Parole, parole, parole... I Coach dopo il Round 15 di Eurolega
Si chiude il Round 15: ripercorriamo le dichiarazioni più interessanti degli allenatori
Chiuso il Round 15 in Eurolega ormai in archivio ed eccoci con le parole più interessanti dei Coach dopo le gare.
Peppe Poeta: il divertimento, la vittoria ed il lavoro
Peppe Poeta: Noi abbiamo il talento per attaccare subito correndo in transizione ed entrando nei giochi rapidamente.
Penso che il divertimento ti faccia sentire meno la stanchezza e la pressione. Se ti diverti ti alleni di più, se ti alleni di più migliori e diventi più forte.
Paolo Galbiati, classe ed ironia
Paolo Galbiati: Non parlo del peggior lavoro del mondo che è arbitrare. A me tocca farlo in allenamento e sono un disastro. Ciò che non mi piace è che loro abbiano tirato il 90% dalla lunetta mentre noi abbiamo sbagliato 6 liberi (ndr 28/31 Real e 9/15 Baskonia)
Ci serve un pivot? Non esistono pivot, lo stanno cercando in tutta Europa, non è questione solo del Baskonia, lo cerca l'Efes, il Partizan, tutti i club, è così.
Felicità Fener, equilibrio Jasi
Saras Jasikevicius: L'ho detto prima della gara e lo confermo ora dopo la nostra vittoria: il Monaco è la miglior squadra di Eurolega.
Cos'ho detto ai miei negli spogliatoi a metà gara? Semplice, non facciamo falli se siamo già in bonus e vediamo di segnare le triple.
Lo Spanoulis furioso
Vassilis Spanoulis : Cos'è successo nell'ultimo quarto? Pessimo comportamento! Questa non è pallacanestro, non è la mia pallacanestro, è pessima pallacanestro e non si vincono i titoli facendo così.
Dusko molto chiaro
Dusko Ivanovic: Abbiamo giocato contro una squadra fortissima, però lasciatemi dire che, visto che siamo sotto Natale, forse abbiamo regalato questa partita, visto che a fine gara contiamo 12 palle perse. Purtroppo non abbiamo giocato col giusto focus e la giusta intelligenza il secondo tempo.
Ataman alla Ataman
Ergin Ataman: Abbiamo dimostrato che oggi non siamo una squadra così buona da considerarsi favorita per vincere questa Eurolega. Questa sera non siamo riusciti a difendere contro Milano, soprattutto su Armoni Brooks, L'Olimpia ha giocato una partita straordinaria.
Il “maestro” Pedro Martinez tra realtà e piedi per terra
Pedro Martinez: Quello che oggi non possiamo permetterci di fare è adagiarci sugli allori e guardarci troppo allo specchio, perchè quello ci rilasserebbe. Dobbiamo essere felici per i risultati, che sono una realtà, sono dati oggettivi, tuttavia non possiamo essere troppo soddisfatti di noi stessi r dobbiamo continuare a lavorare per migliorare».

