Partita folle, brutta, feroce: 2-0 Real, Malaga spalle al muro
Il Real si porta sul 2-0 in semifinale contro Malaga dopo una gara frenetica stracolma di errori ma anche di emozioni

La Movistar Arena ospita un episodio già fondamentale della semifinale tra Real e Malaga ed il risultato dice che i #blancos sono ad un passo dalla finale mentre gli andalusi domenica al Carena dovranno cercare almeno di allungare la serie.
90-75 il punteggio, bugiardo per l'equilibrio sino a pochi possessi dal termine, quando Campazzo ha deciso che dovesse finire.

La partita tra Real e Malaga: errori, frenesia e giocate chiave
Francamente ci si poteva attendere di tutto da una gara del genere, mai e poi mai ciò che si è visto.
Partono meglio gli ospiti, ma i padroni di casa rientrano subito, c'è equilibrio in tutto, soprattutto negli errori. Ci si rincorre senza ordine alcuno finché non arriva il momento di Sergio Llull che chiude i primi 10' con l'ennesima, incredibile #mandarina di una carriera che è già abbondantemente leggenda.
Vediamo questi tiri assurdi da anni ed ogni volta restiamo a bocca aperta… il pianeta di Llull ha un solo abitante, lui!
Il secondo quarto è roba da fra impazzire gli allenatori e le facce di Ibon Navarro la dicono lunga. Più che il 46-41 di metà gara impressionano alcuni dati: 20 a 9 a rimbalzo per Malaga che tira col 78% dal pitturato. 16 però le perse malagueñe, contro le 9 madrilene. Sembra che nessuno voglia ragionare, sembra che nessuno voglia capirci alcunché. Gli andalusi gettano palloni ovunque, i campioni uscenti concederebbero rimbalzi anche al pubblico della prima fila.
Si riparte e Madrid comincia le prove di fuga che si concretizzano con i canestri di Hezonja, di Abalde ed attraverso la leadership di Campazzo: sul 63-44 4'32" del terzo periodo) è tutto finito. Ah no, la follia, la frenesia e la schizofrenia riprendono il comando delle operazioni, questa volta colpendo Madrid ed i suoi quintetti che non fanno impazzire.
Malaga capisce che si può fare, Fernando ha una crisi di nervi dopa 4-5 giocate in flagranza di reato cestistico, Musa sparisce anche dalle rotazioni, sono tante forzature a riportare gli ospiti a -4.
Qui la squadra di Navarro sbaglia un paio di tiri che in sostanza sono decisivi come la ripresa del controllo madridista che arriva con il doppio play, Campazzo e Feliz.
Ed è proprio il Facu con 6 punti, compreso un 3+1 a chiuderla. Insieme a qualche possesso chiave di Garuba sui due lati del campo.
Ibon Navarro alza la palla a due di gara 3 facendosi espellere a pochi secondi dal termine.
I numeri di una sfida pazzesca e per certi versi incomprensibile
13 assist e 17 perse il Real, 14 e 22 per Malaga: se cercate la qualità in queste statistiche meglio rivolgersi altrove.
13/27 contro 5/25 da tre non può non essere un dato determinante, sebbene anche i 9 rimbalzi ospiti in più dovrebbero contare.
Ma nella schizofrenia di una gara senza senso forse i numeri sono poco o nulla, anche se eclatanti.
In sostanza dopo due partite si conferma il fatto che Malaga troppo spesso sia a corto di energie che portano a poca lucidità. Pancia piena dopo 4 titoli? Ibon dice no, ma…
Chus Mateo prosegue molto diffidente: «Non mi fido anche se siamo 2-0, andiamo su un campo difficilissimo contro una grande squadra. La rabbia di Bruno Fernando? E' normale, succede, passerà e sarà di stimolo per fare meglio»
In stagione il Real è 4-2 su Malaga, il problema è che quelle due vittorie andaluse sono valse due titoli. Blancos al Carpena domenica per rigirare questo dato pesante.
A proposito di vittorie: 26 di fila in Liga quest'anno e 29 in casa dal lontano marzo 2024. Non malaccio il record madrileno, Ibon non vuole starci.