Valencia non si ferma: travolto il Barça nella prima di Liga

Se dalle parti di Valencia si fosse immaginato il modo migliore per inaugurare la nuova, splendida Roig Arena ed iniziare la stagione di competizioni nazionali ed europee, quanto accaduto tra lo scorso weekend e quello chiusosi ieri sera avrebbe rappresentato il sogno perfetto.

Ed invece è realtà.

Prima la Supercopa, dopo aver superato Malaga in casa propria ed il Real finale, poi l'esordio in Eurolega con una complicata W a Lione, una di quelle gare che “devi” vincere se vuoi lottare per la postseason, seguito dalla prova convincente contro la Virtus nella prima assoluta del nuovo impianti ed infine il nettissimo successo, molto più di quanto dica il punteggio (93-81), sul Barça nella Jornada 1 di Liga Endesa.

Se sognare in Europa è legittimo, la realtà nazionale è assai solida e ci ha mostrato una squadra che oggi è la primissima alternativa al Real Madrid, che resta favorito, nemmeno di poco, nonostante il verdetto di Supercopa.

Valencia oggi impone la sua pallacanestro 

La gara di ieri col Barça è chiarissima dimostrazione della forza #taronja. Si gioca al proprio ritmo, si impone la propria pallacanestro e lo si fa senza scendere minimamente di intensità qualunque quintetto sia in campo.

E' rientrato Badio, mancano sempre Montero, Lopez-Arostegui e Sima, oltre all'oggetto misterioso Happ, tuttavia la sensazione è che sia il sistema di Pedro Martinez a funzionare andando oltre dei singoli che sono comunque eccellenti.

La prima di Liga alla Roig Arena ci mostra un Darius Thompson (16 con 25 di valutazione) di grandissima efficacia e spettacolarità, nella serata in cui brilla un po' meno la stella di Sergio De Larrea. 

La partita ha uno svolgimento assai semplice: controllo totale valenciano dal primo all'ultimo minuto. Il Barça prova ad avvicinarsi saltuariamente, in realtà soltanto verso la fine del secondo quarto, ma regolarmente i padroni di casa reagiscono imponendo il loro gioco che va semplicemente ad una velocità diversa.

Si parte 21-10, si chiude il primo quarto 24-15 ed appunto dopo il tentativo di rientro catalano si va al riposo sul 46-33. Non c'è stato, e non ci sarà, ulteriore equilibrio.

Il piano partita di Pedro Martinez e le percentuali dall'arco del Barça

La chiave della gara può essere letta nei tiri dall'arco. A parte le percentuali, già abbastanza esaustive (12/25 locale contro 9/35 ospite), il piano partita di Pedro Martinez è perfetto. Sapendo che si potrebbe soffrire sotto, si chiude l'area lasciando più spazio sul perimetro e qui il Barça risulta decisamente meno efficace con Shengelia, Clyburn e Brizuela a sparacchiare per un 3/16 che la dice lunga. 

Inefficace ed a tratti impalpabile Punter, nonostante sia l'unico a fare canestro (2/4) da tre. E' però chiaro che se la guardia ne mette solo 8, questi blaugrana hanno più di un problema.  Fall e Willy non incidono, Vesely è ad anni luce dal giocatore che conosciamo (conoscevamo?), Parra non fa la differenza e Marcos non è la PG che ti può guidare in questo tipo di sfide. Com'è già lontana Oaka, ma soprattutto quanto è già pesante il nuovo, maledetto stop di Laprovittola, fuori per almeno 3 settimane.

I 14818 della Roig Arena, oltre a celebrare la Supercopa della scorsa settimana, si godono un Nate Reuvers sempre più in crescita, Omari Moore è già certezza così come Taylor, Costello martella la retina rivale, Pradilla e Puerto rappresentano la solidità mentre De Larrea, come detto meno scintillante del solito, trova il tempo di regalarci un paio di palloni, proprio a Pradilla, di una qualità enorme.

L'unico neo della serata è la botta tra parte alta del braccio e spalla che ferma nel finale proprio il gioiellino #taronja. La preghiera di chi ama questo gioco è che non sia nulla.