PARTNERS
Il Real rimonta l'Olympiacos e si prende la prima W stagionale in Eurolega

E' stata finale di Eurolega nel 1995, nel 2013, nel 2015 e nel 2023, con due successi a testa, si è giocata 58 volte (30-28 Real), 46 dal 2000 in poi nella nuova Eurolega (24-22 Real), il primo duello risale alla semifinale di Coppa dei campioni del 1979, appannaggio madridista: Real-Olympiacos è senza il minimo dubbio un delle partite più affascinanti che la storia del basket europeo conosca.

Dopo 5 successi negli ultimi 6 scontri diretti arriva la W per il Real: 89-77 il finale.

Il primo tempo di Real-Oly, decisamente a tinte #red

L'Olympiacos esce dai blocchi molto sciolto offensivamente, anche per disattenzioni del Real, che concede 16 a Tyler Dorsey nei primi 8 minuti di gioco. Parliamo di cifre spropositate per una squadra di questo livello e, a far pensare, è forse ancora più l'incapacità di proporre aggiustamenti in maniera rapida. Fatto sta che, alla prima sirena, i greci sono avanti agevolmente sul 19-29.

Nella seconda frazione, gli uomini di Scariolo alzano le percentuali da 3 punti (4/7 in questo periodo) e cominciano a macinare gioco davanti, potendo quindi evitare le ondate offensive dell'Olympiacos e riportandosi in partita sul -3. Qui però viene fuori più volte la mancanza di amalgama che ancora pervade le fila dei blancos, colpevoli di sciogliersi dopo ogni avvicinamento e protagonisti di un elastico -3, -8 che non gli consente mai di mettere il muso avanti. Abbastanza preoccupante la prestazione nei pressi del ferro da parte di Fernando e Garuba in assenza di Tavares, mentre Bartzokas e soci incontrano paradossalmente più difficoltà sul perimetro con un Saben Lee in regia che non riesce a far girare la squadra in maniera fluida. Tra fischi dubbi (almeno un paio) e rimbalzi offensivi importanti, l'Oly va comunque negli spogliatoi sul +6 (47-53).

Il Real si riprende e porta a casa il successo 

Al rientro in campo la musica cambia notevolmente ed i padroni di casa iniziano ad alzare notevolmente il livello fisico, consapevoli della taglia senza eguali che hanno soprattutto in posizione di ali (Hezonja, Deck, Okeke, Lyles), arrivando così ad accorciare a -5 al 30', ma con l'inerzia tutta dalla loro parte. Per l'Olympiacos solo canestri estemporanei.

La questione si fa decisamente interessante nell'ultima frazione, dove gli ospiti non segnano per 6 minuti effettivi di gioco, arenandosi a quota 69. Il Real cresce, aumenta l'intensità e soprattutto può correre in contropiede, la specialità del Facu. L'argentino sale in cattedra davanti come dietro, smazzando assist e mettendo tanta pressione su dei portatori di palla ospiti totalmente insufficienti quest'oggi. Poi nel dubbio palla ad Hezonja e si segna 2 con notevole costanza. Alla fine il divario arriva a 12 lunghezze, con i blancos che si impongono per 89-77 e mettono anche una buonissima differenza canestri dalla loro parte. Fournier di certo non ha aiutato in questo senso con le sue decisioni finali e la sfuriata di Bartzokas a sirena suonata credo si sia sentita anche dall'altra parte della città.

Up & Down di Real-Oly

Per il Real: UP Campazzo in crescita, il solito Hezonja e Kramer, utilissimo in difesa nel quarto quarto. DOWN uno sperduto Fernando ed un irriconoscibile Garuba.

Per l'Oly: UP La vena realizzativa di Dorsey e la presenza di Milutinov vicino al ferro. DOWN un terribile Saben lee, le scelte di Fournier quando la palla pesa ed un desaparecido Donta Hall.

PS Con la gara di ieri sera Kostas Papanikolaou diventa il #red con il massimo numero di presenze nella storia, 748, superando Georgios Printezis. #standingovation

Obradovic spettacolo: Probabilmente sono stato un perdente per tutta la mia carriera, giusto?
Round 2 Euroleague : "injury report" del 3 ottobre

💬 Commenti