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Cosa si può cambiare sin da subito in Eurolega?

La disponibilità coi media: le conferenze stampa pre e post partita

Il prodotto non si vende, il prodotto non rende. E ci credo, è ovvio! Come potrebbe vendere bene un prodotto che viene sostanzialmente nascosto al grande pubblico proprio dai club protagonisti che poi si lamentano? In realtà dovrebbero lamentarsi di se stessi!

Tra le tante negatività che ci ha lasciato la pandemia vi è qualcosa di assai positivo nell'aver compreso che tante cose che eravamo abituati a fare di presenza possono invece essere eseguite da remoto.

Ed allora partiamo dalle conferenze stampa, pre e post partita. Nel regolamento attuale di Eurolega vi sono una serie di disposizioni (a partire da pag 221 - MEDIA REGULATIONS) che di fatto vengono regolarmente disattese dai club per le più svariate ragioni, in primis… altri capricci.

Giocano tanto, si alleano tanto, devono riposarsi subito dopo le gare… Tutte cose lecite, ma se non sei disponibile con la stampa il prodotto non lo vendi come dovresti. E poi si piange sui mancati introiti.

Veniamo alle conferenze stampa ed al concetto “da remoto”.

Francamente la maggior parte delle conferenze stampa fanno piangere, quasi sempre nelle stesse arene. Allenatori ospiti che ricevono al massimo una domanda, testimonianza di interesse solo ed unicamente campanilistico, oltre a, purtroppo la verità anche nel 2025, incapacità di esprimersi nella lingua ufficiale di Eurolega, ovvero l'inglese.

Memorabile la serata da “zero domande” a Saras Jasikevicius dopo che Nigel Hayes-Davis stabilì il record di punti in Eurolega: vogliamo ancora uno spettacolo così pietoso?

Ecco quindi la proposta che internazionalizza e sviluppa l'interesse sul prodotto. In Europa vi sono decine e decine di giornalisti che  sarebbero prontissimi a partecipare attivamente a queste conferenze ma che non hanno la possibilità di essere sul posto. Rendiamole aperte da remoto: basta una semplice connessione realizzata attraverso un accredito virtuale. Due giorni prima della gara si fa richiesta al club ospitante che fornisce una password per accedere all'evento e da diritto ad almeno una domanda agli allenatori. Il media manager di casa ne regolare l'afflusso online. Ovvia priorità a chi è presente , tuttavia si moltiplicherebbe l'interesse generale.

Un esempio che vale per chi scrive. Eurodevotion copre la totalità delle partite della stagione con responsabili che le seguono e ne scrivono: perchè non dare la possibilità di arricchire il prodotto fornito ai lettori con l'interazione coi protagonisti?

Stessa cosa per le conferenze stampa del giorno precedente, previste (ma spessissimo non realizzate) dall'art 98.6 del regolamento. Scommettiamo che la divulgazione aumenterebbe a dismisura?

Ultimo punto, l'accesso all'allenamento delle squadre il giorno prima o la mattina della gara. 15 minuti previsti dall'art. 98.2 (squadra di casa) e 98.3 (squadra visitante). Renderlo reale senza restrizioni. I responsabili della comunicazione delle squadre non devono aver il diritto di scegliere quali media accettare meno: la stampa non può essere assoggettato alle loro simpatie. E questo lo stabilisce il regolamento di EL, non è un'idea di qualcuno. Quindi mettere da parte le desuete preferenze e dare la possibilità di lavorare anche a chi ha il coraggio di porre domande vere, quelle che oggi, sempre per quei responsabili della comunicazione, sono ritenute scomode.

Anche qui, scommettiamo che la popolarità di EL crescerebbe in maniera notevole?

Euroleague Press Conference

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