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Trionfo Real in gara 1 di semifinale contro Malaga

E' 1-0 Real Madrid nella semifinale di Liga Endesa apertasi ieri sera alla Movistar Arena.

Netto e pretorio il 99-81 con cui i #blancos hanno dominato la partita sin dalla palla a due: difesa attenta e reattiva, attacco brillante sono state armi che hanno stritolato Malaga, reduce dalla battaglia con il Barça  di domenica scorsa.

La semifinale che vede di fronte chi si è spartito gli ultimi 5 titoli nazionali non ha avuto storia.

I risultati delle gare 1 dei Playoff di Liga Endesa

Non c'è partita alla Movistar Arena: il Real domina Malaga

La squadra di Ibon Navarro segna una tripla con Tillie dopo 40", dopodiché la luce si spegne, o meglio vien spenta da un Real pressochè perfetto. E' un altro canestro da tre dello stesso francese a dare l'ultima parità dell'incontro, sull'8-8 con 35'51"da giocare. Di lì in poi sarà solo e soltanto Madrid.

il 29-14 del primo quarto chiude abbondantemente la faccenda. Campazzo è la guida, Musa segna tutto quello che tira, Abalde è una piovra di positività: gli uomini di Chus Mateo sono 10/20 da tre all'intervallo.

Pazzesco il dato dei primi 10': di quei 29 segnati vi sono 9 triple su 15 tentativi, con un solo canestro da due in  5 tentativi. Malaga è devastata, con un 5/17 globale che la dice lunga. Se Perry e Carter chiudono a 0, con soli 2 di Taylor, è impossibile competere.

Ibon Navarro a metà gara è realista: «Non abbiamo fatto niente bene, bigotta migliorare un po' tutto». Non succederà.

Dopo il 51-31 dei primi 20' la gara prosegue senza sussulti, permettendo anche ai padroni di casa una gestione di energie e minuti preziosissima quando si gioca ogni 48 ore.

Le residue, sebbene mai concretizzatesi speranze malagueñe di rientrare vengono cancellate da un terzo quarto monumentale di Facundo Campazzo: in 4'09" 9 punti perfetti dal campo ed in lunetta, 2/2, 1/1  2/2. E proprio quei canestri sono vere e proprie magie che spengono sul nascere ogni possibile, peraltro poco probabile, velleità ospite.

Il resto è pura gestione madridista, molto intelligente nel non spingere troppo verso un'inutile asfaltata, che come sappiamo storicamente non è la cosa migliore da infliggere agli avversari nei Playoff. Mantenendo però alta l'asticella dell'intensità, cosa con cui Malaga deve iniziare a pensare di dover fare i conti con la massima attenzione.

I fattori chiave della vittoria madrilena su Malaga

Freschezza atletica che porta a grande intensità, concentrazione feroce e percentuali notevolissime.

Semplice riassumere il tutto in queste tre situazioni. Madrid è parsa più allacciata ed ha sfruttato la condizione di un'avversaria forse ancora troppo provata dal grande sforzo per eliminare il Barça nella battaglia infinta di domenica.

12 recuperi sulle 14 perse rivali sono un dato eccellente per il Real, mai disposto a farsi battere in qualsivoglia duello singolo.

Se Campazzo è questo, finalmente ritrovato ai livelli di eccellenza cui ci ha abituato negli anni, se Musa fa canestro quando conta, se Abalde si conferma un segreto nemmeno tropo nascosto sui due lati del campo, se si vede Hezonja indemoniato in difesa e se la copertura dell'area vede la figura dominante di Tavares sconsigliare ogni zingara avversaria, il cielo sopra Madrid pare assai sereno.

Il Real è più forte dell'Unicaja, non è certo una novità, ma ci ha perso in diverse occasioni chiave quest'anno, ovvero ben due finali: questa fiducia è ciò che la squadra di Chus Mateo aveva il compito di scalfire nel primo episodio della serie e lo ha fatto alla perfezione.

La difesa del Real ha stritolato Malaga

Ad Ibon Navarro serve la squadra, serve la sua intensità e serve non sparire dalla gara per minuti troppo estesi poichè Madrid ha uomini che proprio in quei frangenti possono fare malissimo. La squadra è parsa scarica da ogni punto di vista e la stagione favolosa vissuta, vincendo ben 4 titoli potrebbe essere la ragione di tutto ciò. Reagire in gara 2 è decisivo: se non si facesse sarebbe quasi finita, ma quelle energie potrebbero anche non esserci.

Nel 2025 il Real Madrid non ha mai perso in Liga, sono 25 di fila da quel 22 dicembre in cui il tiro di Campazzo si spense sul ferro della Fonteta che pare appartenere ad un'altra era geologica. E' una statistica terribile: per chi se la gode, che tocca tutto il ferro del mondo, per chi la deve affrontare, che si trova davanti un vero e proprio Everest.

Venerdì si torna in campo alla Movistar Arena dove i #blancos sono in serie da 28 gare: ultima caduta 31 marzo 2024 contro Manresa. Ed anche qui scaramanzia e leggi dei grandi numeri si sprecano. Non basta? Madrid ha vinto le ultime 12 semifinali giocate e solo il Caja Laboral del 2012 ha portato la serie alla quinta…

 

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