Liga Endesa Jornada 9: l'eterno Llull e K.Taylor, che colpi!
Nella Jornada 9...
La Jornada 9 di Liga Endesa ha visto la disputa di due supersfide, entrambe sul parquet la domenica.
I successi di Real Madrid e di Valencia, rispettivamente su Tenerife e Baskonia, confermano #blancos e #taronja in vetta alla classifica con un record i 8 vinte ed 1 persa.
La Laguna Tenerife - Real Madrid 70-71
Se mancano 2 secondi e 9 decimi, se il Real è sotto di uno e se in campo c'è Sergio Llull… Inutile che proseguiamo il racconto, sapete tutti come va a finire.
Stavolta non è la classica #mandarina, è un dolce appoggio al tabellone da 4 metri, in equilibrio nemmeno troppo evidente: non vi è nessun dubbio, se mi c one fosse stato uno, siamo di fronte al giocatore più “clutch” e vincente della storia del gioco europeo.
Il Real era partito forte ed intercettata la reazione isolana aveva chiuso il primo tempo avanti 33-25.
Che i madrileni siano una squadra a oggi spiccatamente difensiva è ormai acclarato.
Tenerife fatica senza Huertas (occhio alla fascite plantare a quell'età…) e va sotto 36-46 al 26', dopodiché la fiammata #aurinegra riporta le cose in equilibrio. Una tripla di Giedraitis, due punti di Jaime Fernandez, il tecnico a Scariolo e la successiva tripla di Alderrete fanno sì che a 10' dal termine si sia sul 48-49.
Scappa di nuovo il Real (53-60) ma arriva l'ennesima reazione locale sino al 69-69 quando a seguito di un fallo in attacco di Campazzo, Jaime Fernadez ha due tiri liberi. 1 su 2 è peccato mortale se di là c'è Llull, “el increibile”.
Il resto è storia ma non solo di questa gara, lo è del gioco.
Bene Hezonja (17), mentre nella squadra di Vidorreta 15 di Van Beck e 14 di Fernandez, ma se cercate la ragione del successo madrileno basta guardare i rimbalzi: 44 a 22 in un gara finita sulla sirena…
Baskonia - Valencia
L'altra capolista Valencia, di scena al Buesa, se ne torna a casa con una vittoria miracolosa grazie a Kameron Taylor che mette un “buzzer beater" dall'angolo dopo il pareggio basco di due secondi prima.
Gara intensa di cui gli arbitri hanno perso il controllo sin da subito con fischi fantasiosi e francamente inaccettabili per una terna che opera nel maggior torneo nazionale del continente. Il secondo fallo comminato a Luwawu-Cabarrot è un capolavoro al contrario, roba da matti, così come tantissime altre chiamate che hanno svilito il valore di un partita di notevole livello.

Valencia parte 2-12, Galbiati richiama i suoi che rientrano con pazienza ed è solo 17-20 dopo 10'.
Ci riprovano i #taronja ma nel finale della prima metà gara lo scatto locale dice 44-39 grazie a Kurucs ed al solito TLC.
Si torna in campo con il Baskonia anche vola anche a+8 sul 52-44, dopodiché la scena se la prendono i “grigi” e tutto diventa anche casuale od almeno diverso da quanto il campo potrebbe dire. Valencia non si scompone, riaggancia ed anche quando è sotto 60-55 non fa una piega, rientra e si porta infine sul +2 con due liberi di Montero.
Prima ci sono due perse sanguinose locali, addirittura da rimessa, nonché quella del migliore in campo, TLC. Dopo i suddetti liberi di Montero c'è il timeout Galbiati, lavagnetta perfetta e l'ATO porta Diakitè liberissimo a appoggiare il pareggio. I secondi che mancano sono meno delle dita di una mano, quanto basta a Kameron Taylor per mettere due punti eccezionali. Vince Valencia, senza alcun demerito e con parecchie recriminazioni per i baschi.
TLC è fenomenale, ancora 5/10 da tre in un stagione sinora da 44,9% su 78 tiri in 9 gare, pazzesco.
Valencia vince di squadra, perchè è una “signora squadra”, con Reuvers sempre più positivo, da 18+5, ed un Taylor che è MVP non tanto per il capolavoro finale quanto per il +16 di plus/minus negli oltre 24' sul parquet.
Alla ricerca delle ragioni di una vittoria e di una sconfitta non fatichiamo a trovare nelle 16 perse dei padroni di casa quella principale, al pari dei 18 rimbalzi offensivi #taronja, qualcosa cui ormai simao molto ben abituati dagli uomini di Pedro Martinez.
