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La sfida tutta bianconera della Belgrade Arena tra i padroni di casa del Partizan e gli ospiti della Virtus si presentava come ricca di significati per entrambe le squadre.

#grobari alle prese con un presente ricco di incognite nonostante i due successi consecutivi contro Bayern e Stella Rossa. Se è vero che un derby vinto può dare un spinta fondamentale, soprattutto da queste parti, lo è altrettanto il fatto che si sprechino voci di mercato che riguardano la panchina, dove l'attuale Coach Okokoljic pare tutto tranne che scelta definitiva, così come il campo, con parecchi nomi quotidianamente accostati alla squadra. Senza dimenticare la più grande delle incognite, ovvero il fattore pubblico, ventimila anime che non hanno certo dimenticato che sul quel pino vorrebbero sempre e solo Zeljko Obradovic.

Virtussini che arrivano in Serbia con un 1/7 come record in trasferta che non può certo essere nulla di positivo, ben lontano dal 6/1 casalingo. Due versioni opposte che devono trovare un equilibrio, proprio quell'equilibrio non semplice da raggiungere in una settimana in salsa serba, ieri con il Partizan e venerdì con la Stella Rossa.

Il campo ha parlato ed ha detto…

La gara: Partizan-Virtus 68-86

E' una prima frazione molto equilibrata dove le due squadre si rispondono colpo su  colpo. Dopo i primi 10', il tabellone della Belgrade Arena dice 19-24 in favore della compagine di coach Dusko Ivanovic, con un super Carsen Edwards autore già di 10 punti.

 Nella prima parte del secondo quarto i padroni di casa vanno sul +8 (35-27), ma la Virtus Bologna con un break di 2-13 chiude il primo tempo avanti di un possesso (37-40). 

Per buona parte del terzo periodo, il match continua a rimanere bilanciato, ma sul finire del terzo quarto i bolognesi con le giocate di Niang ed una tripla di Morgan chiudono al 30' sulla doppia cifra di vantaggio (52-63). 

Negli ultimi 10', il Partizan si scioglie come neve al sole e la compagine bolognese ne approfitta per dilagare sul +23 (massimo vantaggio) imponendo così un'altra sconfitta ai serbi che stanno attraversando una stagione piuttosto complessa. 

 

La chiave del successo della Virtus sul Partizan 

Indubbiamente la chiave della vittoria è stata il secondo tempo giocato dalla Virtus Bologna. I primi 20' sono stati molto equilibrati e per sbancare Belgrado ci voleva una reazione. Ecco la reazione è arrivata nel secondo tempo. Chiudere al 30' in doppia cifra è stato molto importante perchè ha dato il là all'allungo bolognese, con un parziale di 0-16 a cavallo tra terzo e quarto periodo. La Virtus Bologna ha toccato le ventitré lunghezze di vantaggio ed ha ritrovato così il sorriso in Eurolega dopo la sconfitta casalinga contro l'Hapoel Tel Aviv, dimostrando ancora una volta di essere molto solida e di riuscire a trovare protagonisti sempre diversi. 

 

MVP? 

Ad ottenere il titolo di MVP è Derrick Alston Jr. Il numero 21 delle V nere segna 14 punti in 27' con buonissime percentuali al tiro (1/1 da 2 e 4/5 da tre), con 5 palle recuperate e 21 di valutazione. 

Se si guardano le statistiche il giocatore che ha fatto più punti in casa Virtus Bologna è Carsen Edwards (20 punti), ma ha tirato con le seguenti percentuali (7/21) con 10 di valutazione. 

L'ex Bayern Monaco ha sicuramente fatto canestri importanti come sempre, ma a vincere il premio di MVP è appunti Alston Jr che è andato in doppia cifra per la sesta volta in Eurolega, la terza consecutiva e quindi questo ci fa capire che è in un momento di fiducia. 

Derrick Alston Jr. in azione con la Virtus

 

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