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Daniel Hackett in azione con la Virtus

La Virtus torna nuovamente al Paladozza con una vittoria dopo il tour de force di 5 trasferte consecutive tra Eurolega e campionato. Le V nere non mostrano un gioco brillantissimo nell’arco dell’intera gara ma riescono a battere Reggio Emilia grazie al decisivo parziale di triple nella prima metà dell’ultimo quarto. L’UNA Hotels, che arrivava all’incontro desiderosa di riscatto viste le ultime 5 sconfitte consecutive tra LBA e FIBA Europe Cup, vede infrangersi le sue velleità di rimonta sulla chirurgica precisione di Morgan dalla lunetta. Termina 80-78 la prima gara dell'anno senza il go to guy Carsen Edwards. 

La partita che regala i 2 punti a Bologna

Alessandro Pajola nel pre-partita riceve il premio di miglior italiano dello scorso campionato e non impiega molto tempo ad avanzare una candidatura anche per questa stagione di LBA con la penetrazione che inaugura l’incontro e un assist “alla Teodosic” per la tripla di Morgan, principale indiziato a raccogliere il testimone di Edwards, tenuto a riposo per la prima volta. Reggio Emilia, reduce da 5 sconfitte consecutiva tra campionato e FIBA Europe Cup, non sta a guardare e coinvolgendo tutti i suoi giocatori punisce a ripetizione ogni timida difesa dei bianconeri. I lampi di talento di Vildoza e Hackett permettono alla squadra di Ivanovic di impattare sulla sirena del 10’ 17-17.

La Virtus prova ad alzare l’intensità della propria retroguardia ma non riesce a raccogliere con la desiderata continuità offensiva quanto prodotto in difesa. Così la UNA Hotels, pur con percentuali peggiori rispetto al primo quarto, non ha particolari problemi a rimanere in scia e rimane a massimo tre possessi di distanza anche grazie al colombiano Echenique in doppia cifra a quota 11 punti. Le due squadre vanno all’intervallo sul 35-32. 

La ripresa parte a marce altissime da entrambe le parti, Reggio Emilia affina la mira dall’arco e riesce anche a prendere il comando delle operazioni per qualche possesso. Bologna si rifugia negli uomini fidati di questo suo inizio di stagione e risponde agli ospiti riprendendosi l’inerzia. La partita entra comunque in bilico negli ultimi 10 minuti sul 56-51.

Ivanovic raccoglie un contributo importante in termini di fatturato da Diouf e Hackett e trova il massimo vantaggio (+9) 62-53 che risveglia il Paladozza, nuovamente protagonista dopo i 5 match in trasferta e gli oltre 4000 km percorsi in due settimane on the road tra Europa e Italia dai bianconeri. Tornano protagoniste le triple da una parte e dall’altra: Morgan riesce ad aggiustare le sue percentuali e prova a dare lo scossone definitivo. Gli ospiti si aggrappano a Barford, Caupain Echenique e tornano a -1 a 42 secondi dal termine. Morgan è glaciale in più di un’occasione dalla linea della carità e la Virtus riesce a regalare la vittoria al proprio pubblico: 80-78 il finale.

Matt Morgan in azione con la Virtus

Le chiavi

Bologna non è stata protagonista di una prova eccellente ma alla fine ha portato a casa ciò che più conta: la vittoria. Per lunghi tratti ha litigato con il ferro dalla linea dei 6 metri e 75, salvo poi riuscire a scavare il parziale alla fine decisivo proprio dall’arco nel corso del periodo conclusivo. Un ruolo decisivo l’ha svolto anche la precisione degli uomini di Ivanovic dalla linea della carità (fondamentale che storicamente nelle ultime stagioni aveva mostrato più di qualche problema), 20/22. 

La difesa invece è stata tutt’altro che impeccabile, concedendo spesso conclusioni troppo comode a una Reggio Emilia arrivata sotto le due per dare battaglia e non per fare solo la comparsa.

Matt Morgan è l'MVP della partita

Alla prima gara senza il totem Carsen Edwards in casa Virtus si prende tutte le responsabilità più importanti, compresi i liberi decisivi, Matt Morgan, 21 punti alla fine per lui. Hackett, l’uomo più esperto e carismatico delle V nere, ha immediatamente capito che l’attacco bianconero questa sera non avrebbe potuto fare a meno della sua concretezza in attacco e chiude con 15 punti realizzati. Buone le prove di Diuof e Vildoza entrambi in doppia cifra alla sirena finale.

Reggio Emilia si è invece aggrappata al trio Echenique (27), Caupin (20), Barford (15) senza tuttavia riuscire ad invertire la rotta di risultati negativi. 

Virtus-Reggio Emilia: il post partita di Ivanovic e Priftis

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