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Mike James sta dominando l'Eurolega a 35 anni

Mike James da sempre è uno dei giocatori che dividono di più in Eurolega.

O stai con Mike o stai contro Mike, di mezze misure non ce ne sono. Ed anche tra gli addetti ai lavori pare questione irrisolta. Chi lo vorrebbe a guidare la propria squadra senza il minimo dubbio, chi parla invece di impossibilità a gestirlo.

I detrattori, tropo spesso legati al risultato, a parlare di uno che non sa vincere, chi lo ama, e non nascondiamo di farlo alla follia, ai suoi piedi ogni volta che esprime quel talento sconfinato.

Baskonia, Pana, Milano, Cska ed ora Monaco, dove c'è il miglior Mike James di sempre

Dopo le ottime gesta tra Baskonia e Panathinaikos che lo hanno lanciato al massimo livello europeo, è arrivata la stagione milanese, inizialmente favolosa, chiusasi però con le tante polemiche finali in un contesto nel quale i problemi erano ben altri. Ettore Messina poi non ci ha voluto nemmeno provare, tagliandolo a fronte di una notevole buonuscita nell'estate della famosa email.

A quel punto ecco il CSKA e tutti pronti a dire che l'occasione fosse quella ghiotta per vincere: i russi onnipresenti alla Final 4, un grande allentare come Itoudis, come può non andare bene? Ed invece, nonostante notti memorabili tra le quali non si possono dimenticare un'immensa prova a Kaunas ed una tripla vincente dall'angolo contro il Real alla Megasport moscovita, in mezzo a moltissime altre notti magiche, è finita male con il Coach greco campione nel 2016 e nel 2019.

Mike James, ha distrutto Oly e Pana nel giro di 72 ore

E così il Principato, dove siamo alla quinta stagione e dove si può tranquillamente dire di aver visto, e continuare a vedere, il miglior Mike James di sempre.

Monaco è realtà vincente, straordinariamente competitiva, e molto del merito di quanto accaduto dall'esordio in Eurolega del club, nel 2021/22, ad oggi è certamente del fenomeno di Portland. 2 Final 4 e due gare 5 di Playoff in 4 anni, roba finissima.

Dopo un'estate complicata da un episodio primaverile extra campo (nostre fonti ci confermano che questa volta il buon Mike avesse completamente ragione)  risoltasi con la permanenza solo negli ultimi giorni ecco quindi il via alla 12ma stagione di Eurolega.

E dopo le prime gare qualcuno si è incautamente affrettato a parare di declino, addirittura di fine dell'era MJ. Lui deve aver letto qualcosa, da buon frequentatore social, e così è arrivata la settimana della doppia sfida alle ateniesi, peraltro preceduta dalla gara con lo splendido Hapoel di questi tempi che, ironia del destino, allenato proprio da Itoudis, quello che che con lui ci ha provato senza riuscirci.

Dopo 5 gare iniziali normali l'alieno è tornato ed i numeri ce lo raccontano così, alla guida di un Monaco che oggi non ha nulla da invidiare a qualsiasi avversaria come miglior squadra della manifestazione.

Hapoel, Oly, Pana e Maccabi: 4 gare da fenomeno assoluto, alla Mike James 

35 anni compiuti ad agosto, qualche bizzarra teoria che lo voleva in declino, come si diceva, ecco le ultima 4 gare di Mike James. 128'22" sul parquet (32'6" a serata), 90 punti (22,5 di media), 21/33 da due  (63,6%), 9/20 da tre (45%), 15 rimbalzi (3,8 a gara), 30 assist (7,5 cioccolatini a partita per i compagni) a fronte di sole 12 perse (3 di media) e 21 falli subiti (5,3 ogni volta che si scende in campo) per 105 di valutazione (26,3 media). 

Da giovedì sera è il nuovo leader di tutti i tempi in termini di valutazione con 5617 davanti a De Colo, fermo a 5587, che precede anche come miglior marcatore di sempre, estendendo il suo vantaggio del tutto incolmabile (5441 contro i 4938 del francese). 

E' inoltre secondo con 627 nel numero di triple segnate ogni epoca, dietro a Sergi Llull, a quota 690 prima del clàsico.                                                                                                                          

In stagione ha 61 assist e 20 perse in 9 gare, con una rapporto di 3,05 che è folle se pensiamo al ritmo in cui gioca ed alla qualità delle sue giocate sempre con coefficiente di difficoltà elevatissimo.                                                                                                                                              

Sì, è un privilegio vivere nella sua epoca, nel suo mondo, anche con le tante contraddizioni che lo rendono unico e la cosa più bella, forse più giusta che potrebbe accadere sarebbe vederlo con il trofeo di Eurolega in mano ad Atene il 24 maggio 2026.

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