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L'abbraccio tra Paolo Galbiati e Markus Howard dopo la vittoria a Malaga

La Jornada 11 di Liga Endesa ci ha regalato due grandissime sfide che hanno registrato il successo di Murcia su Valencia  e del Baskonia al Carpena su Malaga.

UCAM MURCIA v VALENCIA BASKET 92-80

La potenziale capolista Valencia, reduce da una settimana di Eurolega da 1/1, comunque positiva visto il colpaccio del Pireo che fa seguito a quello di Oaka, si è presentata sul parquet del Palacio di Murcia decisa a staccare in classifica i padroni di casa, primi inseguitori proprio dei #taronja e del Real con un record di 8/2.

Potenziale capolista, appunto, perchè a Murcia arriva una netta sconfitta che ha due facce: la qualità della pallcanestro dei padroni di casa al pari della grande stanchezza che travolge la brillantezza del sistema di Pedro Martinez.

C'è veramente poca partita e poco da dire per i #taronja, travolti a rimbalzo (47-31) e con un 9/30 da tre che non è abitudine loro, soprattutto nel 3/16 che apre la gara. E la chiude, in sostanza. E non inganni il 19-21 del primo quarto, una sorta di canto del cigno nella gara degli ospiti.

Michael Forrest è imprendibile: 30 in 24'31" con 12/19 dal campo ed un'energia mai pareggiata dai rivali. Valencia è qualcosa da Omari Moore e Darius Thompson, niente altro. Il cuore degli uomini di Pedro Martinez li porta a lottare sino all'83-77 con poco più di 2' da giocare è evidente la differenza di energie dopo una settimana di Eurolega durissima.

Michael Forrest, dominante contro Valencia

 

 

UNICAJA MALAGA v KOSNER BASKONIA 90-93

Grandissima partita di pallacanestro nella splendida cornice del Martin Carpena.

Malaga parte bene, il Baskonia risponde ma le tossine dei tre Ot di meno di 48h prima sembrano essere troppe per i nove sopravvissuti della squadra di Paolo Galbiati.

51-43 a metà gara, 62-45 con ancora 6'46" da giocare nel terzo quarto: è finita per tutti, non per i baschi.

«Share the ball!» tuona il Coach italiano durante un TO, «Let's show we want too run». Belle parole, pensiamo, ma questi vengono da 55' di pallcanestro con il corollario di una sconfitta largamente immeritata al Palau in Eurolega in una partita chiusasi verso la mezzanotte di venerdì: come fanno a correre?

Infedeli e miscredenti che siamo! E' ancora 76-65 con 10' da giocare ma quel manipolo di eroi con la canotta basca ci crede più dei 9522 dell'impianto malagueño ed ecco uno degli ultimi quarti che fanno la storia di questa lega meravigliosa.

14-28 e successo di importanza fondamentale in ottica Copa del Rey ed ancor più benzina pazzesca per l'autostima dopo la delusione europea, roba difficilissima da digerire.

A proposito, come stavamo dopo 30'? 76-65, vero? Ecco Simmons, Frisch e Howard: tre triple, 0-9 per aprire l'ultimo periodo ed in 1'32" siamo 76-74. «Hay un partido!» urlano i telecronisti di Dazn.

Malaga ancora a +7 a metà quarto, ma sta arrivando il momento di Markus Howard. Kobi Simmons è l'ultimo baskonista segnare un canestro, quello del -5 (84-79) con 4'30" da giocare, poi sarà solo il nativo di Morristown a scrivere una pagina storica del gioco.

Penetrazione per il -3 con 3'55" da giocare, fallo subito dall'arco e 3/3 ai liberi per il -2, 2+1 per il sorpasso sull'86-87, altro canestro e fallo per allungare sull'88-90 e tripla leggendaria sulla sirena per la vittoria mandano al bar un difensore eccelso come Alberto Diaz. Sono 14 punti in meno di 4', sono 17 in un quarto, difficile definire quello che abbiamo visto, difficile misurare lo stacco dal divano ad ogni giocata del fenomeno con la maglia numero 0.

Malaga non ha saputo chiuderla ed è colpa evidente, ma quanto fatto dal Baskonia è di valore assoluto. Senza Sedekerskis da tempo, con Forrest, Spagnolo e Kurucs fuori per guai intestinali durante il trasferimento da Barcellona Malaga, dopo 55' minuti come quelli del Palau, il lavoro di Paolo Galbitai merita una “standing ovation” che neanche nel Sant'Ambrogio della Scala.

«Non ho chiesto TO sull'ultima giocata perché avevo di fronte un grande allenatore come Ibon Navarro e temevo che si inventasse qualcosa di diabolico in difesa». Ma il diavolo aveva doppia cittadinanza ieri, quella del New Jersey e quella di Vimercate.

PS Sui 93 del Baskonia ce ne sono 30 di Howard, 18 di Simmons e 20 di TLC. Negli andalusi il migliore è Duarte con 23, insieme a Tillie a quota 12

 

 

 

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