Road to Abu Dhabi: Lo sbarco dell'Olympiacos alle Final Four
I reds arrivano nell'emirato con più certezze cestistiche che geografiche. Le parole di Bartzokas e le immagini della vigilia

Le parole alla partenza
Intercettati alla partenza da Atene, coach Bartzokas e Papanikolaou hanno rilasciato ulteriori dichiarazioni:
“Sicuro ci saranno diversi adattamenti, ma le squadre si conoscono, si conoscono le filosofie. Abbiamo avuto diversi giorni per provare aggiustamenti e cose nuove, giocando solo 2 partite con l'AEK in 20 giorni, ma senza cambiare filosofia e facendo affidamento sul nostro nucleo, che è molto forte e si conosce bene, tra gran parte dei giocatori e staff che son gli stessi da 6 anni”
Le parole di Bartzokas rispetto alla reciproca conoscenza delle avversarie di Abu Dhabi. E aggiunge riguardo l'importanza delle Final Four passate e delle prossime.
“Ci son sempre tanti fattori in queste partite. Dobbiamo fare il nostro meglio e vedere il risultato. Sappiamo l'occasione che abbiamo, quanto questo conti per i tifosi e per l'Olympiacos in questo anno speciale (centenario della fondazione della polisportiva, fondata nel 1925). Negli ultimi tre anni ci son state situazioni, dati e squadre diverse. Non conta il paragone. Siamo tutti pronti e motivati consci dell'importanza delle Final Four”
Rincara la dose il capitano sempre a riguardo delle ultime tre finali, che han sempre visto l'Oly protagonista ma mai vincente.
“Il focus è soprattutto su sabato, sul Monaco. Siamo pronti, è il nostro obiettivo da inizio anno e abbiamo lavorato in maniera specifica per sabato e per affrontare queste partite.”
E aggiunge rispetto al fare cose diverse dalla regular season.
“Quel che abbiamo fatto finora ci ha portato allo spot numero 1.Non credo dobbiamo fare qualcosa di diverso, ma mantenere la stessa fame, concentrazione, determinazione, voglia di combattere e spirito di squadra. Questo per poter raggiungere la finale.”

L'accoglienza ad Abu Dhabi
I giocatori han testato le loro conoscenze su Abu Dhabi ed è sicuramente emerso che è meglio concentrarsi sul parquet.
Arrivati a destinazione, la squadra del Pireo ha subito sperimentato una sfarzosa accoglienza. Ma è già tempo di allenamento, per potersi concentrare sugli ultimi dettagli e sull'acclimatarsi ad orari e temperature della location, nuova per tutti.
Bartzokas è stato ovviamente sollecitato e quindi protagonista anche nell'emirato rispetto a vari topic. Il possibile derby greco in finale, rimane un tema anche sulle sponde del Golfo Persico con il coach che ha liquidato la questione. “Mi interessa solo l'Olympiacos, non stiam parlando di nazionale, non mi interessa cosa fa il Panathinaikos, potete chiedere al loro allenatore”.
Ovviamente rimane caldo il tema del passato e della pressione sulla squadra del Pireo, unendo in un immaginario filo rosso l'Attica e l'isola Rim dove sorge l'emirato.
“La pressione per la vittoria c'è da inizio anno, non è facile ma fino ad ora l'ho gestita discretamente bene. Anche nel 2013 (Eurolega vinta) c'era una pressione enorme, anche maggiore per dover ripetere il successo dell'anno precedente”
“Se dovessi perdere sarei triste, molto si, ma non sarà la fine del mondo. Bisogna pensare un giorno alla volta. Sono molto orgoglioso di aver raggiunto 6 Final Four, 5 con l'Oly perchè molti grandi giocatori o squadre magari non son riusciti a raggiungere mai la fase finale"
E infine di nuovo sul duello con Spanoulis "Stiamo giocando Olympiacos-Monaco. Chi è allenatore nel Monaco e chi non lo è non è un problema per l'Olympiacos. E lo dico con tutto il rispetto e l'ammissione che Spanoulis è qualcosa di molto importante per la nostra squadra ."
Dichiarazioni sempre molto oneste e dirette per il coach greco, peraltro molto coerenti con tutte quelle precedentemente rilasciate nei giorni scorsi.