Eurolega oggi si votano format e numero di squadre: 18 o 20? Intanto nulla di fatto con NBA e FIBA
Votazione via zoom nella giornata di oggi per il board di Eurolega: si scelgono format e numero di squadre per la prossima stagione

Giornata abbastanza importante in Eurolega quella di oggi, giovedì 29 maggio 2025.
Si vota via zoom per il numero di squadre, che sarà 18 o 20, oltre al format della nuova stagione nel caso si aumenti quello stesso numero.
Il voto e le partecipanti in caso di 18 o 20 squadre
Se le squadre saranno 18 si tratterà esattamente di quelle di questa stagione con la sola eccezione dell'uscita dell'Alba, in direzione BCL, e l'entrata dell'Hapoel Tel Aviv in qualità di club vincitore dell'Eurocup.
Ed a riguardo va seguita la posizione futura della Virtus Bologna: oggi è nelle 18 ma non vi è ancora certezza assoluta che lo sia anche in caso di mantenimento del numero a 18. Valencia ed ancor più Dubai bussano forte alle porte di Eurolega, come ben sappiamo fa, da dietro, anche l'Hapoel Jerusalem.
Se invece si arriverà a 20 squadre si aggiungeranno alle 18 suddette Valencia e Dubai BC.
Questo è quanto prevedibilissimo, tuttavia ve lo dico da subito, non va escluso nulla. Questo perchè vi è stata, vi è e probabilmente vi sarà grande divisione tra i 13 club che votano. E' una realtà di cui bisogna tenere conto sempre ed è dimostrata dal fatto che di tutto ciò si discuta da mesi se non da anni senza essere arrivati ad una conclusione sino ad oggi, decisamente tardi.

Il format della competizione a 18 o 20 squadre
Nel caso si confermassero le 18 squadre il format resterebbe quelle del “round robin”, 34 giornate di andata e ritorno, Playoff diretti per le prime 6, Play-In dal settimo al decimo posto per definire le ultime due qualificata agli stessi Playoff (sempre al meglio delle 5 gare) e Final 4 per assegnare il titolo.
Se invece si dovesse crescere a 20 resta aperta la questione del format.
Nei giorni scorsi si è parlato di mantenere quello attuale estendendo semplicemente la stagione regolare a 38 gare, con la postseason uguale. Questo perchè la divisione in due conference da 10 squadre su criteri geografici non troverebbe l'accordo a causa di uno sbilanciamento di forza favore di quella ad est.
Infatti proprio ad est vi sarebbero ad esempio Pana ed Oly, Efes e Fener, Partizan e Stella Rossa, Maccabi e l'ambiziosissimo Hapoel Tel Aviv oltre a Zalgiris e Dubai. In quella ovest le quattro spagnole (Real, Barça, Baskonia e Valencia), Monaco, Paris, Asvel, Milano, Bologna e Bayern.
Ovvio lo squilibrio di forze a favore dell'est dove giocherebbero 4 contender pressochè fisse, due progetti che vogliono guardare in alto, pronti ad investire cifre importanti (Dubai ed Hapoel), un Maccabi pronto a ripartire nonchè le due serbe e la realtà lituana dello Zalgiris spesso assai competitive. Dall'altra parte tre sole reali contender come Real Barça e Monaco oltre a tante squadre che hanno avuto ben poco da dire ultimamente con l'eccezione recentissima di Bayern e Paris e quella meno recente del Baskonia.
Se in questo caso si giocasse con la formula di andata e ritorno all'interno della propria conference (18 gare) e di una sola sfida contro le rivali dell'altra (5 gare casalinghe e 5 fuori), la forchetta delle difficoltà sarebbe ancor maggiore.
Staremo a vedere se ne uscirà una decisione realmente condivisa o se saremo sempre a questioni da assemblea di condomino o "furbetti della conference". Ricordiamo, e non è ironia, che il voto decisivo potrebbe anche arrivare da parte del CSKA, ovvero un club che dal 2022 non gioca l'Eurolega.

La riunione con NBA EUROPE, FIBA ed Eurolega: solito nulla di fatto
Sullo sfondo l'ennesimo nulla di fatto riguardo il futuro approdo di NBA in Europa dopo la riunione tenutasi in Svizzera martedì.
Si è parlato di 2026/27 come inizio dell'avventura, ma lo si diceva da tempo. Si è accennato alla partnership con FIBA, ma anche quella non è certo una novità tuttavia ancora da capire nella forma. Si è detto che ci sarebbe una “entry fee” per chi volesse approdarvi da Euolega (solo?), questo sì per la prima volta, sebbene senza dire come e perchè, quindi…
In sostanza ennesimo nulla di fatto che attesta la profonda spaccatura all'interno del basket continentale, che sia FIBA o Eurolega, con NBA ancora alla finestra ma pronta ad approfittarne in qualità di soggetto che dove c'è da fare profitto ha pochi rivali nel mondo dello sport professionistico.
Probabile, infine, che anche di ciò si parli oggi, magari in via ufficiale e fuori dall'ordine del giorno, tuttavia senza troppe basi su cui far partire l'analisi visto quanto accaduto nella riunione in terra rossocrociata.
A chiusura di tutte queste tematiche ci tengo a ribadire quanto sopra già accennato, ovvero di non dare nulla per scontato. Gli scenari sono molteplici, le posizioni ancor di più: può succedere di tutto.