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Pablo Laso
Pablo Laso

Seconda partita, dopo due settimane, per il sottoscritto ed Eurodevotion qui alla Zalgirio Arena di Kaunas, dove i verdi ospitano gli ammaccati biancoblu dell'Efes. 

 

L'atmosfera alla Zalgirio Arena
L'atmosfera alla Zalgirio Arena

 

Zalgiris che recuperava Giedraitis (accolto con la schiacciatona di Kai Jones in testa), Poirier anche lui alla seconda gara dopo l'assenza in questa prima parte di stagione. Spiega pallacanestro sotto canestro agli sbarbati Birutis e Tubelis (deve ancora crescere, nonostante lampi atletici assoluti) e ha visione di gioco. Importante. 

 

Vincent Poirier si riscalda
Vincent Poirier si riscalda

 

Primo quarto di marca Efes (17-28), nel secondo lo Zalgiris aumenta l'energia e alcuni parziali risultati si vedono, con Sirvidys protagonista (energia, non scontata per lui). Terzo quarto in cui l'Efes alza le marce (Cordinier, Swider protagonisti) accompagnati da un LLoyd che scalda nel quarto quarto: Zalgiris pasticcione, con un terzo quarto che ripropone le mollezze della prima frazione. 

Il 57-73 al 34' firmato Lloyd chiude i conti e le velleità Zalgiris (Ulanovas ultimo ad arrendersi, encomiabile). Vince l'Efes meritatamente: in entrambi i lati del campo, in tre quarti su quattro ha controllato la partita.

 

Collettività Zalgiris ma non basta

Piano partita contro lo Zalgiris sembra essere simile a quello delle squadre che giocano contro la Virtus: fermiamo Francisco (o Edwards, nel caso dei secondi) e vediamo che succede. Fisicità contro di lui, riesce a distribuire comunque caramelle per il buon Birutis (offensivamente parlando). Ulanovas ultimo ad arrendersi, nel post-partita un Brazdeikis molto aperto parla di "gerarchie non ben definite" - ci può stare in una serata in cui tanti hanno provato a caricarsi la squadra sulle spalle, senza successo. Partizan tra 48 ore, occasione per ripartire: 2-4 nell'ultimo mese, record da migliorare per stare nella tonnara play-off  / play-in. 

 

Il ritorno di Pablo Laso

Gradito ritorno di Pablo Laso, dopo la non brillantissima campagna europea dello scorso anno, ma pur sempre vincitore di due Euroleghe e sei ACB - non proprio l'ultimo arrivato. E lo dimostra mettendo il talento al centro del villaggio: Swider dentro, Jordan Loyd da sesto uomo provando a recuperare il 37enne Beaubois (che a talento, non ha nulla da invidiare a tanti), Weiler-Babb agente speciale su Francisco. 

Le scelte pagano: Cordinier suona la carica nel terzo quarto, accompagnato da Swider (finalmente sbloccato, può essere solo un plus per questa squadra) e Jordan Lloyd. L'Efes riparte da qui? Dubai tra 48 ore per confermarsi. 

 

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