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Josh Nebo, rientro importantissimo per Milano: come usarlo al meglio?
Josh Nebo

Josh Nebo è la grande attrazione in casa Olimpia Milano verso i Playoff di LBA che iniziano sabato prossimo.

Il centro texano di Houston ex Maccabi, uno dei migliori nel ruolo la scorsa stagione, è mancato tantissimo ai milanesi ed ora si ripresenta dopo un lungo e sfortunatissimo infortunio: stato di forma, adattamento al sistema e contromisure degli avversari diventano i tre temi fondamentali per capire cosa potrà essere per la squadra di Ettore Messina.

«Abbiamo giocato a lungo con Mirotic e LeDay in stagione, ma è chiaro che non puoi farlo sempre anche perché gli avversari prendono contromisure». Queste parole, parte delle risposte che diede il Coach meneghino dopo la sconfitta in Eurolega a Bologna, tombale per le speranze di postseason, sono una chiara parte dell'analisi che si può fare riguardo al rientro di un centro vero come Nebo in squadra.

Josh Nebo
Josh Nebo, Olimpia Milano

Lo stato di forma di Josh Nebo: tra condizione atletica e lettura dei meccanismi

5-6 mesi di assenza non si cancellano in un amen, quindi la gestione di un utilizzo molto equilibrato è più che fondamentale.

Se è vero che i Playoff non concedono troppo tempo per ragionare  su tutto ciò che non sia agonismo totale, lo è altrettanto la necessità per i milanesi di utilizzare il giocatore progressivamente sia a livello di durata  dell'impegno che a livello di intensità del coinvolgimento nella gara.

Da non trascurare, ed è elemento a favore del giocatore e della squadra stessa, che l'infortunio ha riguardato un arto superiore e quindi la forma fisica è stata mantenuta con una preparazione atletica valida indipendentemente dal concetto di allenamento con contatto, ovviamente non possibile sino alla ripresa completa.

Injury Report | Eurodevotion
Josh Nebo

L'adattamento dell'Olimpia Milano ad una nuova struttura tecnica 

Avere un centro che non hai mai avuto, se non con la presenza di profili decisamente minori e nemmeno paragonabili al valore di Nebo, è una grossa novità.

Ovvio che si tratti un “plus” ma allo stesso tempo va gestito in termini di inserimento. In parole povere cambia la squadra e cambia il modo di giocare rispetto alla soluzione Mirotic-LeDay.

Cresce la camaleonticità di quanto presentato agli avversari, ma cresce anche la difficoltà di un cambio di struttura tecnica in una direzione mai percorsa in stagione. Per tale ragione sono stati, sono e saranno  fondamentali gli allenamenti di questi giorni che precedono l'esordio nella postseason nazionale.

Un tema di criticità può esser legato alla mancata presenza di una pointguard che sappia come giocare con un giocatore come Nebo. Per dirla chiaramente se hai Nebo devi sapere come sfruttarlo e devi servirlo a dovere coi palloni e nei movimenti che fanno parte delle sue caratteristiche migliori. Milano però non ha, ad esempio,  un Lorenzo Brown dei tempi del Maccabi. Nè Mannion, né Bolmaro lo sono, mentre pare difficile ipotizzare il nome di Flaccadori per una evidente questione di marginalità.

Nebo è ottimo giocatore di “pick and roll” che sa andare sino in fondo, con un limite riguardo le situazioni di passaggio che potrebbe non essere indifferente in quanto a soluzioni di “short roll”, ovvero quelle giocate in cui il bloccante che poi va a canestro si ferma ad una certa distanza dal canestro ed è portato a riaprire il gioco servendo i tiratori in posizione di esterni. Milano, che fa del tiro da tre un'arma più che fondamentale, dovrà saper lavorare anche su questi momenti coinvolgendo alla perfezione tutta la squadra con posizioni perfette che possano aiutare il giocatore di fronte a soluzioni che non gli sono congeniali rispetto ad altre in cui eccelle.

Parere personalissimo, assolutamente criticabile? Neno Dimitrijevic poteva essere l'uomo più adatto a giocare con Nebo ma come ben sappiamo si tratta di giocatore già escluso dal roster e quindi sulla carta inutilizzabile.

Toccherà a Messina trovare la via per far sì che avere oggi il centrone si tramuti in un vantaggio non in una potenziale difficoltà.

Le contromisure degli avversari contro la "nuova" Olimpia che schiera Josh Nebo

Sui muri di tutti gli spogliatoi di Eurolega e di LBA ci sono scritte sin da inizio stagione due indicazioni in forma chiarissima: “Attaccare Mitoric” la prima, “Entrare rapidamente nei giochi ed attaccare le guardie sin dalle prime soluzioni di transizione offensiva" la seconda.

Non cambierà tutto ciò, è anzi possibile che in un contesto di Playoff si aumenti la pressione in tal senso, tuttavia la presenza di Josh Nebo cambierà alcune cose, magari pure tante. 

Sin dai tempi dell'approdo europeo all'Hapoel Eilat si sono notate alcune caratteristiche chiarissime confermate negli anni, anche attraverso diversi miglioramenti.

Buono nel proteggere il ferro, contestando tiri e stoppando spesso, è anche rimbalzista affidabilissimo con grande istinto nel raccogliere la palla alla massima altezza: tutto ciò può portare un notevole vantaggio e probabilmente permettere anche qualche “licenza” di maggior aggressività alle guardie, cosa oggi impossibile se dietro hai Mirotic e/o LeDay.

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