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Pablo Laso su quanto è cambiato il modo di allenare

Pablo Laso, leggenda del basket spagnolo e segnatamente madrileno, è stato ospite di Area 52, il contenitore Live del lunedì dedicato al grande basket di Eurolega condotto da Andrea Solaini ed Alberto Marzagalia.

Nel corso della puntata, dopo aver parlato di De Larrea, di un'Eurolega che va in direzione assai offensiva, delle squadre italiane nella competizione e del prossimo approdo di NBA in Europa abbiamo chiesto al Coach come sia cambiato negli anni il rapporto con i giocatori ed il modo in cui vanno allenati.

Pablo Laso ed i rapporti con i giocatori oggi

Allenare è diverso, i giocatori lavorano diversamente, serve mettere insieme tutto

«Non è solo questione di etica e di mentalità dei giocatori, è un cambiamento notevole.  30 anni fa quando giocavo c'era un Coach, ed un vice, forse un dottore, forse un preparatore. Oggi vediamo 4,5 o 6 assistenti, dottori, preparatori, fisioterapisti etc. E' un grande cambiamento ed inoltre d'estate i giocatori lavorano con i professionisti che li seguono personalmente ed allora da Coach devo adattarmi e considerare tutto ciò perchè quei giocatori fanno ciò perchè sono sicuri che porti loro miglioramenti».

La crescita individuale al servizio della squadra

«La cosa più importante è che oltre alla crescita individuale attraverso questi processi ogni giocatore deve giocare per la squadra, non solo migliorare individualmente. Noi dobbiamo adattarci e lavorare sul fatto che quella crescita personale diventi un vantaggio per la squadra, dobbiamo mettere insieme il tutto ed allora diventiamo allenatori vincenti».

Qui di seguito l'intera puntata di Area 52.

 

 

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