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Guduric ex di turno contro Horton-Tucker
Horton-Tucker, Fener - Fener Hoops X

Cade l'Olimpia contro il Fenerbahce 72-87. I turchi espugnano Milano giocando una partita di altissimo livello, mettendo in mostra una difesa elitè e una fisicità che la squadra di Poeta non riesce a sostenere, nonostante una buona prova. 9-8 il record per i meneghini, mentre è la decima vittoria per i campioni in carica, che si avvicinano alla vetta della classifica con una partita ancora da recuperare.

Il match

Alley-opp per iniziare sull'asse Ellis-Booker. Sembra l'inizio di un grande spettacolo, sarà una piccola gemma in un incipit non così brillante, specialmente per Milano. Il Fener con la sua fisicità parte 9-2, sfruttando soprattutto le spallate, tutt'altro che metaforiche di Horton-Tucker. 

L'Olimpia sbaglia 5 dei primi 6 tiri, ma come successo col Real, coach Poeta attende il TV timeout e viene premiato da un parziale di 7-0 con 5 punti di Brooks, con tripla d'ordinanza e una penetrazione, meno abituale e potenzialmente una freccia, non da poco, da aggiungere in faretra.

Difensivamente il Fener è la miglior squadra del torneo, per numeri e fisicità e anche l'Olimpia paga lo scotto. Dall'11-11 siglato da un Brooks volante sul secondo alley-opp di serata ispirato da Ellis, i turchi firmano un 10-0 di parziale a cavallo dei due quarti. Certo la difesa ospite ma anche percentuali, specialmente dall'arco molto deficitarie (1/8). 

Una partita che prova ad accendere Horton-Tucker, ma che invece scalda Nebo stoppando l'ex Lakers al ferro. L'Olimpia, pur continuando a faticare a trovar ritmo offensivo, si avvicina alla leadership dei gialloblu. Ci pensa Colson con due triple a riprendere la doppia cifra di vantaggio, prima dall'angolo e poi in transizione alzando la sua posizione dall'arco (17-27).

I meneghini non trovano troppo pace, anche per le ottime transizioni difensive turche. Che non son ancora allo stesso livello nella metacampo offensiva a livello di sistema, ma non difettano di talento. La tripla di Baldwin da il massimo vantaggio ospite (21-32).

Ellis dall'angolo, sfrutta una delle rare transizioni concesse, segna una tripla importante e segnala che Milano è pienamente in partita. Anche perchè il Fener non ha troppa fluidità offensiva. E Guduric ne approfitta con un canestro rocambolesco ma facilissimo dopo un tentativo da quasi metacampo del play ex Trento, e Milano si ritrova vicina (30-34).

Per una volta Ellis da un rarissimo indizio della sua anzianità in Eurolega, con un ingenuo fallo su un caldissimo Colson, che mette a segno un gioco da 4 punti e vola in doppia cifra (12 senza errori), in un primo tempo quasi perfetto per uno dei tanti ex Maccabi presenti sul parquet. 

Una ripresa letargica per punti segnati, confusionale per gli attacchi. Tanti errori, anche banali che lasciano un paio di contropiedi facili per gli ospiti, prima della tripla di Brooks. La fisicità si eleva ulteriormente, il Fener si trova ancora una volta presto in bonus, ma non sembra soffrirne. 

E se si parla di fisicità, nel discorso va sempre inserito Horton-Tucker. L'ex campione Nba sale a quota 14, monopolizzando l'attacco a metacampo turco. Milano risponde ogni volta cercando di non perdere la scia, ma il Fener non arretra mai attingendo alle innumerevoli risorse a disposizione.

Biberovic con due triple, poi Baldwin, l'Olimpia è brava a reggere con carattere. Rinnovata fiducia la porta Shields. 1/8 dal campo per il danese fino al momento, prima di due triple senza ritmo che concludono il terzo periodo e apparecchiano un quarto quarto in bilico (55-56).

La squadra di Jasikevicius è allacciatissima. Ultimi dieci minuti e 7-0 di parziale per iniziare. Ancora una volta una grande reazione di Milano, Brooks segna due triple e i padroni di casa non mollano un centimetro, sapendo che potrebbe esser letale contro un Fener così concentrato. 

Milano ci prova, resta nel match anche quando il Fener mostra ancora di più il suo talento. Boston Jr atterra sul pianeta Eurolega, trovando la sua prima doppia cifra, Horton-Tucker scollina quota 20 e Colson continua la partita da chirurgo con la tripla del +13 (massimo vantaggio, 65-78).

L'Olimpia ha il merito di non sottrarsi alla sfida ma quando ancora Colson, segna una tripla sulla sirena per riportare i suoi di nuovo sul +13 (70-83) la strada sembra troppo in salita anche per questa lodevole Milano. Sarà effettivamente il colpo di grazia. I turchi chiudono la pratica, mostrando forse la miglior versione di se ad oggi ed espugnanodo un Palalido comunque fiero della prova dei padroni di casa.

Le chiavi

Milano perde, la seconda sconfitta della gestione Poeta, ma è una di quelle serate in cui è giusto tributare crediti agli avversari piuttosto che guardarsi indietro con rimpianti. Il Fener si dimostra una squadra più forte e più lunga. Milano non sfigura, ma per battere questo Fener, in questa serata al tiro, sarebbe servita una prestazione pressochè perfetta.

Invece l'Olimpia, miglior squadra per percentuale dall'arco (39,5%), tira sotto il 31% (8/26 era 18% nel primo tempo) e non riesce ad esplorare le soluzioni in transizione che tanto hanno fatto male al Real solo 48h fa. 

La squadra di Poeta manda comunque 5 uomini in doppia cifra (top scorer Brooks con 18) ma trova poco altro dagli altri, tra cui un Leday non preciso (4 con 1/6) e una partita complessa per Brown e Nebo, meno impattanti rispetto a martedì. Rimane, e non è patrimonio da disperdere, l'atteggiamento perfetto della squadra. Indomita, sempre concentrata e che sa rispondere alle avversità. Tutte premesse ottime per ripartire sin dalla prossima partita.

Anche perchè come sottolineato poche righe sopra, il Fenerbahce ha giocato una partita di altissimo livello. Una fisicità che non si incontra tutti i giorni, sfruttata al massimo sui due lati del campo. Difesa che dimostra vivamente il perchè del primato nelle classifiche dedicate. Grande aggressività per accettare i cambi esterni lunghi, sapendo usare sapientemente il metro arbitrale e gestendo i falli e il bonus. A tutto questo una lettura perfetta nel togliere a Milano la transizione, con coach Jasi a stressare questo punto praticamente ogni volta che partiva un tiro dei suoi. Prima cosa tornare indietro, ripiegare si direbbe non lontano dal Lido, per evitare che i biancorossi possano prendere ritmo. Missione perfettamente riuscita.

Offensivamente, se il Fener fosse anche bello e fluido, probabilmente sarebbe già in vetta. E forse questo è il dato più preoccupante per gli avversari. Non un problema d'attualità vista la favorevole serata (12/24 da 3). 23 per Horton-Tucker (10/17 da 2), prepotente in entrata. Letale Colson, 20 (season high) con un solo errore dal campo e segnando ogni qual volta l'Olimpia tentava un effort per impattare la partita. Da segnalare anche Boston Jr, 11 in 17 minuti e primi lampi europei per un talento che se dovesse comprendere bene il contesto nostrano potrebbe diventare davvero un'arma importante.


 

La soddisfazione di Horton-Tucker dopo la vittoria al PalaLido
Horton-Tucker, Fenerbahce - Euroleague Time X

 

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