Playoff Liga | Tavares regge il Real, colpo Barça all'overtime
Il Real soffre ma non si fa sorprendere dal Baskonia. Punter e Anderson ribaltano il fattore campo a Malaga con carattere e durezza mentale in un finale caldissimo.

E' tempo di playoff di Liga e sull'asse Madrid-Malaga se ne sono accorti tutti. Due partite di grande intensità e tensione per aprire le due serie più attese per il campionato iberico. Avanti il Real, mentre fa il colpo il Barça, che ribalta il fattore campo e obbliga Malaga all'impresa venerdì alle 19 al Palau Blaugrana. Sempre venerdì, ore 21 invece gara 2 alla Buesa tra Baskonia e Real.
Real Madrid - Baskonia 82-76
Non si fa mistero che siano playoff. Primo quarto che non denota la qualità presente in campo. 13 son le perse combinate, 13 i tentativi di tre e un solo canestro. La partita per fortuna prende ritmo e il Baskonia mostra che il grande ex, Pablo Laso, vuole fare il colpo grosso.
Howard si presenta a palazzo (17 finali) e Baskonia all'intervallo è avanti (37-38). Il terzo quarto però segna il ritorno del Real, che dopo aver trovato certezze da Tavares (16+13 rimbalzi per 35 di valutazione) recupera l'apporto di Feliz e Llull per andare in vantaggio in doppia cifra agli albori del quarto finale (+11).
Sarà lo scatto decisivo. Baskonia ha il merito di non mollare, ma i tentativi soprattutto a firma Samanic e Howard, non arrivano mai al possesso di differenza (max -4).
La squadra di Chus Mateo è 1-0, ma è anche avvisata. Baskonia ha le sue idiosincrasie, avrebbe potuto creare maggior gap nel primo tempo, ma in questo finale di stagione è pronta a dar battaglia. 23ima vittoria consecutiva in Liga, 27ima filata alla Movistar Arena, numeri tonanti lato Real che però lascia sempre uno spirarglio al dubbio al capitolo solidità sui 40 minuti. Piccola nota, forse indizio per il futuro. Musa solo 6' in campo e 1 tiro.

Unicaja Malaga - Barça 97-101 (OT)
Partitazo al Martin Carpena. Era la serie più attesa e le attese non son state deluse. Dopo 45' minuti di pura battaglia, in un palazzo gremito (oltre le 10mila presenze) e caldissimo, il Barça ribalta il fattore campo, va 1-0 nella serie e costringerà Malaga al colpo catalano venerdì per non concludere la propria stagione prima del weekend.
L'inizio a marca blaugrana (2-11) sulle larghe spalle di Fall, non racconta nè il primo tempo nè quella che poi sarà la chiave del finale. Malaga infatti rimonta in fretta e impone il ritmo cajista al match e andando all'intervallo sul +9 (46-37) dopo aver toccato anche il +11. La squadra di Penarroya però resta nel match e nel terzo quarto, complice anche una Malaga molto imprecisa si riporta avanti. Discreto apporto di Hernangomez, che va via via scomparendo come Fall, più per una scelta tattica che per demeriti.
Il coach ospite reagisce alla salita al proscenio di Perry con un quintetto piccolo, non per forza leggero, con Parra, Parker e Anderson a flottare nelle tre posizioni del front court. Sarà la scelta vincente. L'imprecisione dalla lunetta dello stesso Perry e di Osetkowski (non un fattore) lasciano uno spiraglio al Barça in un movimentato finale che la schiacciata volante da rimessa di Perez sembrava aver chiuso sull'85-81.
Invece saranno gli ospiti a chiudere i regolamentari con rimpianti. Una inconsueta scarsa lucidità di Perry e compagni regala l'ultimo possesso al Barcellona che costruisce un buon tiro per Anderson. Fallo subito da 3 da Perez. Il 2 su 3 dell'ex Valencia regala l'appendice alla partita.
La prorroga però, tesa e caldissima, non sarà così indecisa. Anderson non ha tarli dal libero decisivo sbagliato, Punter domina con classe ed esperienza. Il Barça sbanca 97-101 Malaga. Superbo il trio americano. Parker 20, Anderson 16 e Punter con 21 (e 28 di valutazione). Fondamentali specialmente gli ultimi due. 12 per l'ex Olimpia e Virtus e 10 per Anderson tra quarto finale e supplementari. Decisivi per espugnare l'incadescente arena andalusa. “Dettagli” voce di Ibon Navarro, rispetto a quello che è mancato soprattutto nel convulso finale. Liberi sbagliati e poca lucidità, che tuttavia mettono spalle al muro la truppa cajista in vista di gara2.