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Il tiro decisivo di Montero su Booker
Montero, Valencia - Valencia Basket Club X

Milano cade di nuovo al Forum, 100-103 contro Valencia, in una partita passata ad inseguire, rimessa in piedi e poi persa a causa della tripla decisiva di Jean Montero che condanna l'Olimpia alla quarta sconfitta in Eurolega.

La cronaca del match

Un inizio equilibrato in cui la differenza reale si vede nella gestione e nel momento dei due roster. Al TV timeout Valencia ha già cambiato l'intero quintetto, mentre Milano approfitta del minuto per far i suoi primi due cambi, Dunston e Guduric. Valencia ha ormai recuperato Montero e Badio e può permettersi di far vedere i primi 8', dalla panca, a De Larrea. 

Milano fa debuttare Sestina e ha un impatto notevole da Quinn Ellis. In quintetto e due volte con le mani al ferro, dimostrando atletismo e intensità, nella sfida tra coppie di play atipici, Ellis-Bolmaro da un lato vs Moore-Thompson dall'altro. Il duo milanese segna 11 dei primi 14 punti dei biancorossi. L'Olimpia è imprecisa dall'arco (1/9) e Valencia prende ritmo, tra rotazioni lunghissime (12 giocatori utilizzati nei primi 12') e il solito attacco diretto,  che sfrutta la pericolosità delle guardie nell'arrivare a concludere al ferro (18-24).

Due omissioni di difesa concedono un 5-0 ad inizio secondo quarto e un repentino time-out per coach Messina sul 18-29, diventa obbligatorio. La situazione non migliora e anzi, Montero mostra che l'infortunio è alle spalle e, sia in proprio che coinvolgendo Sako, è artefice del +15 (20-35) che con 7' da giocare costringe Messina ad un nuovo time-out.

Valencia abbraccia tutti, non da respiro, allungando la difesa e andando aggressiva a rimbalzo offensivo. L'area vuota milanese è terreno di conquista per gli ospiti che hanno un flusso notevole in attacco. Belli ed efficaci. Milano ha il merito di resistere alla mareggiata. Ellis e soprattutto Bolmaro sono ancora protagonisti. L'argentino alza il tono in difesa e permette a Milano di trovare un paio di contropiedi facili che costringono questa volta, Pedro Martinez a fermare la partita sul 40-50.

Ma anche in questo caso la pausa non sortisce gli effetti sperati. L'Olimpia ha una diversa ferocia e l'energia di Bolmaro è contagiante. E, il canestro in contropiede dopo rubata di Ellis, riavvicina sensibilmente Milano che chiude sul -6 all'intervallo.

Gli ospiti rientrano e rimettono in campo il solito ritmo. Pradilla apre con una tripla. Thompson orchestra un incipit di ripresa scintillante. Due triple e due assist per altrettante triple di Reuvers. E anche quando la difesa concede solo gli ultimi secondi dei 24, ci pensa Taylor con un'altra tripla. Costello dall'angolo fa 7/8 dall'arco nei primi 5' e si arriva al massimo vantaggio (57-75). 23-9 totale, 11-0 dal 57-66 e gli arancioni sono avanti di 20. Toccato il massimo vantaggio a quota 22, Valencia cala con le percentuali e l'Olimpia trova un parziale di 6-0 e, ispirata ancora da Bolmaro, piano a piano si riporta in scia. 

Milano accetta di mettersi a specchio e il quintetto con Ricci e Sestina dà i suoi frutti. Brooks e capitan Ricci sono un fattore e Valencia non trova più canestri dal campo. Raccoglie liberi ma l'Olimpia prende fiducia e le triple di Brooks (14 punti nel quarto) e Bolmaro (al career-high) mettono i meneghini ad un possesso di distanza (96-98).

Brooks si guadagna tutti i minuti in campo nel secondo tempo con il canestro a rimbalzo offensivo per il 100 pari. Guduric, non in grande serata, non è lucido nell'attacco del possibile sorpasso. Lucido e freddo è invece Jean Montero con la tripla del 100-103 dopo un isolamento.

Il dominicano non replica nel possesso successivo e Pradilla non blinda la partita a rimbalzo offensivo concedendo l'ultima chance a MIlano. Thompson stoppa la tripla di Shields e Costello sporca quella sulla sirena di Brooks. L'Olimpia cade ancora al Forum, 100-103.

 

Le chiavi del match

L'intensità. Imprescindibile in ogni partita di Eurolega, è condizione necessaria per fare partita contro Valencia. Pedro Martinez attinge da tutti i suoi per mantenere l'asticella dell'intensità vicina al massimo. Se gli avversari calano, i Taronja non perdonano. Non è uno slogan ma una filosofia, di un progetto splendido da guardare, ma ancora perfettibile al massimo livello. Milano pareggiando l'energia, specialmente difensiva, solo a tratti, ha saputo rientrare senza poter tuttavia impattare. 

La palla nell'attacco valenciano gira velocemente, un attacco fatto di decisioni veloci anche a costo di estremizzare le soluzioni, partendo con area libera e muovendosi molto per creare vantaggi che costringano la difesa a non permettersi distrazioni o a fare confusione.  Thompson (16) e Moore (14) sono pezzi perfetti accanto ai più piccoli Badio e Montero e riempiono referto e parquet con giocate praticamente sempre importanti. Specialmente l'italiano ex Brindisi con le triple, gli assist e la stoppata finale.

A prendere la scena ovviamente Jean Montero, dopo il lento debutto con Monaco. 18 per lui e la tripla della vittoria, non banale per un giocatore alla seconda partita in Eurolega che arrivava da un 1/6 di serata.   

Milano sarà forse stufa di sentire che la reazione c'è sempre, anche in condizioni di roster difficili (Diop infortunato nel riscaldamento). Ma sicuramente Messina preferirebbe aver partite più lineari senza dei vistosi cali. Cali che stasera son costati un -22 che non sempre sarà rimediabile, e che di fatto, non lo è stato neanche stasera.

Importante per rientrare nel match nel finale anche il passaggio ad un quintetto piccolo. Forse tardivo, probabilmente dettato anche dalla partita negativa di Booker e dalla disabitudine di Sestina, di fatto alla prima partita della stagione. Ricci e il neo-arrivato prima e Booker dopo hanno saputo reggere bene anche sfruttando i cambi e permettendo di trovare migliori spaziature ad un attacco in difficoltà. Necessità diventatà virtù che potrebbe esser uno spunto per le prossime partite, specialmente contro Paris, prossima avversaria milanese e di certo squadra non lontana dai principi di Valencia, almeno sui ritmi.

Buona la partita di Ellis (10+6 assist), grande applicazione e fisicità difensiva. Un giocatore che conferma una costante crescita, quanto mai cruciale visto il problema a Brown. Ricci, partita da capitano ma anche come chiave tattica e non lesinando di prendere responsabilità, chiudendo con 13 punti e 3 su 4 da lontano. Dopo un primo tempo di bocciatura, bene la reazione di Brooks (16 di cui 14 negli ultimi 10') acquisendo fiducia e trovando la sua pallacanestro fatta anche di tiri difficili da oltre l'arco.

L'Mvp di serata per Milano e per i numeri, è però Leandro Bolmaro, 31 (17 già nel primo tempo) per 37 di valutazione. Entrambi career-high. L'argentino è stato il vero trascinatore delle scarpette rosse, dando ogni volta lo slancio ai parziali positivi, con il solito impatto difensivo ma anche con una serata di maggiore lucidità ma soprattutto efficacia offensiva.

Bolmaro, career high contro valencia
Bolmaro, Olimpia - Olimpia Milano X

 

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