di restare in salute e andare lì al completo.”

Il festeggiamento di Jasikevicius

La riflessione a caldo di uno spento coach Splitter

Sull'importanza della partita e la sua difficoltà: “Abbiamo commesso un paio di errori nel primo tempo — per fortuna niente di così grave — ma in una partita come questa anche sei punti possono fare una grande differenza. Ogni punto conta. Inoltre non abbiamo sfruttato i falli come avremmo dovuto, e questo ci è costato delle occasioni per controllare il ritmo e rompere il loro gioco”

Il riconoscimento della bravura dell'avversario e la chiave tattica: “Non sono una squadra che corre molto, ma abbiamo concesso dei contropiedi per mancanza di attenzione. Nel secondo tempo siamo stati più equilibrati e lucidi. Ma è davvero difficile giocare contro una squadra come il Fenerbahce, che cambia su tutti i blocchi. Ti costringono continuamente a situazioni di uno contro uno. Devi trovare spazi stretti e creare dal palleggio, e penso che per la maggior parte del tempo ci siamo riusciti.”

La recriminazione: “Tuttavia, il nostro tiro ci ha traditi. Non si può pensare di battere una squadra come il Fenerbahce tirando con il 26% da tre punti. Non basta per prendere un vero vantaggio. A tratti sembrava di cercare di tappare tre buchi su una barca — ne copri uno e se ne apre un altro. Hanno talento in ogni ruolo. Quando raddoppi un giocatore, lasci libero un tiratore. Se vanno in post, devi raddoppiare anche lì, e loro trovano sempre il passaggio giusto.”

Tiago Splitter, Coach of the Year a metà stagione secondo Eurodevotion
Splitter ha incoraggiato fino alla fine i suoi giocatori



 

 

 

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