LBA FOCUS: tre spunti dopo la Giornata 3
Cosa ci ha detto il massimo campionato italiano dopo il terzo turno

Altro giro, altra puntata di LBA Focus dove analizzare i temi più interessanti offerti dalla terza giornata di campionato.
LA CERTEZZA: BRESCIA COL PILOTA AUTOMATICO
Una sola capolista imbattuta dopo tre turni: Brescia, la solita Brescia verrebbe da dire, visto il percorso di costante crescita e radicamento ai massimi livelli nazionali intrapreso ormai da anni. Certamente aver tenuto gran parte dell'ossatura arrivata fino alla scorsa Finale è un vantaggio concreto nella fase iniziale di stagione, ma non è scontato concretizzarlo sul campo, in particolar modo se alla guida c'è un allenatore comunque esordiente come Matteo Cotelli. Che, anche qui, sta seguendo il solco tracciato lo scorso anno da Peppe Poeta in una situazione molto simile. L'autorevole vittoria di Udine ha rimesso in copertina uno strepitoso Ivanovic, ma sono cinque i giocatori in doppia cifra di media dopo tre uscite. Le rotazioni un po' corte, in attesa del rientro di Massinburg, possono diventare un'incognita? Lo scopriremo, ma per ora la Germani è ripartita col pilota automatico.
LA DELUSIONE: TRIESTE, NON DOVEVI ESSERE QUESTA
Tra le squadre più attese ai nastri di partenza c'era Trieste, sugli scudi di un mercato importante. Una sola vittoria in cinque uscite ufficiali tra LBA e Champions League non era la partenza auspicata, ma a preoccupare è soprattutto la sciolta nel similderby contro Venezia: un 102-66 che nel secondo tempo ha assunto i contorni dell'umiliazione, addensando qualche nube sulla panchina di coach Gonzalez e sul rendimento fin qui deficitario di tutti (o quasi) gli elementi più importanti. La trasferta bosniaca di oggi sul parquet dell'Igokea, ma soprattutto il derby contro Udine (contro una squadra ancora ferma al palo) assumono già i contorni di un mezzo dentro o fuori. Le prospettive estive erano un po' diverse.
LA DOMANDA: QUANTO PESANO LE NEOPROMOSSE?
Udine e Cantù, piazze importanti tornate con caparbietà al piano di sopra dopo una serie di tentativi infruttuosi, hanno ottenuto risposte contrastanti da questo avvio di stagione. I brianzoli, delle due probabilmente quella con qualcosina in più a livello di talento e investimenti, hanno colto una bella vittoria in rimonta su Reggio Emilia domenica scorsa. Nel mezzo, però, due perse che ci stanno nella sostanza ma un po' meno nella forma: 40 punti presi nell'esordio di Trento, 18 domenica contro Trapani perdendo tutti e quattro i parziali di gioco. Udine è ancora al palo, pur con un calendario complesso in cui ha comunque dato battaglia a tutte. La vivacità in zona salvezza, soprattutto di una Vanoli capace di espugnare casa Virtus pescando un jolly difficilmente replicabile dalle dirette concorrenti, impone a entrambe di dare un'accelerata.